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venerdì 27 maggio 2011

Pianeta Gliese 581D ha probabilmente oceani di acqua liquida



Michel Mayor dell’Osservatorio di Ginevra è il più famoso cacciatore di pianeti extraterrestri in orbita attorno ad altre stelle perché nel 1995 scopriva il primo nelle vicinanze della stella 51 Pegasi. Ora Mayor e il suo gruppo di astrofisici compiono un altro balzo importante in questa frontiera della ricerca astronomica; sicuramente la più affascinante.
LA SCOPERTA - Mayor ha infatti trovato intorno alla stella Gliese 581 un pianeta battezzato «Gliese 581 e» che è il più piccolo finora scoperto avendo una taglia che è appena il doppio della nostra Terra. Ma il gruppo ha ottenuto pure un altro risultato importante ristudiando il circondario della stella situata a 20,5 anni luce della Terra, nella costellazione della Bilancia. Già, intorno ad essa, erano stati individuati in passato tre altri pianeti e di uno di questi il «d» nel 2007 si è ricalcolata la posizione scoprendo che si trova più vicino di quanto ritenuto in passato collocandosi nella «zona abitabile», cioè ad una giusta distanza dalla stella madre ricevendo una equa quantità di energia. Tutti gli altri si trovano più vicini all’astro e quindi troppo riscaldati. Il più vicino di tutti è proprio il nuovo appena individuato («e»).
IL GEMELLO DELLA TERRA - «È il piccolo pianeta finora rilevato – precisa il coautore della ricerca Xavier Bonfils dell’Osservatorio di Grenoble – ed è con grande probabilità un pianeta roccioso».
Per compiere un giro intorno alla stessa in 3,15 giorni. Ma l’attenzione riportata sul «Gliese 581 d» sette volte più massiccio della Terra e con una rivoluzione intorno alla stella di 66,8 giorni ha prodotto grandi frutti. All’epoca della scoperta nel 2007 era ritenuto un pianeta ghiacciato. Ora si pensa che sia migrato verso l’astro posizionandosi dove è stato misurato di recente. Quindi trovandosi nella «zona abitabile» dove l’acqua può essere liquida «questo diventa il primo serio candidato ad essere un mondo d’acqua» ha precisato Stephane Udry, del gruppo di ricerca. Di conseguenza il più probabile gemello della Terra. Ma il senso del progresso compiuto in questi anni lo ha dato Michel Mayor: «Gliese e è ottanta volte più piccolo del Pegasi b che avevo trovato nel 1995. In 14 anni abbiamo compiuto un tremendo balzo affinando le nostre tecniche e le nostre capacità fino a questo punto». Complessivamente i pianeti extrasolari scoperti sono oggi circa 350.


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