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sabato 24 agosto 2013

I GATTI SONO SPIE MANDATE DAGLI ALIENI?




Quei grandi occhi stanno forse registrando ogni vostra mossa per i loro padroni alieni? Secondo alcuni cospirazionisti, la risposta è sì. Immagine di Keith Kissel via Wikimedia Commons.

Attenzione, amici dei gatti. Su internet circola una teoria con la quale dovrete fare i conti. Non parlo dell'idea per cui i parassiti nella cacca di gatto possano trasformarvi in gattare pazze, anche se si tratta sicuramente un motivo di allarme. È molto peggio.

I gatti domestici potrebbero essere delle sentinelle aliene, inviate per spiarci e per riportare le loro scoperte alla nave madre. O, come l’hanno messa alcuni teorici, una sorta di registratori alieni che seguono ogni nostra mossa.

Be’, forse. Gli umani hanno una strana passione per le teorie cospirazioniste, e c’è una buona possibilità che questa sia solo una delle tante. Come rivela un sondaggio pubblicato negli ultimi giorni, il 51 percento degli americani crede che l’omicidio di JFK fosse una cospirazione; il 15 percento pensa che “il governo o i mezzi di comunicazione aggiungano tecnologie per il controllo della mente ai segnali TV”, e il quattro percento è convinto che dei mutanti rettiliani controllino il governo.

Senza un adeguato sistema di sondaggio è impossibile sapere quanto sia diffusa la teoria dei gatti-spie-aliene (se esiste, contattatemi). Ragionevolmente, saremmo portati a pensare "molto poco". Ma tornando ai dati di cui sopra, il quattro percento è molto più alto di quanto uno si aspetterebbe per la teoria degli uomini lucertola, e lo stesso vale per il 29 percento convinto che gli alieni esistano e il 14 percento che pensa esista Bigfoot, quindi chi può dirlo?

Come per la maggior parte delle teorie della cospirazione, quella dei gatti-spie-aliene è basata su un fondo di verità e di autentica ambiguità. Quanto? Ho deciso di esaminare alcune delle prove a supporto, una a una, a partire dalla lista pubblicata da un utente sulla bacheca di Digital Kaos, forum inglese sulla tecnologia. Me ne sono appropriato (dopo averla leggermente rivista in favore di stile e chiarezza), con i punti originali in grassetto.

Esaminate le prove e decidete voi stessi:

1. Non c’è alcuna documentazione precedente all’Antico Egitto che menzioni l’esistenza dei gatti. E nell’Antico Egitto, questi animali erano adorati come doni degli dei.

Come per molti di questi punti, la frase è principalmente vera, ma contemporaneamente discutibile. Per scoprire di più a proposito dei ritrovamenti fossili ho scritto a Ryan Haupt, un paleontologo dell’Università del Wyoming che, come dichiarato in una precedente intervista, “studia le vite dei moderni mammiferi per capire meglio cosa facessero nel passato i loro parenti estinti.” Mi ha spiegato che l’Egitto è “l’ipotesi più probabile” per l’origine delle specie di felini domestici, ma ha sottolineato che “sono stati ritrovati degli scheletri di gatto in siti più antichi.”

Secondo Wild Cats of the World, un libro di Mel e Fiona Sunquist, esportare gatti domestici era illegale nell’Antico Egitto. Ciò potrebbe spiegare perché i gatti non appaiano nelle testimonianze di altre civiltà fino a migliaia di anni dopo i primi documenti egizi. E il fatto che degli scheletri di gatto più antichi siano stati trovati da altre parti non fornisce “prove del fatto che fossero o meno addomesticati,” continua Haupt, che aggiunge, comunque, che “probabilmente” non lo erano.

“Guardando dei semplici scheletri è praticamente impossibile determinare quando hanno smesso di essere selvatici.”

Per quanto riguarda l’adorazione dei gatti, la situazione è un po’ più complessa di come la dipingono i teorici della cospirazione. I gatti erano senza dubbio venerati dagli antichi egizi, scrivono le Sunquist. Erano adorati come animali domestici; venivano compianti come membri della famiglia quando morivano; venivano imbalsamati e seppelliti; a loro erano dedicati appositi cimiteri lungo le rive del Nilo; la pena per l’uccisione di un gatto era la morte. Ma non erano semplicemente visti come doni degli dei. Alcuni dei egizi erano gatti, come Bastet, dea della gioia e dell’amore. Un antico papiro egizio rappresenta Ra, il dio sole, come un gatto maculato che brandisce un coltello.

Ho cercato di contattare attraverso Twitter e via e-mail Giorgio Tsoukalos, teorico di Ancient Aliens e fondatore della Legendary Times Books, per avere la sua opinione, ma non ha risposto.

2. La scienza è incerta di fronte alle fusa dei gatti, e non riesce a capire come venga prodotto questo suono. (Feedback, forse?)

Non sono completamente sicuro di cosa significhi “Feedback forse?”, a meno che voglia dire che le fusa dei gatti sono una sorta di feedback di trasmissione, simile a un cellulare quando viene tenuto vicino a qualcuno che parla. Ma l’affermazione generale è, ancora una volta, parzialmente vera.

Ho cominciato con un po’ di ricerche su internet. Che la scienza non sappia perché i gatti fanno le fusa viene spesso dato per scontato, ma questa è soltanto una parte della storia. È vero che i gatti non hanno nessun organo in particolare per fare le fusa. Ma la scienza sa una o due cose. Come sottolinea un articolo di WebMD:

Un'oscillazione neuronale ritmica e ripetitiva [nel cervello] invia dei messaggi ai muscoli della laringe, facendo sì che essi si contraggano a un ritmo che va da 25 a 150 vibrazioni al secondo (Hz). Questo causa un’improvvisa separazione delle corde vocali, sia durante l’inalazione che durante l’esalazione—il singolare vibrato felino.

“Cantare l’opera per gatti,” così lo chiama l’etologa Karen L. Overall, dottoressa in veterinaria. Ma le fusa hanno solitamente un tono così basso che tendiamo a percepirle solo quando le sentiamo.

Ho contattato il Dott. Ken Simpson, del Monon Animal Hospital di Indianapolis, per conoscere gli ultimi sviluppi della scienza veterinaria. (Ah, è anche mio zio.) Mi ha spiegato che la “fisiologia rimane un piccolo enigma,” ma ha sottolineato che i veterinari negli anni hanno imparato un paio di cose affascinanti sulle fusa.

“Per me, sono un metodo di comunicazione che potrebbe essere prodotto quando le pieghe della laringe sono gonfie di sangue a causa dell’eccitazione dovuta alla stimolazione,” mi ha scritto. Quando l’aria passa attraverso le pieghe, ha luogo una vibrazione che crea il rumore. Ho anche sentito che il movimento del diaframma contro i tessuti gonfi dei polmoni contribuisce alle fusa. Secondo la mia esperienza, un gatto con l’asma e con i polmoni rigonfi fa delle fusa leggermente più profonde.”

Ci sono inoltre prove del fatto che sia un comportamento che viene appreso. Mi ha descritto un gatto sordo, per esempio, che non ha mai fatto le fusa. Un altro gatto suo paziente aveva avuto la meningite da cucciolo e di conseguenza presentava dei problemi di apprendimento; nemmeno lui ha mai fatto le fusa. Casi come questi danno sostegno alla teoria secondo la quale le fusa dei gatti hanno senza dubbio origine nel cervello, e il Dottore ha detto che non vedeva “ragione per mettere in dubbio” la teoria dell’“oscillazione neuronale.”

Tuttavia si arriva a un determinato punto in cui la conoscenza si ferma: che cos’è esattamente l’oscillazione neuronale? Perché esiste precisamente? E perché, in termini comportamentali, i gatti fanno le fusa? Queste domande rimangono un po’ un mistero. Biotecnologie aliene? Trasmissione di segnali? È improbabile, considerato che anche alcuni felini selvatici, come i ghepardi, fanno le fusa.

3. Se tenete indietro le orecchie di un gatto e descrivete quello che vedete, corrisponde perfettamente al classico “alieno grigio,” con i suoi occhi a mandorla e la bocca e il naso di piccole dimensioni.

Ovviamente è vero. Vedete sotto. Prossimo punto.


Da sinistra e destra, immagini via Flickr e Wikimedia Commons

4. Un gatto vede notevolmente meglio di voi. Cosa che rende evidente che debba essere più avanzato a livello evolutivo. Come?

La versione ricavata da questo punto, che ho raccolto da altri detriti online sui gatti-spie-aliene, dice che i gatti ci fissano con quei grossi occhi perché sono in effetti delle telecamere aliene, che registrano e trasmettono le nostre azioni agli alieni grigi che li hanno messi qui. Non riesco a trovare prove di nulla che non sia un comune circuito neuronale, ma non si può mai sapere. Noi umani siamo riusciti a costruire un computer di cellule viventi, chissà quale tecnologia aliena potrebbe essere nascosta nel cervello felino?

A parte questo, l’idea che gli occhi di un gatto siano “notevolmente migliori” e che ciò costituisca la prova di un’evoluzione irrazionalmente avanzata è, ovviamente, assurda.

Gli occhi dei gatti hanno più “bastoncelli” che “coni”—i primi sono responsabili delle immagini in bianco e nero, che li rende fondamentali per la visione notturna; i secondi aggiungono colore e ci aiutano a distinguere i dettagli. I gatti, perciò, hanno una migliore visione notturna, ma “vedono meglio” solo in base alla nostra definizione. A me piace vedere a colori, quindi se all’improvviso mi venissero dati degli occhi da gatto, non definirei affatto la mia vista “migliore.”

Gli occhi dei gatti hanno un secondo vantaggio per quanto riguarda la visione notturna. Come spiega questo articolo del New York Times:

I gatti hanno delle pupille ellittiche che si aprono e chiudono più in fretta e possono diventare più grandi delle nostre, tonde. Inoltre, questi e altri animali notturni presentano una membrana a specchio dietro agli occhi; si tratta del tapetum, che riflette la luce che passa attraverso i bastoncelli e la fa tornare indietro al loro interno nella direzione opposta. Questa “doppia esposizione” permette ai gatti di vedere bene nell’oscurità quasi totale.

Ma immaginiamo di voler ammettere che i gatti abbiano una vista “migliore” perché vedono meglio in alcune maniere. Questo significherebbe che, sì, i loro occhi (ma non tutto il gatto) sarebbero “più avanzati a livello evolutivo.” Ma i cani hanno un olfatto migliore del nostro. E così anche le api e i topi, se è per questo. I ghepardi corrono più in fretta, gli uccelli volano meglio e gli elefanti spaccano di più in generale. Sono anche loro alieni? Poco probabile. Se c’è una specie che presenta una vera anomalia siamo noi, con i nostri cervelli enormi, in proporzione tre volte più grandi di quello che la natura concede solitamente ai suoi animali. Per la crocanca, vorrei aggiungere che se c’è qualcosa di legato agli alieni, probabilmente siamo noi.

5. Mai visto un gatto svegliarsi da un sonno profondo e correre in un istante fuori dalla stanza? È in arrivo una trasmissione dalla navicella madre, e devono essere da soli.

È un fenomeno a cui abbiamo assistito tutti, senza trovarvi risposta. Prova di una collaborazione aliena? Mettetela nella colonna dei “forse”.


Un gatto in trasmissione aliena. Immagine di renedepaula via photopin

6. Tutto ciò che proviene dai gatti è completamente innaturale. (Non di questa terra.)

Anche questo è assurdo. Le palle di pelo sono disgustose ma assolutamente naturali, posto che i gatti sono pelosi e non fanno altro che stendersi in giro e leccarsi. E per quanto riguarda la loro urina e gli escrementi, non vedo in che modo siano differenti da quelle di qualunque altro mammifero, oltre all’odore particolarmente ripugnante.

7. I gatti sopravvivono a situazioni da cui qualsiasi animale terrestre non potrebbe uscire vivo. Come fa un gatto a cadere all’indietro da un palazzo di quattro piani, e ad atterrare in piedi? (Proprietà anti-gravità.)

Questo in parte è vero. I gatti sono grandi cacciatori, e probabilmente sopravvivrebbero più a lungo di noi umani se ci ritrovassimo improvvisamente tutti spiaggiati su un’isola deserta e inesplorata o in una situazione post-apocalittica. Ma lo stesso vale per molti animali selvatici. A prescindere dallo scenario dell’atterraggio-in-piedi (trovate altro in proposito qui sotto), è difficile concepire una situazione naturale in cui i gatti possano sopravvivere sempre meglio di “qualsiasi animale terrestre.”

Eppure quella cosa dell’atterraggio-sui-piedi non è uno scherzo. È pazzesco. Quelli del canale YouTube di Smarter Every Day hanno fatto un fantastico filmato a rallentatore di un paio di cadute feline usando una videocamera ad alta velocità. Come spiega il conduttore, il problema del gatto che si rovescia è un mistero da tempo immemore. Oggi i fisici ne sanno molto di più, e quello che hanno osservato nei gatti che si ribaltano ha contribuito a far capire agli scienziati come migliorare i telescopi spaziali.



Come sottolinea il conduttore della serie Destin Sandlin, ingegnere meccanico e collaudatore di razzi, in apparenza un gatto sembra violare la legge fisica della conservazione del momento angolare. “Ho studiato corpi in caduta libera—il mio, in effetti—in molti ambienti diversi, e una volta che avvio la mia rotazione angolare in una direzione, non riesco a fermarla,” dice.

Ma rallentando la caduta libera del gatto è chiaro che questa non viola nessuna legge. È soltanto molto, molto agile. In termini fisici è complicato, ma ha tutto a che fare con il modo in cui l'animale inarca la schiena, allunga e ritrae le zampe, e, nel farlo, ruota il suo corpo lungo due diversi assi di rotazione.

Quindi, per quanto la teoria delle proprietà antigravitazionali sia sicuramente attraente, non ha, possiamo dirlo, nessun peso.

8. In caso di morte, il vostro gatto vi mangerà. Non è esattamente un collegamento tra i gatti e gli alieni, ma è comunque piuttosto raccapricciante.

In ogni caso, è vero. Nel 2010, per esempio, circa una dozzina di gatti sono stati trovati nel nord-ovest della Pennsylvania mentre mangiavano il cadavere di un uomo.

Ma come sottolinea Chris Gayomali in The Week, i gatti non sono gli unici animali che mangiano i loro padroni dopo che questi sono morti. L’articolo di Gayomali include esempi di cuccioli di maiale, pitoni, un ippopotamo addomesticato, lucertole e altri, compresi un paio di carlini del Nebraska sopravvissuti per due settimane cibandosi del corpo del loro padrone dopo che lui si era ucciso.

Questo potrebbe essere un buon momento per fare una rivelazione un po’ più giornalistica dicendo che io sono, in effetti, un tipo da cane. Crederei con gioia che i gatti sono gli unici animali che mangiano i loro padroni, se costretti a farlo. Ma non è vero. Brian Palmer in questo articolo perSlate fa notare che la storia è piena di esempi di cani che mangiano umani morti. (Apparentemente, dice Palmer, c’è anche una teoria diffusa tra alcuni studiosi secondo la quale il corpo di Gesù sarebbe stato mangiato da dei cani e “i suoi seguaci avrebbero inventato la storia di un seppellimento reverenziale come una sorta di meccanismo per affrontare l’evento.”)

I nostri amici della teoria cospirazionista hanno ragione nel dire che è raccapricciante, senza dubbio. Ma difficilmente prova che i gatti siano dei droni alieni.

giovedì 1 agosto 2013

GLI ILLUMINATI ED IL NUOVO ORDINE MONDIALE



Fra le tante teorie del complotto di cui si parla e si sparla ce n’è una che è la madre di tutte: è quella che afferma l’esistenza di una setta misteriosa (gli “Illuminati”) che da secoli controlla la popolazione mondiale e si muove segretamente per realizzare un Nuovo Ordine Mondiale (NWO: New World Order).

DAVID ICKE: LA NASCITA DEL MITO - Anche se non è stato l’unico né il primo a parlarne, lo scrittore inglese David Icke è sicuramente colui che ha contribuito maggiormente ad alimentare e diffondere il mito degli Illuminati. Promettente giocatore di calcio, nel 1973 Icke fu costretto al ritiro per problemi di salute e intraprese la carriera di cronista sportivo. Nel 1988 entrò in politica e divenne portavoce ufficiale del Green Party (i “Verdi” inglesi). Nel 1990, il colpo di scena: Icke rivelò di essere stato contattato da “spiriti” che gli avevano aperto la conoscenza sulla reale natura del mondo e sul suo futuro. IlGreen Party non ci pensò due volte a licenziarlo in tronco ma Icke trovò subito una nuova occupazione: iniziò a scrivere libri e a tenere conferenze su quanto aveva appreso e sulle ricerche che aveva avviato. In pochi anni le sue teorie conquistarono decine di migliaia di persone in tutto il mondo.

I RETTILIANI - Nei suoi oltre 20 libri Icke sostiene che il mondo è governato dai rettiliani, una razza ibrida, nata dall’accoppiamento tra individui umani e alieni rettiloidi provenienti dallaCostellazione del Dragone e giunti sul nostro pianeta millenni orsono. Secondo Ickepraticamente tutti i capi di governo del nostro Mondo e le personalità più importanti ad ogni livello politico, religioso, economico e scientifico, sarebbero rettiliani e formerebbero la società segreta degli Illuminati. Il prolifico scrittore afferma che i rettiliani possono trasformarsi da uomini a rettili e viceversa, ma per farlo devono procurarsi sangue umano. A questo scopo ricorrono alle “abduction”, ossia a rapimenti in massa di esseri umani, la cui scomparsa viene dissimulata provocando eventi catastrofici quali terremoti, inondazioni e guerre. Lo scopo finale dei rettiliani è quello di imporre il Nuovo Ordine Mondiale, ossia un unico governo mondiale nel quale americani, inglesi e sionisti occuperebbero una posizione predominante.

GLI SVILUPPI DELLA TEORIA - Le idee di Icke sono molti forti e ben difficili da accettare per chi non soffre di serie paranoie, al punto che egli stesso preferisce parlare degli Illuminati e delNuovo Ordine Mondiale senza calcare la mano sulla storia degli alieni rettiloidi. Le sue affermazioni hanno dato vita a due ceppi del complottismo, spesso vivacemente contrapposti: uno parla di grandi civiltà extraterrestri (gli “Angeli”) in guerra contro i rettiliani (i “Grigi”) e ipotizza uno scontro finale intorno al 2012-2013, sulla base di alcune antiche profezie deiMaya; l’altro invece preferisce muoversi su un livello più “terrestre” e si limita ad affermare che gli Illuminati sono una società segreta che da almeno un secolo tenta di controllare il mondo e di imporre il dominio anglo-americano-sionista attraverso il potere economico delle grandi istituzioni bancarie. Tra questi due estremi si collocano poi innumerevoli sfumature e chiunque potrà agevolmente trovare quella che più gli aggrada o crearsene una tutta sua.

GLI ILLUMINATI NELLA CULTURA COMPLOTTISTA ITALIANA -Sono tantissimi gli italiani che credono ad Icke e che affollano le sue redditizie conferenze. Una di queste si terrà in Italia il prossimo 7 settembre e se volete potete prenotarvi attraverso il sito italiano NPC. Persino il ministro Tremonti, ha recentemente fatto riferimento agli “Illuminati” in alcuni dibattiti televisivi, mandando in fibrillazione i tanti seguaci di Icke. A ben vedere Tremonti ha citato gli “Illuminati” in contesti particolari, e sembra piuttosto che abbia voluto prendere in prestitoil termine per applicarlo a quei gruppi di potere che promuovono la globalizzazione dei mercati. La diffusione di tali teorie, peraltro, è stata notevolmente agevolata dagli infausti sviluppi della situazione internazionale in questi ultimi anni. Il costante e incondizionato appoggio dei governi americani e inglesi nei confronti di Israele, le iniziative militari inAfghanistan e in Iraq promosse dagli Stati Uniti e solidalmente supportate dall’Inghilterra, si prestano infatti ad essere interpretate come una chiara conferma della validità delle previsioni di Icke e della volontà di instaurare un Nuovo Ordine Mondiale governato da americani, inglesi ed israeliani.


TORNIAMO COI PIEDI PER TERRA - Gli Illuminati sono esistiti veramente: erano una societàmassonica fondata in Bavaria nel 1876 da un professore gesuita. La setta arrivò a contare qualche migliaio di adepti e si diffuse in Europa, ma ebbe vita breve: si sciolse infatti nel 1786 dopo una serie di editti delle autorità che ne sancirono l’illegalità e la misero al bando. La leggenda vuole che abbia continuato a vivere, ma i fatti dimostrano il contrario. Del resto, gliIlluminati sono stati solo una delle tante società massoniche fondate in tutto il mondo, buona parte delle quali sono ancora vive e vegete (con tanto di sito Web). L’esistenza di simili società e il fatto che abbiano lo scopo di creare gruppi di potere ramificati, non è una novità né un mistero. Né è un mistero che i protagonisti della scena economica internazionale abbiano tutto l’interesse a ricercare accordi e intese e ad influenzare le scelte politiche per assecondare i propri interessi: le cifre ed i poteri in gioco sono enormi e di fronte a certi ordini di grandezza non c’è da aspettarsi nulla di diverso.

IN REALTA’ - Di qui a pensare al “complotto globale”, però, ce ne passa. La storia insegna che sono migliaia gli individui di umili origini che sono riusciti a scalare i gradini sociali e ad occupare i vertici del potere politico ed economico. Spesso i più spietati dittatori provenivano da famiglie povere e anonime. Alcune delle persone più ricche e potenti degli Stati Uniti sono giunte in quella terra come immigranti in cerca di un tozzo di pane. Questi fatti non si conciliano poi molto con l’esistenza di un ristretto gruppo di individui che controllano ogni aspetto della vita politica ed economica del mondo, a meno che qualcuno voglia ipotizzare che quelle persone di umili origini siano state rapiti dai rettiliani che ne hanno sfruttato i corpi per poter arrivare a occupare posizioni di prestigio senza destare sospetti… Forse proprio questa incongruenza spiega la necessità di Icke di introdurre questa fantasiosa razza aliena nel contesto delle sue teorie. L’esistenza dei rettiliani, infatti, permette di aggirare ogni critica logica, non ammette prove contrarie e vi consente di pensare che il vostro odiato vicino che può permettersi l’ultimo modello di Porsche e le vacanze in Polinesia è solo un repellente lucertolone.

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