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venerdì 12 agosto 2011

Tasselli mancanti nella storia della paleo astronautica






Molti si chiederanno cosa leghi il mistero di Rennes le Chateau al disciplina della paleo astronautica. Domanda legittima ovviamente ma non è la sola che la gente dovrebbe porsi.

Altre domande fondamentali sono:

Come nasce il mistero di Rennes le Chateau ? Cosa ha fatto nascere tale mistero ?





Tramite varie ricerche e tramite i lavori di grandi ricercatori come il console Alberto Perego, il sumerologo Zecharia Sitchin, il saggista, nonché uno dei due padri della paleo astronautica, Erich Von Daniken, l’ufologo Alfredo Lissoni e il presidente del CROP Giorgio Pastore sono giunto a una conclusione che ora sto per mostrare.

Iniziamo dall’ipotesi della genesi umana ad opera di esseri di altri pianeti la quale viene suffragata da molti, ma soprattutto da una figura come il console Perego, che negli anni 50 aveva già accennato alla questione:



“TUTTI SONO UOMINI: NON MOSTRI. ALCUNI POSSONO ESSERE CONSIDERATI I "NOSTRI PADRI" IN QUANTO HANNO DATO ORIGINE ALLE FORME DI UMANITA’ CHE SONO SULLA TERRA OGGI. QUESTI UOMINI GIUNSERO IN MIGRAZIONI ESTREMAMENTE REMOTE, SU QUESTI APPARECCHI: 500.000, 600.000, UN MILIONE DI ANNI FA. DA LORO DERIVANO LE RAZZE ATTUALI CHE ESISTONO SULLA TERRA”






Oltre a lui persone come Sitchin e Von Daniken sono giunti anni dopo alle stesse conclusioni, anche se da punti di vista diversi. Questa nostra genesi quindi era dovuta ad esseri provenienti da altri pianeti, che in epoche remote venivano chiamati DIVINITA’ e che oggi noi chiamiamo semplicemente ALIENI.

A ciò andiamo a unire un altro elemento estremamente interessante: queste divinità erano le stesse del popolo sumero, egiziano ed ebreo.

A sostegno di tale tesi vi sono elementi presenti nei libri di Von Daniken, Sitchin e Lissoni:

“Elohim è plurale (sebbene il verbo sia al singolare) e significa “Le Potenze” ovvero gli dei. Poiché non era possibile che il testo sacro del popolo del Dio unico si aprisse con un inno agli dei nelle tradizioni cristiane Elohim fu sostituito col più generico “Dio”. L’egiziano Api, il sumero Abu ed il semita El erano dunque tutti la stessa persona, scesa a più riprese nel medioriente antico, con la sua astronave e la propria corte di potenze o Elohim. Viene da pensarlo, specie se si considera che gli Elohim erano conosciuti dai sumeri con il nome di Annunaki e dagli egizi con il nome di Neteru. Come spiegare, altrimenti, queste conoscenze comuni in popolazioni diverse?” A. Lissoni – “Progetto Omega”.

“Come nel racconto del diluvio lo stesso Jahweh che ce l’aveva con l’intero genere umano e cercava di eliminarlo ha fatto poi in modo di salvarlo attraverso Noè, anche qui Jahweh dopo aver ignorato, condannato e punito Caino gli concede protezione e salvezza. Ancora una volta vediamo che la Bibbia unisce le azioni di Enki e Enlil attribuendole ad un'unica identità chiamata Jahweh” Z. Sitchin – “Quando i Giganti abitavano la Terra”

“Ricordiamo che in ebraico Elohim significa proprio Dei. Chi, oltre questo Dio, era sceso sulla terra?” E. Von Daniken – “Gli Dei erano Astronauti”.



Quest’ultima frase, presa dal libro di Erich Von Daniken, è riferita ad una frase dell’Esodo:

“non avrai altri dei di fronte a me” Es 20, 3



In base a ciò è possibile ipotizzare che i nostri creatori, non solo sono i responsabili della creazione di varie religioni, ma che loro a loro volta si collocano nella religione cristiana in quanto ebrei e cristiani si collocano entrambi nella Bibbia.

A questo punto, partendo da questi primi elementi, è possibile ipotizzare che la nascita e l’impostazione della religione cristiana necessitava di un solo dio o meglio di un “Dio Unico” e infatti al Concilio di Nicea (325) venne sviluppato l’ormai conosciuto “Credo niceno-costantinopolitano” ossia una formula di fede relativa all'unicità di Dio.

In base a ciò doveva esistere un solo Dio, e dato che nella Bibbia si parlava di “Elohim” ossia “Dei” o “Potenze”, fu fondamentale togliere questo plurale che, come dice Lissoni, venne “sostituito col più generico Dio”.

A questo punto poniamoci una domanda:

Abbiamo Gesù, il figlio del Dio Unico, il quale, secondo la popolare ipotesi, si sia sposato con la Maddalena dando vita a una famosa stirpe. Possiamo ipotizzare che questa stirpe fosse una stirpe di Semi-Dei?

La risposta SI è possibile in base ai seguenti elementi:

1. Gesù è figlio di un Dio, quindi è un potenziale “alieno”

2. Gesù è nato da una donna Vergine e dallo Spirito Santo. Quello che all’epoca veniva visto come spirito o divino, potremmo intenderlo come un’entità aliena. Quindi un’unione tra una terrestre e un alieno. Una cosa simile accadde varie volte tra gli Annunaki ed è descritta da Sitchin in vari libri; sappiamo inoltre che gli Annunaki vengono considerati gli Elohim dagli Ebrei.

3. l’unione tra un terrestre e un alieno genera un SEMI-DIO

In base a ciò la stirpe generata da Gesù e dalla Maddalena sarebbe una stirpe di SEMI-DEI.

Se ciò fosse vero che fine ha fatto questa stirpe? Dove si trova ora? Che cosa si sa di essa?

Le mie lunghe ricerche mi hanno permesso di rintracciare nel mistero della chiesa di Rennes le Chateau il punto cardine per capire cosa sia successo a questa stirpe.

A questa chiesa è legato il mistero di Maria Maddalena, di Gesù Cristo e della loro presunta stirpe. Stando a quanto ci dicono alcune fonti, dopo la crocifissione la Maddalena si rifugiò in Francia dove diede vita alla stirpe che, con il passare degli anni, sfociò nei Re Merovingi.

Questa storia del matrimonio e della stirpe sarebbe stata trascritta su alcuni documenti, i quali sarebbero finiti prima nelle mani dei Catari, successivamente nelle mani dei templari e infine nella mani della marchesa Marie de Nègre di Rennes le Chateau, moglie di un discendente dell’ordine templare. Secondo la storia, quando la marchesa morì diede due pergamene all’abate Antoine Bigou, il quale ne redasse altre due (da qui nascono le quattro pergamene di Rennes le Chateau) che nascose, insieme a quelle della marchesa, in una delle due colonne che sorreggevano l’altare della chiesa di Rennes le Chateau.

Le pergamene vennero trovare dall’abate Berengere Sauniere durante i lavori di restauro. Egli le portò a Parigi per farle decodificare e tornò con una grande somma di denaro, che gli permise di migliorare e apportare curiose modificare alla chiesa.

Quali di queste modifiche ci indirizzano sul matrimonio di Gesù con la Maddalena e sulla loro presunta stirpe?

Il primo risiede nelle prime due pergamene trovate di Bigou le quali, secondo alcune fonti, erano genealogie della stirpe Merovingia e che proseguivano oltre l’anno 681, ossia quando venne ucciso re Dagoberto II, padre di Sigisberto IV. Stando a ciò la morte di Dagoberto indicava la fine dei Merovingi, ma tali pergamene indicano un certo proseguimento riportando due date: 1244 e 1644.

Il secondo risiede nelle due pergamene stilate da Bigou: nella prima fa la sua comparsa il numero 681, ossia l’anno in cui morì Dagoberto II ; nella seconda pergamena viene menzionato il nome di Dagoberto II in relazione a un certo tesoro.

Il terzo risiede in un furto avvenuto nella chiesa nel 1975. Venne rubata la statua di Irminia figlia di Dagoberto II e sorella di Sigisberto IV, posta ai piedi di sant’Antonio l’eremita.

Il quarto sono le sei statue poste nella chiesa di Rennes: Maria Maddalena, Santa Germana, San Rocco, Sant’Antonio l’eremita, sant’Antonio da Padona e San Luca. Escludendo la Maddalena e prendendo le iniziali degli altri esce fuori la parola GRAAL. Inoltre, unendo le cinque statue con delle linee, esce fuori la lettera M ed anche una V con il vertice puntato sulla Maddalena.

Il quinto è nel Cenacolo di Leonardo da Vinci il quale, secondo molte fonti, ha inserito la Maddalena nel dipinto accanto a Gesù. La spazio tra i due andrebbe a formare una V, i due nel loro insieme formano una lettera M e sulla tavola manca il Sacro Graal, come ad indicare che quest’ultimo non sia un calice ma la Maddalena, ossia la sposa di Gesù Cristo. Infatti il simbolo V indica il calice o ventre femminile. Il ventre che diede vita alla stirpe reale.

Il sesto e ultimo risiede nelle vetrate della cattedrale di Chartres, vicino Parigi. In esse ci sono le immagini della Maddalena quando sbarcò in Francia. Inoltre i templari furono i promotori della costruzione di tale cattedrale. E, come ho ben spiegato prima, i templari si collocano perfettamente nel mistero di Rennes le Chateau.

In base a ciò notiamo che la questione del Matrimonio e della stirpe dei Merovingi, come stirpe nata da Gesù e della Maddalena, non è impossibile come sembra, anzi tutt’altro.

Tornando al nostro discorso dei semi-dei, esiste quindi la possibilità che lo stesso Gesù sia stato un semi-Dio, in quanto nato da un presunto Dio, e che sposandosi abbia dato vita ad una stirpe di semi-dei come lui.

La chiesa ovviamente non poteva lasciare che una stirpe del genere continuasse a svilupparsi, in quanto contrastava il primo parametro del Concilio di Nicea, quindi fece in modo di eliminare sia la stirpe che le prove della sua esistenza.

Ovviamente le cose non andarono come previsto, in quanto tali prove vennero preservate da vari enti, e forse anche la specie stessa si preservò sotto falso nome.

Questa mia ultima affermazione potrebbe stupire ma io credo che i Merovingi possano essersi infiltrati tra i Catari, trasmettendo il loro segreto, e forse anche tra i templari.

Fatto sta che esiste un’ottima probabilità che questi semi-dei, discendenti dei famosi Annunaki o Neteru o Elohim, si sia prolungata per molto tempo e che la stirpe dei Merovingi, o meglio la stirpe sviluppata da Gesù e dalla Maddalena, sia l’ultima possibile stirpe di semi-dei esistita.



Lombardi David – Direttore Centro Italiano Ricerche
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