Translate

mercoledì 31 agosto 2011

L'ORACOLO DI DELFI





L'oracolo di Delfi era il più importante oracolo (in greco μαντειον) dell'antica Grecia.

Si trattava di un oracolo sito a Delfi, attribuito a Apollo (Απολλον), dio che si propone come il principale tramite tra l'onnisciente Zeus e gli uomini.
Era l'oracolo più importante di tutto il mondo greco, per questo il santuario di Delfi era chiamato "ombelico del mondo", e una pietra scolpita, l'omphalos ne attestava l'importanza.

Con l'eccezione dell'autore degli inni omerici ad Apollo, che gli attribuisce la fondazione dell'oracolo, i mitografi sono divisi in due gruppi: per il primo il dio ricevette l'oracolo in dono da altre divinità, l'altro, forse più antico, parla di una lotta col drago Pitone (Πῦθών) che era il guardiano dell'oracolo, allora posseduto da Gea (Γέ, la principale divinità ctonia) per ottenerne il controllo. Pito (Πῦθώ o anche Πῦθών) era in effetti l'antico nome dell'oracolo, e deriverebbe dal πυθώ (far imputridire, marcire). Per scontare l'uccisione del serpente Apollo dovette adattarsi a servire come pastore per sette anni sotto il re Admeto, che peraltro lo trattò sempre con rispetto e considerazione. Alla fine del periodo di pena, Apollo rientrò trionfalmente a Delfi sotto forma di delfino, il che va interpretato come una spiegazione paraetimologica per il nuovo nome dell'Oracolo.


Bisogna anche ricordare il mito, più tardo, della lotta per il tripode sostenuta contro Eracle che ambiva anch’egli al possesso dell’oracolo.


La scoperta delle proprietà mantiche dei fumi venne attribuita (Diodoro XVI, 26 – Plutarco de orac. Defect) ad alcuni pastori che pascolando le greggi nella zona osservarono le convulsioni da cui venivano colte le pecore; alcune persone che inalarono quei fumi furono invasi da furore profetico, il che portò infine alla costruzione di un santuario.
Nonostante la veridicità del fenomeno sia stata messa in dubbio da gran parte degli studosi moderni, che parlavano di una mistificazione o di fatti non riportati correttamente, un recente studio interdisciplinare (pubblicato in Journal of the Geological Society of America N°29/8 nell'agosto 2001) afferma che sono state riscontrate ancora oggi tracce di emanazioni di fumi composti da idrocarburi gassosi provenienti da strati profondi di roccia calcarea bituminosa.

Il santuario oracolare

Mentre la migliore descrizione dell'esterno del santuario è quella di Pausania (X 14 §7) per ricostruire il suo interno (αδυτον) bisogna ricorrere alle descrizioni di Plutarco e dei tragici. Nella cella del tempio, davanti alla statua di culto bruciava un fuoco perenne alimentato solo di legno di abete(Eschilo Coefore 1036 - Plutarco De Ei ap. Delph.). Dal tetto pendevano innumerevoli ghirlande d'alloro (Eschilo, Eumenidi39). Al centro del pavimento era una crepa detta Χασμα da cui si sprigionavano vapori capaci di indurre una specie ditrance. Al di sopra di questa crepa era piazzato il tripodesu cui la sacerdotessa (chiamata Pizia) si sedeva durante le sessioni oracolari. L'effetto dei fumi viene descritto come molto ineguale, per lo più si limitava ad indurre un delirio durante il quale la pizia pronunciava suoni e parole sconnesse che venivano accuratamente trascritte e successivamente interpretate e comunicate all'interrogante, talvolta era così violento da gettare la pizia in convulsioni giungendo anche ad ucciderla (Diodoro XVI, 26 – Strabone IX 419 et passim – Plutarco de orac. Def). Erodoto ed altri riferiscono di occasioni in cui la voce del dio era stata udita direttamente da postulanti, senza il tramite della pizia.

Gli oracoli erano pubblicati quasi sempre in esametri, un verso che sarebbe anzi stato inventato da Phemonoe, la prima pizia. La lingua era generalmente dialetto ionico ma sono noti oracoli in dorico. All'entrata del tempio c'era una scritta: "ΓΝΩΘΙ ΣΕΑΥΤΟΝ", "Conosci te stesso".

Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei. Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei

Oracolo di Delfi

Sacerdoti e profetesse

Le pizie erano prescelte tra le famiglie di poveri contadini, nate a Delfi; il compito della sacerdotessa era rischioso e le si imponeva, una volta entrata nel santuario, di non lasciarne mai più il servizio, oltre ad un assoluto nubilato. Nei tempi antichi le pizie erano prescelte ancora fanciulle ma dopo un increscioso caso di seduzione si ricorse all'espediente di scegliere solo donne oltre i cinquanta, che però per tradizione indossavano abiti da giovinetta. Nel periodo aureo di Delfi erano presenti nel santuario fino a tre pizie (due che davano responsi alternandosi, una tenuta, per così dire, di riserva in caso di incidenti collegati alla intossicazione). Ugualmente era possibile consultare l'oracolo non più solo un giorno all'anno, come nei tempi arcaici, ma alcuni giorni ogni mese. I membri dell'aristocrazia di Delfi esercitavano le cariche sacerdotali che controllavano l'oracolo. In particolare i cosiddetti Ὅσιοι (Hòsioi), cinque sacerdoti che erano praticamente i veri responsabili delle profezie, erano sempre scelti all'interno di cinque famiglie che si ritenevano discendenti diretti di Deucalione (Euripide, Ion.411 - Plutarco Quaestiones Grecae 9) Si ritiene generamente che i Delfi, che esercitavano il controllo ultimo sulle interpretazioni dell'oracolo, dovessero essere in possesso di una notevole mole di conoscenze a cui ricorrere, dato che spesso i consigli dati dall'oracolo si rivelavano sensati. Seppure molti oracoli fossero oscuri e talvolta ambigui, molti sono estremamente diretti e chiari, rispecchiando evidentemente la volontà dei sacerdoti.

Apogeo e decadenza

L'oracolo di Delfi raggiunse il suo apogeo nell'età delle fondazioni delle colonie greche. Era impensabile partire per una fondazione coloniale senza un responso oracolare. L'oracolo poi veniva spesso consultato per dirimere le contese fra colonie e madrepatria. Altra caratteristica dell'oracolo era una sua costante inclinazione a favorire iDori sugli altri popoli greci. Sparta in particolare godeva in certi periodi di un vero e proprio trattamento di favore. Allo scoppio della guerra del Peloponneso questa preferenza divenne così accentuata che Atene e i suoi alleati divennero sempre meno inclini ad accettare gli oracoli (Plutarco,Demosthenes, 20), cosa che ultimativamente causò il declino della sua popolarità; ai tempi di Plutarco, come nei tempi più antichi, a Delfi non vi era più di una sola pizia in servizio, e le sessioni oracolari tornarono a rarefarsi, un solo giorno al mese; inoltre, essendo venute a mancare le richieste di oracoli su importanti questioni religiose e politiche (a causa della fine dell'indipendenza greca) venne meno l'uso di redigere gli oracoli in versi, non più adatti alle ben più prosaiche questioni che ormai venivano presentate (Plutarco De Pith.Orac 28). Tutto questo ebbe ripercussioni sull'autorità dell'oracolo, dato che anche coloro che ancora lo consultavano in buona fede spesso non potevano credere che il dio si occupasse con grande cura di materie spesso triviali.

Tanto che nel 360 quando Giuliano, ultimo degli imperatori romani che cercò di risollevare il paganesimo, volle avere un responso dall'oracolo gli fu data questa risposta:
« Dite al re che sono crollate le corti sfarzose, Febo non abita più qui, non ha più lauro oracolare né sorgente che favella; l'acqua parlante si è ammutolita. »



Pochi anni dopo l'imperatore Teodosio I, a partire dall'anno391, con una serie di editti, decretò la fine dei culti pagani e nel 394, la chiusura definitiva del santuario.

Abbandono e riscoperta

Per impedire che il tempio venisse riconvertito in chiesacristiana (come capitò a molti edifici sacri dell'epoca), gli ultimi sacerdoti pagani distrussero volontariamente l'edificio (diroccandone il tetto ed abbattendone le possenti colonne, i cui blocchi caddero l'uno sull'altro) ed i principali edifici sacri, che ben presto vennero ricoperti dai detriti delle frane e dalla vegetazione.

I muri e le colonne affioranti vennero usati nel medioevo per la costruzione della nuova città di Delfi, sita leggermente più a valle. Ma una città costruita con elementi architettonici antichi non poteva passare inosservata: così, alla metà dell'Ottocento (subito dopo la guerra d'indipendenza greca), furono compiuti i primi scavi sistematici, che portarono alla scoperta degli edifici e dei monumenti più importanti. Grandissima parte delle suppellettili sono tuttora conservate nel vicino museo, ed attirano un grandissimo numero di visitatori.

SEGRETO DI DELFI IN UN ANTICO TESTO


Ricercatori dell'Università di Leicester hanno rivelato un mistero di 2, 700 anni riguardante l'Oracolo di Delfi – consultando l'antico manuale di un agricoltore.

I ricercatori della Scuola di Archeologia e Storia Antica tentavano di spiegare come i popoli attraverso la Grecia sapessero consultare l'Oracolo – una specie di filo diretto con il Dio Apollo – in un particolare giorno dell'anno, nonostante non avessero un calendario vero e proprio.

Ora la loro scoperta, pubblicata nell'edizione di questo mese della rivista Antiquity, suggerisce che i segni celesti osservati dai coltivatori potrebbero anche avere determinato i rituali associati al Delphinios di Apollo.

Lo studente di dottorato Alun Salt ha dichiarato: "Il manuale Le Opere e i Giorni di Esiodo, datato all'VIII secolo a.C. descrive il tempo giusto per piantare o raccogliere mediante l'osservazione di una varietà di segni. Un evento cui si badava in modo particolare è la levata eliaca di una stella, la sua prima apparizione dell'anno nel cielo del mattino.

"Stavo osservando un planisfero in una notte insonne. E' stato allora che ho notato che la costellazione del Delfino doveva sorgere nel cielo orientale tra la fine di dicembre e l'inizio di Gennaio. E' lo stesso periodo in cui alcune città offrivano sacrifici ad Apollo.

"Mi sono domandato se gli eventi rituali potessero usare lo stesso sistema descritto da Esiodo. Il problema era che Gennaio non era il tempo in cui i Delphinios di Apollo interrogavano l'oracolo. Delphi era un mese più tardi, paragonato ad altre città. Sapevo che le colline a Delphi avrebbero ritardato il sorgere del Delfino lì, ma non potevo sapere di quanto."

Efrosyni Boutsikas, studentessa di post-dottorato a Leicester, ha esaminato Delphi come parte del suo corso di studi e ne ha tratto differenti immagini. Ha dichiarato: "Il tempio di Apollo a Delfi è sormontato ad est da imponenti colline. Queste bloccano la visione della parte occidentale del cielo. L'orizzonte è così alto che le stelle debbono percorrere una lunga via nel cielo prima di divenire visibili, poco dopo il sorgere del sole.

"Ciò significa che se si deve svolgere un rituale di prima mattina, come prepararsi a consultare Apollo, e si vuole vedere una costellazione, si deve attendere il tempo di un mese rispetto alle città con orizzonte piano."

Alun Salt ha concluso: "Attendere che la costellazione sorga davanti al sole ha il grande vantaggio che il sistema è utilizzabile ovunque. Poteva essere utilizzato dai Greci attraverso il Mediterraneo che volevano sapere quando visitare Delphi senza necessariamente conoscere le date del calendario di Delphi. Ciò spiega anche perché il calendario di Delphi sia leggermente sfalsato rispetto ai calendari di luoghi come Atene."

Questo rende dunque Delfi una Stonehenge greca? Potrebbe questo evento essere ancora apprezzato dai visitatori oggi? Alun Salt ne dubita: "L'evento si verifica ancora, un mese più tardi ai giorni nostri, perché il movimento della Terra nei Cieli è mutato dai tempi antichi. Il grande problema è poi l'inquinamento luminoso. Le stelle del Delfino sono piuttosto tenui. Non si possono vedere da Atene, e non so se il cielo attorno a Delphi sia scuro abbastanza da consentire di individuarle. E' una sfida per chiunque a Delphi, attorno all'inizio di Febbraio.
-Dio Apollo-

lunedì 29 agosto 2011

La Santa Morte






Software: Microsoft Office

Premessa

Benché la venerazione della morte in Messico abbia origini pre-colombiane è solo dal 2003 che il culto della Santisima Muerte si è organizzato in modo ufficiale manifestandosi sotto forma di un nuova religione in ascesa incontrollata. A farlo è stata una costola della Iglesia Católica Tradicional Mex USA, guidata dall'arcivescovo David Romo Guillén, che ha posto a Mexico City la capitale del nuovo culto.
Attriti crescenti con il governo messicano riguardano la possibilità che questa religione venga riconosciuta ufficialmente.
Uno dei motivi di maggior imbarazzo al riguardo è il favore con cui questo culto viene acclamato nell'ambiente del narcotraffico e in quello carcerario. Dal 2004 anche la stampa statunitense ha iniziato ad occuparsi crescentemente del fenomeno mentre il libro "La santa Muerte" di Homero Aridjis, un romanzo che intreccia le vite di sei fedeli della Santa, accreditandone l'immagine di protettrice dei narcos, è diventato un best seller.

La Morte nei culti messicani

La parola sincretismo rischia di essere insufficiente per alludere alle ascendenze delle manifestazioni religiose messicane. Brutalmente, e senza alcun rispetto filologico per i tortuosi percorsi di queste influenze, si può affermare che tre grande sistemi di credenze ne sono all’origine: il cristianesimo (o meglio il cattolicesimo spagnolo del XVI secolo), le vestigia delle culture precolombiane sopravvissute attraverso le culture popolari e la cultura ‘yoruba’, altrimenti diffusa in Cuba e in Brasile che arrivò nel continente americano attraverso gli schiavi africani. Nessuna di queste culture é impermeabilmente aliena alle altre.
In ognuna delle molteplici combinazioni di questi elementi la Morte ha un ruolo rituale e codificato eppure in nessuno di questi sistemi religiosi si manifesta con la centralità e l’immaginario che nel nascente culto della Santa Morte sta emergendo.

La Morte nei culti messicani / Le signore dei morti atzeche

I pedanti possono venirvi a dire che in Messico la morte è sempre stata adorata come una divinità, una signora ambiguamente benevola dagli impronunciabili nomi aztechi quali Hoatziqui o Mictecacihuatl. Oppure, che anche in molte delle radici della cultura occidentale, l’angelo Azrael, la dea Ecate, la divinita’ ctonia Demetra, la morte ha sempre avuto altari e preghiere. Certo, nell’osservare l’iconografia del culto della Santa Morte é difficile dimenticare le fila di teschi che adornano i templi aztechi e non pensare che si tratti di un genius loci messicano.

La Morte nei culti messicani / El dia de los muertos

Esistono versioni discordanti sull’origine del Dia de los muertos. A fronte di una consolidata tradizione che vuole appunto che si tratti di reminescenze dell’impero atzeco imbrigliate nelle festività cristiane, altri (ad esempio Elsa Malvido, Estudios sobre la Muerte en la Dirección de Estudios Históricos, Instituto Nacional de Antropología e Historia) sostengono che l’origine sia viceversa completamente spagnola, e, addirittura, che si tratti di una romantica riscoperta sotto il governo di Lázaro Cárdenas “ad uso di quegli intelletuali, massoni e anticlericali che volevano sottolineare l’identita’ preispanica dei messicani”.
Quanto alle origini legate alla religiosità degli spagnoli viene citata la “Adoración del Hueso”, la Adorazione delle ossa, una ceremonia in cui, in occasione del primo novembre le ossa dei santi e dei martiri venivano esposte per la venerazione popolare. Di questo vengono citate le testimonianze pittoriche di Taxco, Zacatecas e Toluca. Analogamente si ricorda che una statua della Buona Morte o della Santa Morte apriva le processioni del Venerdì Santo.

La Morte nei culti messicani / Chamanería e Brujería

La Chamanería e’ una forma di pensiero magico il cui fondamento é l’evocazione delle anime defunte così come di principî sovrannaturali. Forse la più indigena delle religioni messicane al punto che ad oggi ancora si divide secondo i legami originari con i popoli precolombiani. Quindi esistono tradizioni Nahuas, Mayas, Zapotecas, Mixtecas, Otomíes o Mazatecas. Per intenderci, si tratta di quell’insieme di credenze di cui parla Carlos Castaneda nel suo Don Juan. Gli sciamani messicani si definiscono popolarmente ‘Brujos’. Lo spettro del loro intervento va dalla guarigione, alla richiesta di protezione ultraterrena, all’interpretazione dei sogni, alla creazione di amuleti. La capitale messicana di questa spiritualità é Sonora, con il suo mercato di amuleti, preparati e immagini sacre. Secondo alcuni e’ qui che la Santa Morte appare per la prima volta, più di un secolo fa, come un prodotto da bancarella per una clientela avida di potenti immagini evocatrici.

La Morte nei culti messicani / L’Hechiceria

Hechiceria si può tradurre con buona approssimazione nell’italiano ‘stregoneria’, avendo come riferimento gli studi sull’affàscino del De Martino di ‘Sud e Magia’.
Un sapere matriarcale di riti, filtri e malocchi che può spingersi fino alla fattura di morte. Analogamente all’affàscino italiano anche in Messico questa magia si divide nei medesimi colori: bianca, rossa e nera. E’ probabilmente da questa cultura che la Santa Morte ha ripreso il codice dei colori del suo mantello ad indicare differenti poteri nei riti domestici che la riguardano.

La Morte nei culti messicani / Yoruba e Santeria

In estrema sintesi la cultura Yoruba é la stessa all’origine della religione voodoo e delle Santerie che, a partire dal Brasile,  si innervano nel territorio latinoamericano. E’ parte di quello che l’antropologia definisce ‘Catholic Folk’.  In Messico il meccanismo di sovrapposizione tra animismo africano e oleografia cattolica  ha cannibalizzato il panteon dei santi cristiani, piegandolo alle sue esigenze o arricchendolo di santi immaginari ove necessario.Così Elewa si è reincarnato come il Santo Niño de Atocha, Obbatalá nella Virgen de las Mercedes, Oshun nella Virgen de la Caridad del Cobre e via di questo passo. In questo senso anche un’altra orisha (divinità yoruba), Oya, chiamata anche ‘la signora dei cimiteri’, potrebbe aver trovato in Messico la via della santità.

La Morte nei culti messicani / Curanderos e Botanistas

Per usare un termine etnografico i curanderos sono la declinazione latinoamericana dei saperi demoiatrici, di quell’insieme di ritualità, ricette e prescrizioni che costituiscono la versione prescientifica della medicina. Ai curanderos ci si rivolge tuttora in una serie di occasioni che spaziano dal morbillo all’aborto. Benche’ il mondo dei curanderos non si possa definire religioso esistono entità personificate in questo pensiero magico paragonabili alle Santerie. Persone leggendariamente esistite, come Niño Fidencio o Don Pedro Jaramillo (curanderi ottocenteschi che hanno lasciato un’ottima fama di se’), cosí come la personificazione di potenze primigenie quali la Morte e immagini di Gesù Cristo convivono sullo stesso scaffale e hanno il medesimo diritto a ricevere orazioni. Le origini della Curanderìa includono le superstizioni della Spagna del XVI secolo, i saperi botanico-farmaceutici dei popoli mesoamericani e, nell’inevitabile contatto con il Nord, quelli delle culture native del territorio statunitense così come l’indelineabile mondo delle credenze Wicca. In una credibile analogia con la medicina occidentale, l’equivalente delle farmacie per il sistema dei curanderos sono le Botanicas, negozi in cui si vendono erbe, preparati d’origine vegetali o animali e immagini venerande. Attualmente le Botanicas delle grandi metropoli statunitensi sono il maggior centro di diffusione dell’iconografia della Santa Morte negli Stati Uniti.

Crimine e sentimento religioso

In questo accatastarsi di immaginario religioso e devozione ogni aspetto dell’esistenza e delle relazioni umane pare venga presieduto da un Santo. Così avviene anche per le attività criminali. Come la maggior parte dei messicani, anche i narcos, rivolgono le loro preghiere alla Virgen de Guadalupe, la più venerata Madonna messicana, ma riservano una devozione specifica per i Santi che, tradizionalmente, sono loro benevoli nel momento del crimine e del pericolo. San Judas Tadeo, San Martìn Caballero (solo apparentemente San Martino di Tours) o San Martìn Porres sono alcuni dei Santi che vengono condivisi con il canone cattolico. Di altri, invece, non c’é traccia sul calendario ecclesiastico.

I Santi dei Naercos/ Jesús Malverde e El Anima de Leyva

A Culiacàn ogni tre maggio migliaia di fedeli vengono a portare omaggio a Jesus Malverde, la statua di un giovanotto con i baffi. Non solo la chiesa cattolica nega l’esistenza di una persona con questo nome, prima ancora che un santo ma anche le fonti storiche fanno credere che le radici del mito del santo dei ladri, dei trafficanti e dei narcos, questa specie di bandito che, analogamente a Robin Hood, distribuiva ai poveri il suo bottino, siano un innesto fantastico sulla figura del bandito Heraclio Bernal o su quella di Jesús Juárez Mazo. In entrambi i casi si tratta di banditi che vennero condannati a morte, crudelmente e ingiustamente secondo la tradizione, e i ventagli e le candele votive dedicate a Malverde portano l’immagine di un uomo impiccato.Malverde è il più tradidizionale dei santi pregati da chi chiede d’esser vegliato nella sua condizione di illegalità. Una variante ben più locale, della città di Ojinaga, è la leggenda dell’Anima di Leyva. Un bandito condannato ingiustamente, é chiaro, al rogo, mantenne il suo dito indice verso il cielo durante l’esecuzione. L’ipotetica sepoltura della reliquia della sua mano destra viene venerata per invocare protezione e scampo dalla legge.
Eppure, dopo quasi un secolo di ininterrotta venerazione anche la tradizionale figura di Jesús Malverde è in declino, travolto dall’inarrestabile popolarità della Santa Morte.
L’associazione Santa Morte – Narcos è stata più volte rafforzata da fatti di cronaca:
nel 2004 il resoconto di un omicidio di massa nello stato settentrionale di Sinaloa ha rivelato che più di 50 vittime avavano tatuaggi o gioielli rappresentanti la Santa Morte;
sempre nel 2004 nel corso di un raid della polizia in casa di Gilberto Garcia, un luogotenete del Cartello del Golfo vennero trovate diverse statue della Santa Morte.

Il Reclusorio Norte

Anche se non si può determinare con certezza dove il culto della Santa Morte sia iniziato, sicuramente si può datare l’anno zero di questa religione verso la fine degli anni novanta. Quanto al luogo una delle versioni vuole che si tratti del reclusorio norte, un penitenziario con una popolazione carceraria di 8300 persone, la maggior parte condannate a lunga detenzione e dall’età media di trent’anni. Probabilmente è qui che il tatuaggio della Santa Morte ha avuto origine, soppiantando gli altari alla Virgen di Guadalupe nel fornire un’analoga consolazione materna. Ben oltre l’italico ‘Mamma perdono’, il tatuaggio della Santa Morte, magari accompagnato dalla frase “muerte a mi nemigos”, assume la funzione di voto religioso oltre che di fatto identitario e ora, a dieci anni di distanza, è talmente diffuso da essere inutile per distinguere l’ex galeotto dal narcos o dal semplice fedele di Tepito.

Il Quartiere di Tepito

Uno dei barrios di Mexico City, centoventimila abitanti, settandue isolati. Un ghetto in cui le fasce più povere della popolazione della capitale sono state costrette a riversarsi, in seguito alla distruzione e alla riqualificazione dei quartieri periferici per lasciar spazio all’onnivora città in espansione. Per due volte, nel 1920 e nel 1945, Tepito si é trovata improvvisamente affollata, ingestibile, incontrollabile e incontrollabile è rimasta fino ai giorni nostri. Luogo malfamato per antonomasia, al culmine del folklore, non è mistero per nessuno che siano le mafie a comandare qui, tanto che al mito della Tepito mafiosa è stato dedicato più di un film
(Que viva Tepito [1981];El Torito de Tepito [1981]; Tepito sì [1982]; Fayuqueros de Tepito [1982]; Los Caifanes de Tepito [2000]; El Cartel de Tepito [2000]; Mi barrio es Tepito [2001]; Barrio Bravo de Tepito [2001] El Gatillero de Tepito [2004]) titoli che raccontano un immaginario tra epica, melodramma e chanson des gestes. Tradizionalmente Tepito è stato un quartiere di calzolai e di piccole aziende di calzature; oggi è per tutti il pericoloso quartiere della droga e della prostituzione, oltre ad essere il quartier generale dei fedeli della Santa Muerte.

La signora Romero

Già alla fine degli anni 90 a Tepito esisteva una prima cappella della Santa Muerte. Era stata ricavata da una stanza dell’abitazione privata della signora Enriqueta Romero Romero. Nel suo essere una delle prime fedeli ad organizzare la devozione la signora Romero rispecchia in sè le origini culturali del culto. Si definisce convintamente cristiana e afferma la non estraneità della Santa alla religione delle sacre scritture. Nega ogni integrazione di influenze dovute al satanismo alla brujería o alla  hechicería. Dice di avere ereditato questa devozione dalla zia, Leonor Paredes, a partire dal 1962 e afferma che il sentimento religioso per la morte è di certo almeno secolare. Racconta, ad esempio d’aver visto da giovane al mercato di Sonora una statua della Santa Morte la cui fattura doveva risalire al 19° secolo, cui gli sciamani di Catemaco tributavano un grande rispetto.
La signora Romero si occupa personalmente di vestire la statua della Santa nella chiesa di Tepito.

La Iglesia católica tradicional Mex USA

Nel 2003, la venerazione per la Santa trova un importante riconoscimento formale grazie agli sforzi di David Romo Guillén. La sua parte nell’affermazione del culto consiste nell’aver costruito una cappella, prima, e nell’aver concesso i locali di una chiesa, poi, perché il culto della Santa Morte trovasse infine uno spazio pubblico.
David Romo Guillén é un arcivescovo della Iglesia católica tradicional Mex USA, una confessione diffusasi dal 1999 tra Messico e California.
Formalmente la La Iglesia católica tradicional Mex USA ha un orientamento fortemente pre-conciliare. Si definisce tridentina, facendo riferimento al messale codificato da Pio V al concilio di Trento nel 1570. E’ difficile capire come trovi spazio in tanta ortodossia la Morte in persona, una presenza ben al di là di qualsiasi canone cristiano.
Lo stesso capitolo losangelino della chiesa tradizionalista ha un atteggiamento ambiguo nei confronti dell’arcivescovo di Mexico City, prendendone ora le distanze, ora rifiutandosi di commentare. Di certo i locali della chiesa da lui guidata sono il luogo di culto per eccellenza per i fedeli della santa, definiti formalmente “Santuario nazionale della Santa Morte” ed è l’arcivescovo Guillén a rilasciare dichiarazioni ai media, riguardo alle manifestazioni e alle proteste, così come per denunciare quello che secondo lui è una persecuzione della chiesa di Roma nei confronti della libertà di culto.
La segreteria di stato, nell’ufficio della Migracion y Asuntos Religiosos gli nega una prima volta lo status di associazione religiosa, richiesta per sette immobili a Città del Messico nell’ottobre del 2002. Ugualmente farà per tutte le richieste successive fino ad arrivare alle proteste di piazza dell’aprile 2005.

Santa Morte vs Governo Messicano

Armando Salinas Torre e Alvaro Castro, rispettivamente direttore e sottosegretario per  “Migracion y Asuntos Religiosos”, sono i funzionari governativi del Segob che fronteggiano le rivendicazioni dei fedeli della Santa Morte. La motivazione ufficiale del loro rifiuto a riconoscere la Chiesa di Tepito appare ineccepibile: non si può richiedere che una confessione ottenga dei locali per celebrare messe tridentine per poi utilizzarli per venerare la Santa Morte. Di fatto, il più grande imbarazzo del governo messicano nel riconoscere il culto riguarda la sua grande popolarità tra prostitute carcerati e narcos o, come ha scritto un giornalista messicano, pretendere che uno stile di vita illegale diventi addirittura glamour attraverso la maschera di una falsa religione. In termini di popolarita’ un grande aiuto all’espandersi del culto è arrivato proprio da un’icona glamour, una star delle telenovelas, Niurka, un ex ballerina di origine cubana, che ha dichiarato in una intervista la sua amicizia con l’arcvcescovo Guillén e la sua fede nei confronti della Santa Morte, cosa questa che ha garantito a quest’ulimo una serie di apparizioni nei più importanti talk show della televisione messicana.
Si arriva così al 5 Aprile 2005 quando, in occasione dell’ennesimo rifiuto del Segob a riconoscere la chiesa di Tepito viene organizzata una manifestazione, sotto forma di processione in cui 30000 persone vestite di bianco e recanti immagini della Santa Morte hanno sfilato per le vie del centro di Mexico City al grido di “Se ve, se siente, la Santa esta presente”. Da allora ad oggi le processioni da e per la chiesa di Tepito sono un fenomeno crescente.

Mira il tuo popolo bella signora!

La Santa Morte, in breve, si presenta come uno scheletro abbigliato come una Madonna velata, in una mano un globo o una falce, nell’altra una bilancia, talvolta alle sue spalle una scala. Ad essere precisi, fatta eccezione per la festa di Ognissanti in cui viene vestita da sposa, non è vestita come una Madonna, è vestita esattamente come la Virgen de Guadalupe,. Di fronte alla cattedrale dedicata a quest’ultima è già possibile acquistare oggetti che si riferiscono al culto della Santa Muerte. Al suo altare vengono offerti fiori, candele, ma anche ventagli, sigari, alcolici (analogamente a quanto accade in Argentina con il culto di Gaucho Gil). Alla Morte si chiede protezione nel crimine, così come nel pericolo (tanto che anche alcuni militari e poliziotti messicani la venerano), le prostitute ne chiedono la protezione, i narcos le si votano nel contrabbandare ‘la fina’, così come prima d’eliminare un nemico, alla Santa Morte viene chiesta la benedizione del denaro, del taxi, dei coltelli, delle pistole. Ugualmente viene venerata come una Madonna da persone d’ogni ceto, non necessariamente malavitose. Le si rivolgono, nella chiesa di Tepito novene e rosari, intervallati da brevi formule specifiche (ad esempio: “Muerte querida de mi corazón, no me desampares de tu protección”) e nella notte della prima domenica del mese ha luogo un’affollatissima benedizione collettiva. Anche a Tijuana la Morte viene pregata pubblicamente in una apposita chiesa. David Romo Guillém si spinge a dire che i luoghi di preghiera sono 40 solo a Città del Messico e 400 nell’intera nazione. Analogamente alle novene mariane anche alla Santa Morte é riservata una lunga serie di epiteti: la Niña Blanca, la Flaqua, la Flaquita, la Novia, Divina y Poderosa Santisima Muerte, la Mujer de la Guadaña, Soberana Señora, Poderosa Señora, Nuestra Señora.  Nella devozione privata, la Santa Morte viene pregata secondo i canoni della Hechiceria, attraverso una ritualità magica che distingue poteri della Santa Morte a seconda del colore del suo mantello. Le più venerate sono la Morte Verde, pregata per protegger le persone in carcere “per giusto o ingiusto motivo” e  per uscire dalla tossicodipendenza, la Morte Rossa cui si chiede vigore sessuale e soddifazione in amore, la Morte Gialla preposta al denaro e al commercio. La Santa Morte vestita di Bianco é la più ecumenica, quella che allude al rinnovamento e alla rinascita spirituale, mentre quella Nera viene invocata per commettere fatti di sangue o esserne protetti.
“Alla morte si possono chiedere cose che non si possono chiedere alla Madonna”.
Si dice che i primi fedeli fossero carcerati e che come primo patto con la Santa Morte chiedessero in una forma ambigua di voto la possibilità di una morte violenta per se stessi. Questa era la prima richiesta a cui era possibile farne in seguito altre. “Per chiedere un favore alla Morte ci vogliono nervi saldi. Non si può tornare indietro”. L’accusa più grave che viene rivolta ai fedeli della Morte è che i favori della Santa verrebbero pagati con il decesso di un caro. In tutti i siti e le interviste lette questa è di gran lunga la leggenda da cui i fedeli della Morte vogliono prendere le distanze. Al contrario, viene detto, la Morte è solo una consolatrice benevola, benchè estremamente potente, e la brava gente d’ogni ceto che la prega e ne riceve benefici è lì a testimoniarlo.

Santa Morte vs Chiesa Cattolica

Ad un certo punto, all’inizio degli anni 90, grazie all’allentamento di leggi restrittive riguardo al culto che risalivano agli anni 20, gruppi di praticanti di magia nera hanno iniziato a coagularsi intorno alla figura della Santa Morte. Questa, in breve, la storia del culto secondo l’accusa cattolica. La linea dura della curia messicana dei primi anni, decisamente inefficace nell’urlare al satanismo, ha lasciato con il tempo spazio ad un atteggiamento comprensivo, dove la parola ‘eresia’ è stata sostituita con ‘errore’.
L’attuale sentimento pastorale nei confronti dei fedeli della Santa Morte vuole essere improntato ad una ‘grande pazienza ed ade una prudente tolleranza’.
Il documento “Directorio sobre la piedad popular y la liturgia. Pricipios y orientaciones.”  è un vero e proprio catechismo di ‘deprogrammazione’ rivolto ai fedeli della Santa Morte. Vi si legge, tra l’altro:

Che cos’é la morte?

La morte é una conseguenza del nostro peccato originale. Non é un castigo di Dio, ma una privazione dei beni che Adamo ed Eva possedevano prima di disobbedire a Dio Padre.Cristo si volle fare uomo, patire morire e poi resuscitare per offrirci la salvezza eterna. Per il cristiano la morte non debe essere dolorosa o misteriosa, ha un senso positivo ed è un passaggio da questo mondo al Cielo dove saremo in presenza di Dio. Così va intesa la frase biblica ‘Cristo ha vinto la morte’.

Probabilmente, infatti, una delle cose che maggiormente offende la sensibilita’ cattolica è la frase ‘La Santa Morte ha vinto anche Cristo, anche se solo per tre giorni’.
Nei giorni che precedettero l’elezione di Benedetto XVI la stampa messicana si chiedeva nelle sue colonne come avrebbe potuto il nuovo pontefice arginare l’erosione del cattolicesimo. Invariabilmente venivano citate due confessioni in espansione: la Chiesa Metodista e il culto della Santa Morte.

La Santa Muerte, sexteto del amor, las mujeres, los perros y la muerte

Nel febbraio del 2004 viene pubblicato un romanzo di Homero Aridjis, intitolato La Santa Muerte, un opera di narrativa in cui le esistenze di sei differenti fedeli della Santa Muerte si incrociano. Arrivato oggi alla sesta edizione si può serenamente parlare di best seller. Aridjis è un romanziere e poeta molto letto in latinoamerica così come distribuito in Spagna. Dice di aver incontrato la Santa Morte nella cappella di un ranch di un narcotrafficante ad una festa in cui venne invitato, ‘all’epoca non mi ero reso conto della reale diffusione del culto’. In seguito, mentre accompagnava sua moglie che realizzava un documentario sulle bande di ragazzini. Infine ne comprò un santino in un banchetto poichè colpito dalla straordinaria forza della sua immagine. Aridjis è convinto
che ‘così come la Virgen de Guadalupe, proviene da un sincretismo tra la dea Tonantzin e la Vergine María, la stessa cosa accade con l’immaginario messicano dei sacrifici e le danze della morte medievali europee’

Espansione del culto

Si parla di due milioni di fedeli in meno di tre anni. Confini che vanno dall’Argentina agli Stati Uniti. Chiaramente ogni comunita’ messicana nelle metropoli statunitense è una cassa di risonanza per l’immaginario della Santa Morte. Ogni Yerberia o Botanicas è letteralmente una vetrina di questo culto, da Los Angeles a New York. Esistono tre gruppi di preghiera a Los Angeles, uno in Oregon e uno a Washington DC, filiazioni formali della chiesa dell’arcivescovo Romo Guillén. Lo stesso arcivescovo parla dell’istituzione di un corso quadriennale per formare una ventina di officianti e della prossima apertura di altre quattro chiese negli Stati Uniti. A Berkeley esiste un gruppo di preghiera autoformatosi in cui i messicani sono una minoranza e, come è facile intravedere, la noia della borghesia wasp può trasformarsi in un potente catalizzatore.
Alcuni anni fa un gruppo heavy metal chiamato Brujeria fece conoscere agli adolescenti
Statunitensi ed europei l’immaginario della magia nera latinoamericana. Anche in questo caso la musica potrebbe essere un veicolo virale per far conoscere il culto della Santa Morte. Nemmeno a dirlo già esiste un gruppo hip-hop che si chiama El Cartél de la Santa, i cui testi sono esclusivamente concentrati sulla figura della Santa Morte. Infine anche nelle carceri americane, così come fu in quelle messicane il culto si fa strada tanto che una delle più importanti fratellanze di prigionieri si chiama ‘la eme’ dove emme sta per Muerte.
Nel frattempo il culto prospera, vengono organizzati pellegrinaggi e proteste di piazza. I media tornano sempre più frequentemente e con crescente competenza, sull’argomento, la rete si affolla di siti e discussioni al riguardo. I seicento siti del gennaio 2005 sono diventati, in poco più di sei mesi 120 000. Forse uno dei dati più impressionante.

Detto questo, non è difficile capire dove sia la sensualità di questa religione e perché si stia espandendo voracemente.
Il potere della morte è ben presente ad ognuno di noi, ognuno l’ha conosciuto. Personificare questo principio come un’entità con cui sia possibile venire a patti, a condizione di una fede ferrea, è una visione la cui intensità è di sicura presa. E’ insieme una madonna consolatrice, che certamente giungerà, l’irriducibile dio di Isacco e una divinità gotica e millenaria da racconto di Lovecraft. Una pop star destinata al successo.


Sulla stampa messicana  la Santa Morte è un argomento  ricorrente  dal 2003, una metafora d’uso quotidiano da editorialista.
Il vero salto di qualità arriva verso lo scorso autunno, quando, nell’ottobre 2004 la stampa americana inizia ad interessarsene, prima  a livello  locale, sulle gazette degli stati meridionali, per arrivare  ad un numero crescente di articoli e servizi da parte di testate quali CNN e Washington Post.
In Italia nessuno ne ha ancora parlato

Il Quarto Tipo


Il quarto tipo - visualizza locandina ingrandita
VOTO DEL PUBBLICO
  • Currently 4,2/5 Stars.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
TRAMA DEL FILM IL QUARTO TIPO: 
Nel 1972, fu stabilita una scala di misura per gli incontri con gli extraterrestri. Il semplice avvistamento di un UFO è chiamato incontro ravvicinato del 1° tipo, la raccolta di elementi di prova è del 2° tipo, il contatto diretto con gli extraterrestri è definito incontro ravvicinato del 3° tipo. Il livello successivo, quello del rapimento, è un incontro ravvicinato del 4° tipo.... Alaska, ai giorni nostri. Dagli anni 60 si sono verificati tantissimi casi di sparizioni misteriose. Nonostante le molteplici investigazioni del FBI, nessun caso è mai stato risolto. La dottoressa Abigail Tyler, psicologa, comincia a videoregistrare le sedute con pazienti traumatizzati e comincia a scoprire le più inquietanti prove di rapimenti alieni mai documentate...

USCITA CINEMA: 22/01/2010
REGIA: Olatunde Osunsanmi
SCENEGGIATURA: Olatunde Osunsanmi
ATTORI: Milla JovovichElias KoteasWill PattonCorey JohnsonHakeem Kae-KazimEnzo CilentiAlisha SeatonDaphne AlexanderTyne RafaeliMia McKenna-Bruce

Edgar Cayce: Sette Profezie che si sono avverate



                                    

        1. Cayce prevede il Crollo delle Quotazioni di Borsa del 1929

Nel febbraio 1925, durante una lettura sulle vite passate per un medico ventiseienne, Cayce dichiarò che il giovane dottore si sarebbe presto trovato in possesso di una grande quantità di denaro. La lettura consigliò all’individuo di usare cautela e discrezione nel pensare alla sua ricchezza particolarmente davanti alle ”forze ostili che verranno poi nel 1929” (2723-1)
In un’altra occasione nel marzo 1929, sei mesi prima del crollo delle quotazioni di borsa, un operatore di borsa di New York ricevette un grave avvertimento dell’imminente “forte disturbo nei circoli finanziari” che stava per aver luogo (900-425). Cayce dichiarò: “ … possiamo aspettarci un NOTEVOLE cambiamento e un mercato al ribasso, chiaro? Questo problema esisterà tra quelli della riserva delle nazioni e gli INDIVIDUI e causerà – a meno che un’altra delle condizioni bancarie più SOLIDE non arrivino in soccorso – forti perturbazioni nei circoli finanziari. Questo avvertimento è stato dato, chiaro?”


                            2. La Seconda Guerra Mondiale

Nel 1935, in una dimostrazione sbalorditiva di percezione precognitiva, Edgar Cayce mise in guardia un ventinovenne agente di noli da eventi catastrofici che si stavano sviluppando nella comunità internazionale. In risposta ad una domanda riguardante gli affari globali, le letture descrissero un mondo intero in guerra. Pur non considerando la situazione come un destino necessariamente immutabile, Cayce avvertì che “le tendenze nei cuori e nelle anime degli uomini sono tali” che queste condizioni avrebbero potuto esserne le conseguenze:
Edgar Cayce: … per ciò che riguarda gli affari di genere internazionale, troviamo che questi creano grande ansia a molti, non solo come individui ma come nazioni.
E le attività che sono già iniziate hanno assunto tali proporzioni che dovrà esserci il tentativo di penalizzare parte di certi gruppi, o di consentire a certe categorie di gruppi di portarle avanti.
Ciò porterà allo schierarsi, per così dire, di vari gruppi o paesi o governi. Questo sarà opportuno per austriaci, tedeschi e più tardi per i giapponesi che si uniranno alla loro influenza; sarà invisibile e si espanderà gradualmente sfociando in affari che diventeranno, per così dire, quasi un’opposizione diretta a ciò che è stato il TEMA dei nazisti (gli ariani). Perché questi porteranno via via a crescenti animosità.
E a meno che non ci sarà un’interferenza da parte di ciò che molti chiamerebbero le forze e le influenze SOPRANNATURALI, che sono attive negli affari di nazioni e popoli, al MONDO intero – per così dire – sarà dato fuoco da parte dei gruppi militaristici e da quelli che in tali categorie sono “per” il potere e l’espansione … (416-7)

                  3. Lo Spostamento dei Poli Terrestri ha iniziato
                                       (predizione di Edgar Cayce del 1936)
“Domanda: quale grande cambiamento o l’inizio di quale cambiamento, se ce ne sarà, dovrà aver luogo sulla Terra nell’anno 2000 o 2001? Risposta: quando ci sarà uno spostamento dei poli; o inizia un nuovo ciclo.” (826-8 – 11 agosto 1936)
NOVA, il programma televisivo PBS, annunciò scoperte sorprendenti su poli e campi elettromagnetici del nostro pianeta. Il programma era intitolato “Tempesta magnetica” ed era stato scritto e prodotto da David Sington. Il motivo per cui questo ci interessa è che Edgar Cayce predisse che l’inizio della Nuova Era avrebbe coinciso con l’inizio di uno spostamento dei poli.
In questo programma gli scienziati spiegarono: “A 2000 miglia sotto i nostri piedi si trova il nucleo fuso della Terra. Qui un vasto oceano di ferro liquido genera una forza invisibile, il campo magnetico della Terra. E’ ciò che fa puntare le nostre bussole verso nord. Ma fa molto di più: aiuta a mantenere la Terra un pianeta vivente. I nostri vicini, Venere e Marte, avendo solo deboli campo magnetici, sono senza difese dalla radiazione micidiale che si estende in tutto il sistema solare. La Terra, d’altra parte, esiste all’interno di un vasto involucro magnetico, un campo di forza che per milioni di anni ci ha protetto nel nostro viaggio nello spazio.”
Ora gli scienziati hanno fatto una scoperta sorprendente: sembra che nelle profondità della Terra si stia preparando una tempesta che sta indebolendo il nostro scudo magnetico vitale. Peter Olson della Johns Hopkins University spiegò che “il campo magnetico della Terra è stato il nostro protettore per millenni, ed ora pare che stia per andarsene.”
Nella lettura 826-1 Cayce indicò che lo spostamento dei poli sarebbe diventato evidente nel 2000 o nel 2001. Il programma della NOVA rivelò che lo spostamento ha davvero cominciato nella regione dell’Oceano Atlantico meridionale, fra l’Africa e il Sud America. Qui la polarità nord-sud sta fluttuando avanti e indietro, indebolendo lo scudo contro la radiazione solare. Durante il processo di spostamento dei poli, lo scudo elettromagnetico del pianeta non convoglierà più i venti solari verso i nostri poli attuali dove vivono poche persone. Le luci del nord e del sud sono il risultato della radiazione che si muove verso i poli. Siccome la radiazione causa molti problemi, l’indebolimento dello scudo è un problema. Uno scudo magnetico debole significa anche che le luci del nord e del sud saranno visibili su tutto il pianeta, persino lungo l’equatore. Può essere un momento bello, meraviglioso, visionario per la Terra, ma non è un momento salubre per molti dei suoi abitanti.

             4. Convergenza delle Compagnie di Comunicazioni
La seguente è una lettura interessante del 1929 sulla convergenza di grandi compagnie di comunicazioni. Queste fusioni sono davvero accadute. Inoltre si è avverata la descrizione di Cayce di come vari canali di comunicazioni avrebbero lavorato in modo più cooperativo e strutturato.
(D) Avranno luogo le fusioni della compagnia delle comunicazioni come indicato nel 1928, l’American Tel & Tel – Int. Tel & Tel – [vedi 257-30, paragrafi 17-A, 18-A del 24/8/1928.]
(R) Queste unioni nelle forze di comunicazione, come è stato detto, AVRANNO luogo. Quanto al quando e come, considerate le condizioni che impediscono una coalizione al presente. Non solo devono essere cambiate alcune delle leggi in merito, ma molte delle società finanziarie più grandi devono essere persuase anche con la propria rovina. Questi cambiamenti saranno quindi GRADUALI e si verificheranno quasi come i vari servizi di corriere vennero a trovarsi fisicamente sotto la diretta correlazione in un’unica forma. Non che le sole guerre debbano produrli, ma le VOCI INCONTROLLATE su molti di questi, creando la necessità DELLE comunicazioni nei vari campi di venire sotto un’unica sovrintendenza, formeranno una coalizione fisica. Quanto al momento, nel tempo – possono passare anche degli anni, ma tutti i vari canali di comunicazione coopereranno fra di loro, e così i vari prodotti nei loro vari settori – come è stato detto – offriranno un’opportunit*à di investimenti nelle società finanziarie; e quanto all’interesse speculativo – sia quelle dell’aria sia quelle del contatto fisico, vale a dire quelle di Telegrafo, Telefono nonché la Radio o le Forze Operative Radiali – incluse International America, Western Union, Westinghouse e Radio. [Nota di Gladys Davis, stenografa: questa profezia si è avverata. Vedi 416-7 rapporti] Lettura 257-36 del 4 aprile 1929

            5. C’era una Comunità di Persone chiamate gli Esseni
Edgar Cayce descrisse gli esseni in dettaglio molti anni prima della scoperta dei rotoli del Mar Morto – testi attribuiti ad una setta allora poco nota chiamata gli esseni. Il primo dei rotoli del mar Morto venne scoperto nel 1947, due anni dopo la morte di Edgar Cayce. Cayce menzionò gli esseni in 171 letture diverse. Ecco alcuni stralci:
“Prima di questa troviamo l’entità durante quei periodi in cui c’erano molti disordini nel paese della Giudea, quando venne annunciato il profeta, il nuovo insegnante, e tutta la Giudea era passata a Giovanni. Allora l’entità fece parte degli studenti degli esseni, e fu in contatto diretto con molti che avevano fatto profezie, avevano cercato le testimonianze di o per la venuta della nuova luce a coloro che erano stati tenuti nel’oscurità dalla tradizione e dalle azioni di persone per un fine politico e religioso nel paese.” Lettura 489-1 del 17 gennaio 1934

“In quell’esperienza troviamo che l’entità era un’anima che cercava attraverso quelle associazioni e attività che portavano l’entità nell’ambiente greco-sirofenicio; e nell’attività in Palestina entrò là nella sua maturità di donna – come si direbbe al presente – facente parte della casa del consigliere di quelli che facevano affari con la gente di quel paese. Con l’avvento del dominio romano, le attività di quella gente diventò molto più importante; perché c’era la necessità di mantenere un equilibrio con ebrei, greci e romani. Quando iniziò il ministero del precursore, che di per sé portò nei rapporti personali dell’entità molti di coloro che erano in quella particolare setta di persone a cui l’entità era allora unita – gli esseni …
Essa divenne allora un rifugio o posto di accoglienza per coloro che avrebbero potuto diventare gli insegnanti, i ministri di culto per le attività degli esseni o insegnanti di cui il Maestro fu membro durante il soggiorno in Palestina.” Lettura 489-3 del 24 maggio 1934
“Questa fece parte del gruppo degli esseni i quali, guidati da Giudi, fecero le interpretazioni delle attività fatte nell’esperienza egizia, - come il Tempio della Bellezza e il servizio nel Tempio del Sacrificio. Quindi era in questo posto consacrato che questa selezione aveva luogo.” Lettura 1010-17 del 21 giugno 1942

                      6. Il Sangue come Mezzo Diagnostico
Durante il corso di una lettura fisica fatta per un individuo, la lettura previde dei progressi medici futuri che avrebbero reso possibile la diagnosi con una goccia di sangue. La lettura venne fatta nel 1927, in un periodo in cui la predizione sarebbe stata considerata una creazione della fantascienza:
Edgar Cayce: “… Perché, come si vede, nel corpo non esiste condizione a cui non si potrebbe risalire in quanto riflessa nel sangue, perché il flusso sanguigno non solo porta al corpo le forze di ricostruzione, esso prende anche le forze usate e le elimina attraverso i canali appropriati nelle varie parti del sistema. Per questo troviamo sangue rosso, sangue bianco e linfa, tutti contenuti nelle vene. Questi sono separati soltanto dalle piccolissime parti che agiscono come costruttori, filtri, distruttori o parti rianimanti del sistema – capisci? Per questo nel flusso sanguigno si vedono sempre i riflessi o segni evidenti di quella condizione che viene portata avanti nel corpo fisico. Arriverà il giorno in cui si potrà prendere una goccia di sangue e diagnosticare la condizione di qualsiasi corpo fisico …” Lettura 283-2

                            7. L’Effetto della Niña e del Niño
Sorprendentemente, il 28 maggio 1926 nella lettura 195-29, Edgar Cayce fece un collegamento fra i cambiamenti di temperatura nelle correnti oceaniche profonde e i cambiamenti climatici: “Via via che il caldo o il freddo nelle varie parti della Terra viene irradiato e correlato con il riflesso nell’atmosfera terrestre, questo nella sua azione cambia le correnti o i flussi nell’oceano …” Questa lettura riguardava il futuro dei raccolti di grano e degli schemi meteorologici, e i commenti di Cayce erano forse la sua versione di ciò che conosciamo tutti come la Niña e il Niño. Sono degli schemi meteorologici che sono il risultato di cambiamenti di temperatura nelle correnti profonde degli oceani terrestri. Questi cambiamenti nella temperatura delle correnti oceaniche hanno avuto effetti drammatici sul nostro clima, come Cayce previde.



http://www.edgarcayce.it/media/PROFEZIE.htm

Dall'emersione di Atlantide al Giappone che sprofonda



Dall'emersione di Atlantide al Giappone che sprofonda, tutti i cambiamenti attesi sulla terra a partire dal terzo millennio










Lettera Aperta un po' catastrofista...









In questo momento storico sembra che tutti attendano la “fine del mondo” con ansia, nel senso che finalmente potranno tirare un sospiro di sollievo e non pensarci più.






Non bastavano le profezie maya, di Nostradamus, di Giordano Bruno... ora qualcuno vorrebbe fare parallelismi fra la distruzione di Atlantide di 12.500 anni fa, descritta in trance da Edgar Cayce, e l'epoca presente. Evidentemente si cerca una giustificazione paranormale alle frequenti scosse sismiche che stanno facendo tremare il pianeta ed all'incertezza sociale, energetica ed economica che contraddistingue la nostra società.






Sisma ed energia atomica fuori controllo sono un binomio interessantissimo per descrivere una bella fine del mondo con il botto. “La Terra è il pianeta dove tutto l’Universo manda i suoi matti” diceva Voltaire, e l’attuale corsa all’atomica nonché le guerre e la distruzione capillare della Natura, lo dimostrano.








Ci si mette pure l'archeologia esoterica... Pare che nel sud della Spagna siano stati trovati i resti di Atlantide.. In quell’area umida, piena di paludi, stanno venendo alla luce resti di antiche civiltà sepolte da millenni... e come disse Edgar Cayce : "Ove sono i resti sprofondati di Atlantide gli Atlantidei misero delle prove della loro esistenza quando si resero conto che la loro civiltà sarebbe definitivamente scomparsa.."






Un gruppo di ricercatori internazionali ha annunciato di avere scoperto il punto in cui sorgeva la leggendaria città di Atlantide, identificandolo sotto le remote paludi della Spagna sud-occidentale. Paul Bauman, geofisico canadese dell’Alberta, insieme a due colleghi di Worley Parsons Canada, una società con sede a Galgary, hanno realizzato ispezioni sotterranee con alcune sonde come parte di un’indagine guidata dagli Stati Uniti, il cui scopo era risolvere uno dei misteri archeologici più antichi al mondo. Come scrive Randy Boswell, dell’agenzia di stampa Postmedia News, proprio nel momento in cui il mondo sta assistendo in diretta al devastante impatto del colossale tsunami in Giappone, arriva la notizia dell’identificazione di Atlantide sulla terraferma del continente europeo.






Edgar Cayce, il celebre veggente americano, dedicò molta attenzione alle trasformazioni che sarebbero iniziate nel terzo millennio da quelle sociali e geopolitiche a quelle naturali e geologi...che. Si tratta di un insieme articolato di profezie che possiamo chiamare, con le sue stesse parole, il cambiamento della Terra, che non si limita al piano esteriore ma comprende anche quello spirituale.


Secondo Cayce, infatti, il rinnovamento spirituale portato dal terzo millennio sarà caratterizzato soprattutto dal ritorno del Cristo sulla Terra.






Ma – a parere di Marco Bracci- il potere dominante, e che domina i media, le religioni, l’industria farmaceutica ecc., non vuole che siano scoperte le sue carte, basate sul mantenere i popoli nell’ignoranza, soprattutto in merito alle nostre origini ed evoluzione, nonché alla nostra meta. Procurando il disastro (magari poi cercando di tamponarlo con una bomba atomica – come già proposto – che distruggerà tutto) sperano di nascondere quelle prove, così l’Umanità potrà ancora essere tenuta all’oscuro e nutrita di falsi ideali e quindi “dominata e manipolata” come lo è stata finora. Ma siamo nell’epoca della RIVELAZIONE/APOCALISSE e “tutto il male che hanno fatto verrà alla luce e sarà smascherato e solo dopo potrà venire il Regno di Dio sulla Terra”.






E -come afferma Marina Costa- le profezie di Cayce del cambiamento della terra indicano per l'umanità una svolta fondamentale, in tutto e per tutto paragonabile alla venuta di Cristo all'inizio della nostra epoca; un evento previsto, peraltro, da altri veggenti e profeti. Anche se non cita mai espressamente nei suoi reading la fatidica data del 2012, Cayce indica con chiarezza che il primo decennio del nostro secolo avrebbe date chiari segni premonitori della situazione catastrofica veniente. Mercati e benessere in calo, economie al collasso, disoccupazione in aumento, confusione politica e tumulti popolari, questi gli scenari annunciati da Cayce per gli anni 2000-2010, con, negli anni successivi, un numero crescente di persone che si troveranno in serie difficoltà anche rispetto a problemi basilari di sopravvivenza. A partire dall'inizio di questo millennio ci si deve aspettare una svolta significativa nella storia umana con il ripetersi di eventi analoghi a quelli che hanno portato alla distruzione di Atlantide.






Beh, di cose ne sono state dette tante... chi vivrà vedrà...






Paolo D'Arpini