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venerdì 27 gennaio 2012

Massacrate gli ebrei di Roma. Quello che gli Alleati sapevano.

Il 16 ottobre 1943 rappresenta un giorno di infamia e di lutto. A Roma le SS tedesche comandate dal maggiore Kappler rastrellarono nel Ghetto 1.267 ebrei romani.
Recentemente in base al "Nazi War Crimes Disclosure Act" sono stati declassificati e resi di pubblico dominio più di 400.000 documenti dell'OSS (Office Strategic Services) i servizi segreti statunitensi dal 1942 al 1945 e i successivi documenti del Strategic Services Unit dal 1945 al 1946.
Tra questi documenti due - particolarmente importanti - riguardano la sorte degli ebrei romani. Olokaustos.org li presenta ai suoi lettori italiani con la traduzione di Daniela Millefiorini.
Il primo documento è una informazione proveniente da un agente segreto chiave dell’OSS durante la Seconda Guerra Mondiale: un funzionario del Ministero degli Esteri anti nazista chiamato Fritz Kolpe. Kolpe, nei suoi frequenti viaggi in Svizzera come diplomatico, si incontrava con gli agenti dell'OSS e consegnava loro i documenti segreti nazisti che aveva duplicato. Con il nome in codice di "George Wood", Fritz Kolpe divenne la miglior fonte di Allen Dulles a Berna durante il 1944 ed il 1945. Il documento che pubblichiamo, (classificato in Rapporti dell’Ufficio dei Servizi Strategici, RG 226, Registrazione 210, cassa 440) risale al 6 ottobre 1944 ed è stato reso pubblico nel 1998. In esso vengono rivelati i piani tedeschi per la razzia e deportazione degli 8.000 ebrei di Roma. Dunque con dieci giorni d'anticipo gli Alleati erano venuti a conoscenza delle intenzioni tedesche. Il testo del documento è il seguente:
[Segreto]
Ufficio Servizi Strategici
Washington, D. C.

TRATTAMENTO DEGLI EBREI ITALIANI

Il 6 Ottobre 1943 è stata fatta la seguente raccomandazione ad alte fonti tedesche da un ufficiale tedesco in Italia:
Sono stati ricevuti da Berlino dall’Obersturmbannf¸hrer Kappler (ordini per) catturare e portare al Nord Italia gli 8.000 Ebrei che vivono a Roma. Devono essere liquidati.
Il Generale Stahel, il Comandante della città di Roma, permetterà questa azione solo se sarà in armonia con le politiche Ministero degli Esteri del Reich. Sarebbe affare migliore, secondo la mia opinione, usare gli Ebrei come a Tunisi, per lavorare alle fortificazioni. Insieme a Kappler, presenterò questo punto di vista tramite il Feldmaresciallo Generale Kesselring.



Il 6 ottobre dunque il destino degli ebrei romani era stato deciso a Berlino: trasferirli a nord e eliminarli. Evidentemente Kappler e le SS in Italia ebbero l'idea di utilizzare la forza lavoro ebraica prima di eliminarla. Questa proposta - che avrebbe significato dilazionare l'eliminazione - non venne accolta a Berlino.
L'11 ottobre 1943 Ernst Kaltenbrunner - Capo dell'Ufficio Centrale per la Sicurezza del Reich e successore di Reinhard Heydrich - inviava un messaggio radio criptato a Herbert Kappler.
I servizi segreti britannici intercettarono la trasmissione e la trasmisero ai servizi segreti americani. Il messaggio [Records of the Office of Strategic Services (RG 226), Document # 670 (CIA Box4, Project 907122).] reso noto anch'esso nel 1998 recitava:


7458 GRUPPO XIII/52
Da BERLINO a ROMA
RSS 256/11/10/43
QGL su 6556 kcs 1902/15 GMT
1955/156

A KAPPLER.

E’ esattamente l’immediato e completo sradicamento degli Ebrei in ITALIA che è nello speciale interesse della presente situazione politica interna e della sicurezza generale in ITALIA. Per posporre l’espulsione degli Ebrei fino a che i CARABINIERI e gli ufficiali dell’Esercito Italiano non siano stati rimossi non si può più considerare che la menzionata idea di richiamare in ITALIA per quello che probabilmente è un lavoro del tutto improduttivo sotto la direzione responsabile delle autorità italiane. Più a lungo si dilazionerà, maggiormente gli Ebrei, che stanno senza dubbio facendo assegnamento su misure di evacuazione hanno un’opportunità di andare [a nascondersi] nelle case di Italiani favorevoli agli Ebrei [e] di scomparire completamente. [18 corrotto]. L’Italia [è stata] istruita ad eseguire gli ordini del RFSS per procedere con l’evacuazione degli Ebrei senza alcuna ulteriore dilazione.
KALTENBRUNNER. Obergruppenführer





Kaltenbrunner dunque respingeva l'idea di utilizzare gli ebrei come forza lavoro sotto la responsabilità italiana. Né si poteva aspettare che tutti i Carabinieri e gli ufficiali dell'Esercito (ritenuti inaffidabili) fossero neutralizzati. Occorreva far presto.
Dieci giorni dopo Herbert Kappler rastrellava gli ebrei del Ghetto di Roma: destinazione Auschwitz.

la fonte:http://www.olokaustos.org/index.htm

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