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mercoledì 26 febbraio 2020

CoronaVirus: Nostradamus e le sue profezie colpiscono ancora?





mercoledì, 26 febbraio 2020

“La grande peste nella città marittima non cesserà prima che morte sarà vendicata del giusto sangue per preso condannato innocente della grande dama per simulato oltraggio”. Con queste parole Nostradamus prevede nel XVI secolo un’epidemia, forse proprio il Coronavirus.
E per i fedelissimi delle quartine è proprio così. Quella in questione è la 2:53 ed è da rintracciarsi all’interno del IV libro delle sue profezie. In molti trovano alcune similitudini con la profezia e quello che sta accadendo in tutto il mondo a causa del COVID-19. Il virus, infatti, dopo essersi propagato in molti paesi della Cina, è arrivato anche in Italia, contagiando alcune centinaia di persone. Solo suggestione o in queste mistiche parole c’è un fondo di verità?
Michel Nostredame conosciuto da tutti come Nostradamus nasce in Francia nel 1503, diventa medico ma in seguito si dedica alla stesura di alcune leggendarie profezie, che vengono raccolte in più di 900 quartine. Sono in tanti, ancora oggi, a sostenere che fosse un vero profeta, avendo predetto correttamente – secondo loro – molti storici eventi. Ed ora nella psicosi più totale dove tutti sono in cerca di risposte, spunta quell’antica profezia che riguarda proprio una terribile pestilenza.


La grande peste de cite maritime

Ne cessera que mort ne soit vengée

Du iuste sang, par pris damne sans crime

De la grand dame par feincte n’outraigée


Leggendo la quartina, infatti, la parola che si potrebbe legare al Coronavirus è “peste”. La traduzione da parte di chi sa interpretare queste parole, aderirebbe anche ai fatti che stanno sconvolgendo il mondo a causa di questo misterioso virus. Batterio che provoca, in alcuni casi più gravi e prevalentemente su persone anziane e/o già sofferenti, polmoniti mortali. Ma partiamo dal principio. Secondo la profezia di Nostradamus il virus si sarebbe propagato nel resto del mondo da una città di mare.


“La grande peste de cite maritime”
Wuhan è l’epicentro dell’epidemia e si trova, però, nel cuore della Cina, distante circa 600 chilometri dalla costa. Come si può, dunque, definire città marittima? Per i nostradamiani “la città marittima” è da intendersi come una metafora che sta a indicare il mercato del pesce da cui sarebbe partita l’epidemia.


“De la grand dame…
Continuando a leggere la centuria ci imbattiamo in questa figura femminile, la “grande dama“, appunto. Ma chi è questa donna? Sono in molti, in rete, ad ipotizzare che la “dama” possa essere l’ex ministra Wu Yi, che dodici anni fa è stata nominata ministro della Sanità della Repubblica Popolare Cinese proprio per contrastare il virus della Sars. Quindi qual è il fil rouge che lega Wu Yi al Coronavirus? Assolutamente nessuno, ma per i devoti del veggente questi intrighi sono più che soddisfacenti.


…par feincte n’outraigée”
Nell’ultima riga della quartina, infine, troviamo queste parole, forse le più misteriose e inquietanti: “simulato oltraggio“. Sono legate proprio alla figura della dama?! O forse a qualcosa che qualcuno in Cina o nel Mondo avrebbe commesso? Qualcosa forse legato al presunto laboratorio da cui sarebbe potuto scappare il CoronaVirus?L’interpretazione che viene fatta, però, si limita a identificare la donna potente nella figura di Wo Yi che si è trovata a gestire un’altra grande epidemia come la Sars. Da quello che sappiamo, però, la condotta della ministra è sempre stata trasparente e impeccabile. Quindi non può essere assolutamente lei. Ma allora a chi si riferisce l’ipotesi figurativa di Nostradamus?


Il resto del testo non è stato ancora interpretato e come tante altre profezie resterà, forse resterà indecifrato ancora per molto… Tuttavia la storia impazza sul web e da vita a intrighi fantasiosi di ogni tipo. Insomma, che si creda o meno alle profezie la suggestione è sempre ammaliante, poi però – spesso – le cose si rivelano molto meno catastrofiche di come vengono raccontate. E gli scettici ancora una volta sembrano avere ragione…

giovedì 20 febbraio 2020

Libro del 1981 ha previsto il coronavirus: è tutto un complotto?


L’autore Dean Koontz ha predetto l’epidemia di coronavirus nel thriller del 1981 The Eyes of Darkness? La verità dietro l’ultima teoria complottista sul virus di Wuhan.






In genere ci aspettiamo che scienziati, economisti o chiaroveggenti prevedano il futuro. Nel caso del nuovo coronavirus, invece, la profezia si troverebbe in un romanzo di 40 anni fa.

In questi giorni sta circolando la fantasiosa teoria secondo cui lo scrittore americano Dean Koontz ha previsto il coronavirus nel 1981, nel suo thriller The Eyes of Darkness (“Gli occhi dell’oscurità”).



Il libro racconta la storia di una madre che cerca di scoprire se suo figlio è davvero morto un anno prima o se è ancora vivo. Nel corso delle sue indagini la donna viene a conoscenza di un laboratorio cinese alle porte della città di Wuhan in cui è stato sviluppato il Wuhan-400, “la nuova arma biologica più importante e pericolosa della Cina degli ultimi 10 anni”.

Questo virus è soprannominato “l’arma perfetta” perché “colpisce solo gli esseri umani e non può sopravvivere al di fuori di un corpo vivente per più di un minuto, quindi non può contaminare in maniera permanente altri oggetti o luoghi come possono fare altri microrganismi virulenti”.



La coincidenza tra il virus descritto nel libro di Dean Koonts e l’attuale epidemia di coronavirus è sorprendente, ma dobbiamo davvero credere alla teoria secondo cui il virus di Wuhan è stato annunciato in un libro di quasi 40 anni fa? La risposta è no, e vi spieghiamo subito il perché.
Perché il libro di Dean Koonts non ha previsto il coronavirus

I passaggi del romanzo riportati sopra sono stati sottolineati e postati su Twitter da un utente, e ripresi da South China Morning Post e Taiwan News, a caccia di indizi e notizie sul virus che finora ha ucciso 2.000 persone.


La storia presenta delle corrispondenze con la teoria cospirazionista diffusa e difesa a spada tratta (anche) dal senatore americano Tom Cotton, secondo cui il coronavirus di Wuhan è un’arma biologica creata in laboratorio e sfuggita per errore.

Ma l’aura di cospirazione e mistero che circonda “The Eyes of Darkness” non finisce qui. Koontz scrisse il romanzo con lo pseudonimo Leigh Nichols. L’opera è stata pubblicata come copertina rigida nel 1989 con il suo vero nome, e qualche anno dopo in brossura. È qui che si sarebbe verificato un misterioso cambiamento.



Alla base della nuova teoria complottista vi è quindi una modifica del testo. I lettori più arguti hanno infatti scoperto che le prime edizioni del libro di Koonts raccontavano di un virus chiamato Gorki-400, un’arma biologica creata dai russi a Gorki.

Sembra che l’editore abbia fatto delle ricerche e sostituito la città di Gorki con Wuhan dopo la fine della Guerra Fredda, quando ormai la situazione politica era cambiata e i rapporti tra USA e Russia si erano distesi.


Ma perché proprio Wuhan? La città, epicentro del nuovo coronavirus, è da molto tempo sede di laboratori di microbiologia e virologia, non sorprende quindi la citazione nel libro di uno scrittore/editore furbo che vuole rendere la trama più realistica. Inoltre il Giappone ha condotto ricerche sulle armi chimiche cinesi durante la seconda guerra mondiale, e da tempo si rincorrono le voci di un possibile sviluppo di armi biologiche da parte del governo cinese.

mercoledì 19 febbraio 2020

Lettera aperta al Ministero della Salute (Adam Kadmon 2020)







Lettera aperta al Ministero della Salute (Adam Kadmon 2020)

LETTERA APERTA al #Ministero della Salute. Con umiltà ritengo necessario informarVi che il vostro decalogo di 10 comportamenti da seguire per non infettarsi con il #coronavirus è purtroppo incompleto. È importante correggerlo rapidamente perchè chi lo ha già letto, pensando che sia completo, in caso di epidemia, rischia di infettarsi lo stesso qualora non venga posto a conoscenza di quanto sto per comunicarVi.
Tanto premesso vi prego nell'interesse di tutta la popolazione che vive in #Italia di aggiungere le seguenti informazioni mancanti al vostro decalogo e più precisamente:
REGOLA 4: alla regola 4 va aggiunto che quando si tossisce e starnutisce, in assenza di mascherina o fazzoletto occorre farlo nella piega del braccio.
Così come è scritto ora, invece, in assenza appunto di mascherina e fazzoletto, le persone continueranno a tossire e starnutire nella mano anziché farlo nella piega del braccio (come consigliato da qualsiasi medico preparato), aumentando le probabilità di contagio.
REGOLA 3: alla regola 3 va aggiunto che oltre occhi, naso e bocca, non vanno toccate neanche le ORECCHIE. Ma non è tutto. Infatti siccome il virus passa da ogni mucosa ed apertura sull'epidermide, bisogna aggiungere sempre al punto 3 che le persone non devono toccarsi con mani infette neppure MUCOSE GENITALI o ANALI.
Molte persone infatti quando vanno al bagno per espletare i loro bisogni al più si lavano le mani dopo essersi toccati i genitali, quando dovrebbero farlo invece anche prima, proprio per non infettarsi. I maschi, per struttura anatomica, hanno maggiore probabilità di autocontagiarsi in tal senso, se ad esempio si infettano le dita in precedenza afferrando o manipolando oggetti contaminati (ad esempio le maniglie della porta per entrare in un bagno pubblico)
Bisognerebbe inoltre informare la popolazione, che anche le banconote, qualora arrivi l'epidemia, potranno veicolare il virus sulle dita così come la pulsantiera dell'ascensore per via appunto dell'elevato numero di persone che quotidianamente le manipolano. Pochi ad esempio pensano che qualora le mani entrino in contatto con il virus, e poi tocchino lo smartphone, nel momento in cui se lo porteranno all'orecchio o vicino la bocca, rischieranno di infettarsi.
Sono giusti degli esempi ma è fondamentale parlarne alla popolazione italiana perché ben poche persone sono abituate a tenere conto di tutti questi aspetti.
Tantomeno vanno toccate ferite, anche lievi come escoriazioni proprie od altrui, perché se si hanno le mani infette, anche da tali aperture si rischia che il virus penetri nell'organismo.
Quanto chiedo di aggiungere alla regola 3 in merito al fatto ad esempio che il virus penetra da ogni mucosa, compreso quella genitale se toccata con mani infette, lo insegna proprio l'ABC della Medicina.
REGOLA 7: al punto 7 va assolutamente precisato che per aumentare notevolmente la probabilità di non contrarre infezione per via respiratoria, occorre indossare mascherina con almeno filtro ffp3.
Le mascherine normali infatti, sicuramente saranno meglio che niente, ma purtroppo un virus le attraversa.
Anche questa informazione è all'ABC della Medicina ed in particolare della Microbiologia.
Inoltre dovete aggiungere che il coronavirus se si deposita sugli oggetti vi può restare fino a 9 giorni e quindi per sicurezza andrebbero deterse le superficie specie nei luoghi molto affollati come supermercati e ascensori. Questa informazione è stata diramata fra l'altro da autorità mediche ed era anche sui giornali.
Perchè non è inserita nel vostro opuscolo?
Non per polemizzare, non è mia abitudine. Ma mi meraviglio che nessuna delle seguenti categorie da voi elencate si sia accorta delle sopracitate mancanze nonostante dal vostro sito risulti che abbiano tutte aderito alla iniziativa dell'opuscolo.
Qui parliamo dell'Istituto Superiore di Sanità, della Conferenza Stato Regioni, FNOMCEO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri), FNOPI (Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche), FOFI (Federazione Ordini farmacisti Italiani), FNOVI (Federazione Nazionale Ordini. Veterinari Italiani), CARD (Confederazione Associazioni Regionali di Distretto), FADOI (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti), SIFO (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera), SIM (Società Italiana di Microbiologia), SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali), SIMPIOS (Società Italiana Multidisciplinare per la Prevenzione delle Infezioni nelle Organizzazioni Sanitarie), SITI (Società Italia di Igiene e Medicina Preventiva), FIMMG (Federazione Italiana Medici di Famiglia), SIMMG (Società Italiana di Medicina Generale), ANMDO (Associazione Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere), AMCLI (Associazione Microbiologi Clinici Italiani), FEDERFARMA (Federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani).
Ebbene siete assolutamente certi che ogni singola persona di tali eminenti categorie abbiano letto e approvato proprio l'opuscolo pubblicato dal vostro sito?
Ve lo chiedo perchè in caso affermativo è preoccupante che nessuno di tali esperti si sia finora accorto che mancano informazioni importanti come quelle che vi sto pregando umilmente di aggiungere.
Possibile che nessuno di loro vi abbia detto almeno di aggiungere che quando si starnutisce e tossisce, in assenza di fazzoletto o mascherina, va fatto nella piega del braccio o del fatto che il filtro di una maschera deve essere almeno ffp3?
Io sono nessuno, ma a differenza di tante persone in cui purtroppo ci imbattiamo spesso, ho sempre capito quello che studio, non lo ho mai imparato a memoria giusto per superare gli esami, e mi tengo comunque costantemente aggiornato, come sono certo facciate anche Voi e tutte le sopracitate eminenti categorie.
Per cui credo che la Vostra sia stata solo una svista. Solo che converrete, si tratta di una svista grave perchè chi ignorasse quanto vi chiedo di aggiungere, infettando o infettandosi inconsapevolmente, può vanificare ogni precauzione elencata.
Verificate quanto vi sto umilmente scrivendo. Vedrete che ho ragione.
Appunto non per polemizzare ma per dirvi proprio la #Verità, se fossi stato io al Governo, vi avrei fatto risparmiare tempo e denaro, dicendovi subito cosa manca al vostro opuscolo. Ed in più tali regole le avrei rese immediatamente visibili nel sito, senza preamboli.
Inoltre ad oggi non mi risulta neppure che tale decalogo, neanche nell'attuale forma incompleta, venga trasmesso da emittenti o radio magari all'interno delle trasmissioni più seguite, tipo reality show, talk show, programmi di gossip e quant'altro attiri maggiormente il pubblico.
Lo scopo di tali regole dovrebbe essere infatti, quello di istruire la maggior parte popolazione, e di farlo prima che arrivi il contagio in Italia. Sempre sperando che non sia già silenziosamente presente, perché le persone contagiate, prima di essere ricoverate, risulta dai notiziari che avessero visitato più regioni e fossero entrate a contatto con numerose persone. Il tempo di incubazione che inizialmente era già molto lungo (15 giorni) come sicuramente saprete, secondo le ultime ricerche mediche è stato aumentato a ben 24 giorni.

Ed in più si è poi scoperto che il primo sintomo non sempre è la febbre il che potrebbe significare che il numero di persone infette asintomatiche entrate in Italia, le settimane scorse, potrebbe essere maggiore di quanto si pensi.
Lo scopriremo nei prossimi mesi.


Se poi non dovesse succedere nulla, come tutti ci auguriamo, meglio così.


Ma siccome ritengo che prevenire sia meglio che curare (tanto più che per il coronavirus, al momento, come voi stessi precisate nell'opuscolo, non esistono ancora cure), converrete con me quanto sia assolutamente prioritario insegnare alla popolazione in forma più esaustiva possibile, le regole per non contagiare e non contagiarsi

Più persone saranno correttamente preparate, e maggior sarà possibile arginare l'epidemia nell'evenienza, come temono gli esperti internazionali, arrivi in parti del pianeta dove oggi fortunatamente, sembrerebbe essere ancora assente.
Inoltre sarebbe anche corretto informare i contribuenti quanto è costato realizzare questo opuscolo cui mancano importanti informazioni.
Mi riferisco sia al poster che al pieghevole.
A tal proposito, invito i lettori a verificare l'effettiva mancanza delle informazioni sopracitate che sto pregando di aggiungere ai punti 3,4,7, scaricando sia il poster che il pieghevole dal sito ufficiale del Ministero:
POSTER
PIEGHEVOLE (è più dettagliato ma le informazioni di cui ai punti 3,4,7 mancano anche qui):
Come appunto verificato sono del tutto assenti proprio le informazioni in questione. Sono importanti perché già da sole, se ignorate dalla popolazione, rischiano di da vanificare le precauzioni dell'intero decalogo.
Pertanto Ministero della Sanità, con umiltà ma determinazione Ti prego di essere così gentile da aggiungere rapidamente al decalogo quanto oggettivamente mancante.
Così facendo contribuirai meglio a ridurre le probabilità di contagio che si tratti di coronavirus o influenza.
Grazie per la cortese e NECESSARIA attenzione.
Distinti Saluti
Con rispetto e stima,

Adam Kadmon

Pubblicato da Adam Kadmon ®