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lunedì 5 settembre 2011

Omaggio a Mercury !!! Oggi avrebbe compiuto 65 Anni


Si chiamava Farrokh Bulsara, era nato a Stone Town, nella parte vecchia di Zanzibar. Pochi forse sanno che il primo responsabile della sua carriera come cantante fu il preside del St. Peter College, la scuola che il giovane Farrokh frequentava nei pressi di Bombay, in India. Il preside suggerì ai genitori di fargli prendere lezioni di musica e pianoforte. Alcuni anni dopo, inizia a farsi chiamare Freddie e arriva in Inghilterra, appena diciottenne. Da lì una serie di incontri e band dalla vita più o meno breve, fino al 1970. Freddie comincia ad adottare il cognome Mercury e battezza il nuovo gruppo “Queen” (”È solo un nome, ma è molto regale e sembra splendido. È un nome forte, molto universale e immediato. Aveva un sacco di potenziale visivo ed era aperto ad ogni tipo di interpretazione. Ero certamente consapevole delle connotazioni gay, ma quello era solo uno dei suoi aspetti.”)
Due anni più tardi progetta il logo della band, basandosi sullo stemma reale del Regno Unito e includendo i segni zodiacali dei quattro componenti (Mercury aveva studiato arte e design all’Ealing Art College di Londra). La ‘rivoluzione’ non è solo grafica: inizia a indossare gli abiti della stilista Zandra Rhodes e, truccato vistosamente, trasforma gli show dei Queen in spettacoli molto teatrali, durante i quali instaura quel rapporto col pubblico che non abbandonerà - ricambiato - fino alla fine.
Nel 1980, Mercury cambiò notevolmente il suo aspetto, tagliandosi i capelli e facendosi crescere i baffi, seguendo il look detto "Castro clone", moda lanciata da alcuni omosessuali dell'epoca. Questa trasformazione fu inizialmente mal vista dai fan, che inviarono al cantante rasoi da barba usa e getta. Il 1981 sarà un anno di transizione; visse a Monaco di Baviera, in Germania, la cui vita notturna lo condizionò molto, non riuscendo a lavorare "quasi mai in condizioni psicologiche perfette".
Alla fine del 1982, i Queen, dopo il successo del The Game Tour e dell'Hot Space Tour, decisero di comune accordo di separarsi per un certo periodo; questo fu dovuto sia all'insoddisfazione dei fan, così come della band, della qualità dell'album Hot Space, nel quale non si riconoscevano, sia al deterioramento progressivo dei rapporti personali all'interno del gruppo. I quattro cominciarono così a dedicarsi a progetti solisti; Mercury in particolare, che aveva già ipotizzato tra gli anni settanta e gli anni ottanta di pubblicare un album proprio, collaborò con Giorgio Moroder, compositore e arrangiatore italiano specializzato in musica dance, per la nuova colonnna sonora della versione rieditata e restaurata del film di Fritz Lang Metropolis. Con lui scrisse il brano Love Kills, il suo primo singolo da solista , che raggiunse la decima posizione nella classifica britannica.
Il 13 luglio 1985 invece presero parte al Live Aid, un concerto umanitario organizzato da Bob Geldof che vide la partecipazione dei più importanti artisti internazionali, allo scopo di ricavare fondi in favore delle popolazioni dell'Etiopia, colpite da una grave carestia. I Queen si esibirono al Wembley Stadium di Londra ed i loro 20 minuti di canzoni "consegnarono alla storia i Queen e fecero di Freddie Mercury una leggenda.
Nel 1987 Mercury aveva abbandonato la sua vita pubblica, non organizzando più concerti e asserendo che un uomo di 40 anni non poteva saltare e cantare su un palco con una calzamaglia indosso. Alcune testate scandalistiche cominciarono a sospettare che Mercury fosse effettivamente malato; questi sospetti derivavano dall'aspetto del cantante, dall'improvvisa sospensione dei tour dei Queen e dalle confessioni di alcuni amanti pubblicate sulle pagine dei tabloid inglesi del tempo. Si fecero dunque sempre più rare le sue apparizioni pubbliche e Mercury si rifugiò sempre più nella Garden Lodge, la sua villa di Earls Court a Londra.
Il 22 novembre 1991, Mercury convocò nella sua casa di Earls Court il manager dei Queen Jim Beach per redigere un comunicato ufficiale, che venne consegnato alla stampa il giorno successivo:
« ...Desidero confermare che sono risultato positivo al virus dell'HIV e di aver contratto l'AIDS. Ho ritenuto opportuno tenere riservata questa informazione fino a questo momento al fine di proteggere la privacy di quanti mi circondano. Tuttavia è arrivato il momento che i miei amici e i miei fan in tutto il mondo conoscano la verità e spero che tutti si uniranno a me, ai dottori che mi seguono e a quelli del mondo intero nella lotta contro questa tremenda malattia... »
A poco più di 24 ore dal comunicato, Mercury morì alle 18:48 del 24 novembre 1991 all'età di 45 anni.

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