Terremoto: Roma e l'11 maggio tra paura, psicosi e leggende metropolitane
Al bar, davanti alle scuole, in ufficio non si parla d'altro. Ancora due giorni e la psicosi che ha colto molti romani si rivelerà una bufala. Stasera a Voyager su RaiDue una puntata dedicata a questo vero e proprio tormentone metropolitano
di Carlo Testimona - 09/05/2011
Undici maggio: meno due. La psicosi che ha colto molti abitanti della Capitale aumenta con il passare delle ore. A poco servono le smentite dell'Ingv o le rivelazioni sull'inesistenza della previsione di Bendandi. La paura è ormai montata in città e in giro non si parla d'altro. Questa sera anche la trasmissione Voyager su RaiDue dedicherà una puntata alla ormai famosa previsione di Raffaele Bendandi.
FUORI DALLE SCUOLE - In mattinata siamo andati a fare un giro fuori da alcune scuole elementari della Capitale. Molte mamme impaurite e affatto imbarazzati a mostrarsi tali, hanno dichiarato candidamente: "Io mercoledì mio figlio a scuola non ce lo mando". Alla domanda "Perchè?", la risposta: "Perchè questo ha previsto pure il terremoto in Abruzzo...". All'obiezione che gli scienziati hanno smentito l'esistenza della previsione, infervorate: "Se, pure al L'Aquila dicevano che bisognava stare tranquilli".
NEI BAR - Ti sposti nei bar e senti frasi del tipo: "Dammene 'na bomba bella carica, tanto tra du giorni...". Tra il serio e il faceto c'è poi chi ammette: "Mia moglie vuole partire e andare al mare, così siamo al sicuro". C'è chi poi più intelligemente e con sarcasmo dice: "Pensavo di aprirmi un blog e dire che la sorella della mia prozia qualche anno, ripulendo un vecchio casale aveva trovato una carta in cui erano previsti tutti i terremoti e c'era pure quello del 29 settembre a Roma".
INGV - . Proprio in occasione dell’11 maggio (sì, la data è stata scelta appositamente), l’Ingv organizza un “Open day”. Una giornata di informazione scientifica sui terremoti in cui le porte dell’istituto saranno aperte al pubblico per incontri con i ricercatori, visite alla sala di monitoraggio, e visite guidate all’esposizione interattiva sui terremoti e sul campo magnetico terrestre.
“La comunità scientifica - si legge nella presentazione dell’evento - è oggi più che mai convinta che ci si può difendere dai terremoti solo con le tre parole chiave: conoscenza, previsione ed educazione”. “Approfittiamo dell’elevata attenzione dovuta a questa presunta previsione del Bendandi per illustrare la dimensione del problema terremoti in Italia e nel mondo e il contributo della ricerca sismologica nella mitigazione del rischio sismico in Italia”.
COME E' NATA LA LEGGENDA - Si tratta della classica voce incontrollata, della bufala messa in giro e propagata di bocca in bocca, di orecchio in orecchio, di blog in blog, di profilo in facebook in profilo facebook. Così la voce entra nei bar, nei salotti, nelle chiacchiere, finisce sui giornali, sui tg. Ed ecco che solo allora viene in mente di chiedersi: "E' vero?", "Non è vero?". L'Ingv, subbissato di richieste, comincia rilasciare comunicati e interviste in cui smentisce l'esistenza delle carte di Bendandi. Il terremoto dell'11 maggio quindi è assolutamente una bufala. Mancano due giorni ed anche i tanti scettici se ne convinceranno.
È come il gioco del telefono. Qualcuno ha cominciato a scrivere su un newsgroup che secondo alcune Quartine di Nostradamus “l’11 maggio 2011 ci sarà un terremoto devastante a Roma”, qualcun altro ha rilanciato l’informazione aggiungendo che il sisma è stato previsto anche dal sismologo, autodidatta, Raffaele Bendandi. La notizia ha cominciato a circolare su blog e quotidiani on line. È stata ripresa da giornali e tv, ma - soprattutto - è circolata nei bar e nei salotti.
FUORI DALLE SCUOLE - In mattinata siamo andati a fare un giro fuori da alcune scuole elementari della Capitale. Molte mamme impaurite e affatto imbarazzati a mostrarsi tali, hanno dichiarato candidamente: "Io mercoledì mio figlio a scuola non ce lo mando". Alla domanda "Perchè?", la risposta: "Perchè questo ha previsto pure il terremoto in Abruzzo...". All'obiezione che gli scienziati hanno smentito l'esistenza della previsione, infervorate: "Se, pure al L'Aquila dicevano che bisognava stare tranquilli".
NEI BAR - Ti sposti nei bar e senti frasi del tipo: "Dammene 'na bomba bella carica, tanto tra du giorni...". Tra il serio e il faceto c'è poi chi ammette: "Mia moglie vuole partire e andare al mare, così siamo al sicuro". C'è chi poi più intelligemente e con sarcasmo dice: "Pensavo di aprirmi un blog e dire che la sorella della mia prozia qualche anno, ripulendo un vecchio casale aveva trovato una carta in cui erano previsti tutti i terremoti e c'era pure quello del 29 settembre a Roma".
INGV - . Proprio in occasione dell’11 maggio (sì, la data è stata scelta appositamente), l’Ingv organizza un “Open day”. Una giornata di informazione scientifica sui terremoti in cui le porte dell’istituto saranno aperte al pubblico per incontri con i ricercatori, visite alla sala di monitoraggio, e visite guidate all’esposizione interattiva sui terremoti e sul campo magnetico terrestre.
“La comunità scientifica - si legge nella presentazione dell’evento - è oggi più che mai convinta che ci si può difendere dai terremoti solo con le tre parole chiave: conoscenza, previsione ed educazione”. “Approfittiamo dell’elevata attenzione dovuta a questa presunta previsione del Bendandi per illustrare la dimensione del problema terremoti in Italia e nel mondo e il contributo della ricerca sismologica nella mitigazione del rischio sismico in Italia”.
COME E' NATA LA LEGGENDA - Si tratta della classica voce incontrollata, della bufala messa in giro e propagata di bocca in bocca, di orecchio in orecchio, di blog in blog, di profilo in facebook in profilo facebook. Così la voce entra nei bar, nei salotti, nelle chiacchiere, finisce sui giornali, sui tg. Ed ecco che solo allora viene in mente di chiedersi: "E' vero?", "Non è vero?". L'Ingv, subbissato di richieste, comincia rilasciare comunicati e interviste in cui smentisce l'esistenza delle carte di Bendandi. Il terremoto dell'11 maggio quindi è assolutamente una bufala. Mancano due giorni ed anche i tanti scettici se ne convinceranno.
È come il gioco del telefono. Qualcuno ha cominciato a scrivere su un newsgroup che secondo alcune Quartine di Nostradamus “l’11 maggio 2011 ci sarà un terremoto devastante a Roma”, qualcun altro ha rilanciato l’informazione aggiungendo che il sisma è stato previsto anche dal sismologo, autodidatta, Raffaele Bendandi. La notizia ha cominciato a circolare su blog e quotidiani on line. È stata ripresa da giornali e tv, ma - soprattutto - è circolata nei bar e nei salotti.
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