Michael Jackson, omicidio colposo per Murray
Rischia fino a quattro anni di carcere e l'interdizione dal suo mestiere, quello di medico.Conrad Murray è stato rinviato a giudizio dopo sei giorni di udienze preliminari per l'omicidio di Michael Jackson. Il capo d'imputazione deciso dal giudice della Corte superiore di Los Angeles è omicidio colposo.
'Il dottor Murray è colpevole di negligenza, ha sprecato tempo prezioso a nascondere eventuali prove che avrebbero potuto metterlo in difficoltà, invece di cercare aiuto e di collaborare con i paramedici una volta scoperto che il cantante era in arresto cardiaco', ha detto durante la sua testimonianza il detective Orlando Martinez. Murray, dal canto suo, ha sempre respinto ogni accusa, sostenendo che stava cercando di curare Jacko per i problemi d'insonnia e che di fatto sarebbe stata la popstar a uccidersi assumendo una dose eccessiva di Propofol.
Secondo l'accusa, il medico avrebbe invece abbandonato il suo paziente dopo avergli somministrato una massiccia dose di anestetico tra le 10.40 e le 11 del mattino del 25 giugno 2009, per aiutarlo a dormire, e poi avrebbe cercato di 'coprire il suo operato una volta scoperto che Jackson era morto'. Poco prima del rinvio a giudizio, il responsabile dell'Istituto di medicina legale di Los Angeles, Christopher Rogers, aveva dichiarato nella sua deposizione che la morte del cantante era da considerarsi un omicidio e che in quel periodo il cantante era in buone condizioni di salute.
In ogni caso, risulta piuttosto grave la posizione di Murray anche in merito all'allerta deisoccorsi. Se, come sostiene, ha somministrato il Propofol al cantante fra le 10.40 e le 10.50 del mattino, è andato in bagno e ha scoperto al suo ritorno che Jacko era in arresto cardiaco, per quale motivo ha allertato i paramedici solo alle 12,21? Nel frattempo, risulta dai tabulato che il dottore avrebbe effettuato una serie di chiamate, probabilmente per cercare di insabbiare la situazione. Il processo vero e proprio partirà il 25 gennaio.
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