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domenica 29 luglio 2012

Ufo e Roma Antica



Il tema UFO non è fenomeno che caratterizza il nostro tempo. Gia' nel Passato vi furono avvistamenti nei cieli del pianeta e le testimonianze raccolte attraverso il tempo costituiscono una prova tangibile del loro passaggio.


Abbiamo già trattato questo argomento,ricollocando il fenomeno UFO nella storia e ricollegando questi avvenimenti con i rispettivi periodi di apparizione. Africa,America latina,Europa e anche Asia hanno avuto a che fare almeno una volta con queste temantiche. In questo articolo vogliamo approfondire uno dei periodi storici più gloriosi ma a ancora scarsamente conosciuto in campo ufologico, La roma antica. Si conoscono moltissime cose riguardo a questo florido periodo storico ma analizzando questo periodo in termini ufologici è molto strano che uno dei più grandi imperi di tutti i tempi non riporti alcun segno di contatto. Le possibili ipotesi di tale mancanza possono essere varie, ma due si rivelerebbero particolarmente interessanti:


- prima ipotesi :Il fenomeno UFO non si è verificato in quel periodo storico particolare


- seconda ipotesi :vi furono avvistamenti ma non furono rilevanti


Pur essendosi distinti in campo archtettonico e militare i romani erano troppo legati hai loro culti religiosi manifestando così scarso interesse verso qualcosa di più ampio,per cui avvistamenti o presunti contatti non erano ritenuti utili a fine di analisi.


Tra le due ipotesi nessuna sembrerebbe attendibile o per lo meno non aiutano a capire, perciò ipotizzando che pur essendoci stato un contatto, esso non sia avvenuto in presenza dei grandi autori e che valutando le opere architettoniche non vi sia stata una raffigurazione artistica in tal senso a causa dei ripetitivi e standardizzati canoni di costruzzione.


La prima smentitia ci arriva da Giulio Ossequente, fù uno storico romano vissuto attorno al 40 d.C.


Nella sua opera presa in analisi, cioè il Libro dei Prodigi (De prodigiis) descrive - citando fonti autorevoli come Tito Livio - anomalie avvenute a Roma e nei suoi domini. Dell'opera ci è giunta la parte tra il 249 a.C. ed il 12 a.C. Questi avvenimenti furono descritti in modo dettagliato e in odine cronologico, utilizzando come fonti di autorevolezza le liste dei consoli.


Ma vediamo nel dettaglio: "A Capua fu visto il sole di notte. Nel Campo Stellato una parte dei montoni di un gregge fu uccisa da un fulmine. A Terracina nacquero tre gemelli. A Formia durante il giorno furono visti due soli. Il cielo bruciò. Un uomo fu bruciato da un raggio di luce uscito da uno specchio. A Gabi piovve latte. Nel Palatino parecchie costruzioni furono colpite dai fulmini. Nel tempio della Vittoria entrò un cigno e sfuggì dalle mani di chi voleva catturarlo. A Priverno una fanciulla nacque senza una mano. A Cefalonia si vide una tromba che suonava in cielo. Piovve terra. A causa di una violenta tempesta furono distrutte case e devastati campi. Spesso caddero dei fulmini. Durante la notte a Pesaro brillò una specie di sole. A Cere nacque un maiale con mani e piedi umani e fanciulli con quattro piedi e quattro mani. A Foro Esino una fiamma, uscita dalla bocca di un bue, non lo ferì.
(Ti. Graccho M. Iuventio coss. - 163 a.C.)






Anche Seneca , nel suo trattato di scienze naturali, riporta le numerose osservazioni effettuate sulla manifestazione di inspiegabili "travi luminose" che comparivano all'improvviso nei cieli delle citta' antiche per rimanervi immobili per parecchi giorni, per poi sparire all'improvviso come erano arrivate. Accadde anche, secondo le cronache, che da Roma molte corti di legionari corsero verso Ostia in soccorso della citta' credendo fosse distrutta da un incendio di vaste proporzioni tanto erano i bagliori rossastri che giungevano dalla sua direzione. Quando i soldati vi giunsero vi trovarono solo una enorme trave fissa nel cielo che spandeva la sua luce rossastra e che rimase, immobile, per alcuni giorni nel cielo.


Ecco altri esempi :Ad Amiterno un bambino appena nato da una ancella disse "Ave!". Nel territorio perugino e in alcuni luoghi di Roma piovve latte. Tra le varie cose colpite da un fulmine, ad Atella quattro dita di un uomo furono tagliate come da una spada. Una moneta di argento si sciolse con il calore di un fulmine. Nel territorio di Trebula una donna sposata con un cittadino romano fu colpita da un fulmine ma sopravvisse. Nel cielo si sentì un rumore e si vide cadere una palla dal cielo. Piovve sangue. A Roma di giorno fu possibile vedere una fiamma che fluttuava nell'aria. Nel tempio dei Lari una fiamma entrò dal tetto e arrivò alla sommità della colonna senza far danno. Su proposta del console Cepione le giurie furono divise tra senatori e cavalieri. Le altre cose rimasero in pace.
(Q. Servilio Caepione C. Atilio Serrano coss. - 106 a.C.)


Un gufo fu visto fuori città. Una mucca parlò. A Tremula Mutusca fu trovata con il capo coperto una statua, che era a capo scoperto. A Nocera un olmo, rovesciato dal vento, si ristabilì eretto sulle radici di sua spontanea volontà. In Lucania piovve latte, a Luni sangue. A Rimini una cane parlò. Armi celesti furono viste combattere in un certo momento dall'est all'ovest e prevalse quella occidentale. In base al responso degli aruspici il popolo portò un'offerta a Cerere e a Proserpina. Ventisette vergini portarono i doni cantando. La Luna e una stella apparvero dall'ora terza all'ora settima durante il giorno. Il territorio vicino a Turi fu devastato dai fuggitivi e dai disertori. I Cimbri dopo aver oltrepassato le Alpi e aver devastato la Spagna si unirono ai Teutoni. Un lupo entrò a Roma. Alcuni avvoltoi furono colpiti e uccisi da un fulmine su una torre. All'ora terza ci fu un'eclissi. Uno sciame di api si stabilì davanti al tempio della Salute. Piovve latte sul Comizio. Nel Piceno furono visti tre soli. Nei campi di Volsini si vide una fiamma, spuntata dalla terra, toccare il cielo. In Lucania due agnelli nacquero con zampe equine; uno dei due aveva la testa di scimmia. Nei pressi di Tarquinia sgorgarono dalla terra fiumi di latte. In base al responso degli aruspici furono collocate due statue di legno armate e si tenne una supplicatio. In Macedonia i Traci furono sottomessi. (C. Mario C. Flavio coss. - 104 a.C.)


A Tarquinia si vide una fiaccola ardente improvvisamente scendere. Al calare del Sole si vide un oggetto circolare simile a uno scudo dirigersi da ovest a est. Nel Piceno le abitazioni furono ridotte in rovine da un terremoto, mentre alcune rimasero inclinate nella loro sede sconvolta. Un fremito di armi fu udito dal fondo della terra. Le Quadrighe dorate nel foro sudarono nella parte inferiore. Gli schiavi fuggitivi in Sicilia furono trucidati in battaglia.
(C. Mario L. Valerio coss. - 100 a.C.)


Possiamo quindi dire che anche in quel periodo vi furono avvistamenti (come nella Grecia classica) ma a differenza di altre parti del mondo non vi è alcuna costruzione o reperto ancora utile per poter dire con certezza quanto queste anomalia abbiano influito sul ordinario vivere, ci rimangono solo pochi scritti fortunatamente composti da fonti autorevoli.

Concludo dicendo che non si può escludere nulla a priori solo il tempo potrà mostrarci realmente le cose per quelle che sono,(la famosa grotta affrescata di Romolo e Remo, è stata portata ala luce nel 2007 per la prima volta....

martedì 17 luglio 2012

GB: Gli UFO possono arrivare sulla Terra



Nelle ultime ore sono stati resi noti i documenti appartenenti al ministero della Difesa in Gran Bretagna che riguardano la venuta degli alieni sulla Terra.

Tra i motivi plausibili per una presunta visita degli extraterrestri sul nostro Pianeta, si riscontrano lo studio delle tecniche militari, la scienza, e, quella che è apparsa senza dubbio la più strana: il turismo. La documentazione è stata per anni custodita segretamente e solo oggi trova pubblicazione dagli archivi nazionali.

Nei documenti sono inoltre trattati casi specifici, un ufficiale in stretto contatto con gli Ufo, gli avvistamenti, i contatti. Il nome dell’uomo non viene però rivelato, ma descrive i veicoli su cui gli alieni viaggerebbero, il loro status tecnologico, molto più sviluppato del nostro.

Questo tema in Inghilterra non è affatto nuovo, molto spesso vengono affrontati casi del genere, in particolare Tony Blair avrebbe mostrato particolare interesse in merito, nel 1998 emanò una legge per cui obbligava a pubblicare le documentazioni possedute dal governo. Finalmente oggi le quasi 7.000 pagine di atti sono visibili a tutti, nonostante gli ufologi che lavorano per il governo abbiano sconsigliato tali pubblicazioni.

I nomi citati sono svariati, molti sconosciuti, altri di ufologi che avevano contatti diretti, si moltiplicano ora le domande, perché questi esseri così avanzati dovrebbero voler giungere sulla Terra? Ma ciò che resta celato dal mistero è l’incalzante interesse di Tony Blair, vero motore di tale pubblicazione.

Fonte: Link

martedì 10 luglio 2012

Ufo Crash di Roswell: ex agente della CIA conferma l'incidente




La storia infinita. Non c'è altro modo per definirla. La pietra miliare dell'ufologia:l'incidente di Roswell nel luglio del 1947. Qualcosa precipitò realmente in New Mexico, qualcosa che fu definita un'astronave aliena, poi un pallone sonda, poi un razzo. Tra memorandum rilasciati dal Vault, e altre testimonianze, dopo 65 anni salta fuori un testimone d'eccezione: l'ex agente della CIA Chase Brandon, che ha dichiarato che le informazioni sono nascoste in una cassaforte nel quartier generale dell'agenzia a Langley.

"Quando ho visto cosa custodivano mi sono detto, mio dio è accaduto davvero. Non era un pallone sonda, era un'astronave aliena". L'agente speciale Brandon, per 25 anni ha agito in incognito, in operazioni di anti-terrorismo, traffico di stupefacenti e contrabbando di armi. Quando si è verificato l'incidente di Roswell, le autorità militari rilasciarono un comunicato stampa: "Le molte voci riguardanti il ​​disco volante ieri sono diventate una realtà, quando l'ufficiale dei servizi segreti del Bomb Group 509 della Eighth Air Force, Roswell Army Air Field, è stato abbastanza fortunato da entrare in possesso di un disco." Poi la versione fu cambiata, 24 ore dopo, con la storia del pallone sonda. Ma ora sembra che Brandon stia ampiamente riaprendo il caso. Ha dichiarato all''Huffington Post che non parlerà mai delle prove che ha trovato, che però sembrano aver cancellato ogni dubbio sulla faccenda: a Roswell precipitò un'astronave aliena. Trovate maggiori informazioni sui documenti rilasciati dal sito The Vault QUI e ancora QUI .

Qualcosa mi dice che molti altri testimoni e documenti salteranno fuori. Quindi la domanda che dobbiamo porci è la seguente: sono autentici e è una grande operazione di contro-informazione per ingannare le nostre menti e prepararci nel modo sbagliato a qualcosa di "combinato"?



Articolo a cura di Eclissi del Mondo

mercoledì 4 luglio 2012

Scoperto nuovo testo Maya: la profezia non ha più segreti

Si tratta del testo più lungo mai rinvenuto in Guatemala. Intagliato su gradini di una scala, registra 200 anni di storia del sito La Corona. E racconta di quel viaggio fatto dal sovrano per tranquillizzare i sudditi spaventati dalla fine imminente.
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LA CORONA (Guatemala) - Conquistati i social network, la febbre da fine del mondo è diventata un tema di discussione molto "cool". I worldenders più impazienti avevano addirittura insinuato che i Maya avessero sbagliato data e che la fine non sarebbe arrivata il 21 dicembre 2012 ma il 5 giugno, in occasione dell'allineamento Sole-Venere-Terra. E' trascorso un mese e ancora non è successo nulla. Ma niente paura: per tener viva l'attesa e restituire credibilità alla profezia ora entra in gioco l'archeologia, riportando alla luce un documento che, raccontando di una visita reale effettuata in Guatemala nel 696 a.C. dal sovrano Maya, ribadisce che il mondo finirà inevitabilmente il 21 dicembre.
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Gli esperti del sito guatemalense de La Corona hanno scoperto questo testo Maya risalente a 1.300 anni fa proprio in questi giorni, realizzando, fine del mondo a parte, uno dei ritrovamenti archeologicamente più interessanti degli ultimi decenni: si tratta infatti del geroglifico più lungo mai scoperto in Guatemala, talmente importante da esser già stato presentato al Palazzo Nazionale locale. Ma attenzione a non farsi travolgere da romanticismi new-age. "Questo testo parla dell'antica storia politica dei Maya più che della profezia", precisa Marcello Canuto, direttore del Middle American Research Institute dell'Università di Tulane e co-direttore degli scavi a La Corona.
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Intagliato sui gradini di una scala, il manoscritto registra 200 anni di storia del sito La Corona e il riferimento al 2012 è stato rilevato su un blocco della scala che riporta 56 geroglifici finemente scolpiti. Il contenuto racconta di una visita reale a La Corona effettuata nel 696 a.C. dal sovrano Maya più potente di quel tempo, Yuknoom Yich'aak K'ahk' di Calakmul, solo pochi mesi dopo la sconfitta ricevuta da parte del rivale Tikal, e gli studiosi ritengono che il viaggio servisse a placare le paure del popolo, preoccupato per la sopravvivenza del proprio re.
Il riferimento al 2012, secondo i ricercatori, rimandava proprio alla volontà del sovrano di procrastinare a un ciclo lontanissimo nel tempo la fine del suo regno: più che una profezia sulla fine del mondo, dunque, il testo sarebbe un riferimento alla durata della sovranità di un re tormentato e andrebbe quindi inserito in un quadro cosmologico più ampio.
Poche settimane fa, un gruppo di archeologi dell'università del Texas aveva anche portato alla luce, sempre in Guatemala, i più antichi calendari astronomici Maya mai scoperti fino ad oggi, scolpiti sulla parete di un'abitazione scavata nel sito archeologico di Xultun. Né il calendario cerimoniale di 260 giorni, né quello solare di 365 gironi, né il ciclo annuale di 584 gironi legato al pianeta venere né quello di 780 giorni di Marte, però, fanno riferimento alla fine del mondo "prevista" per il 2012: "Gli antichi Maya predissero che il mondo avrebbe continuato ad andare avanti e che in 7mila anni le cose sarebbero tornate al punto di partenza", ha spiegato uno dei ricercatori, William Saturno.
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Il 21 dicembre 2012, tuttavia, continua a far sognare. Temuto e atteso con ansia al contempo, è la data del calendario gregoriano nella quale, secondo alcune aspettative e profezie, si dovrebbe verificare un evento, imprecisato e di proporzioni planetarie, capace di produrre una discontinuità storica con il passato e una radicale trasformazione dell'umanità in senso spirituale.
Alcuni ipotizzano che dietro questa data si nasconda la fine del mondo. Ma secondo Sandra Noble, executive director della Foundation for the Advancement of Mesoamerican Studies, Inc. a Crystal River in Florida, "considerare il 21 dicembre 2012 come un giorno del giudizio o un momento di cambiamento cosmico è un'invenzione assoluta ed un'opportunità per molte persone di fare profitto". La fine di un ciclo del calendario era infatti vista dal popolo Maya semplicemente come occasione di grandi celebrazioni per festeggiare l'ingresso nella nuova epoca, in questo caso il 14º b'ak'tun.

domenica 1 luglio 2012