giovedì 30 giugno 2011
mercoledì 29 giugno 2011
Fattore RH(negativo)
Fattore RH (Negativo)
Autore: Time of Gods | Categoria: Conoscenza
Commenti (5) | Commenta l'articolo
Circa una settimana fà mi sono visto su YouTube dei video di Corrado Malanga ed in particolare il film “Prenderne Coscienza“.
Questo film tratta molti argomenti, ma si sofferma in modo particolare sulle adduzioni (abductions in inglese). Una delle cose che mi ha più colpito è stata la frase, più volte ripetuta, che all’incirca recita così: “Gli addotti dicono che gli Alieni cercano di estrarre la Parte Animica (Anima) dal loro corpo….e che solo il 20% circa della popolazione terrestre la possiede“.
Ebbene, quello che mi sono chiesto è: “Ma come ? Solo il 20% dei terrestri ha questa Parte Animica ? E tutti gli altri ???”
Sono poi andato a rileggere il Fattore RH e gli articoli che trattano di questo argomento e mi sono reso conto che effettivamente tutto ha un senso…
Vediamo quindi cosa si intende per RH (testo ripreso da internet):
“Il Fattore Rh o Fattore Rhesus, si riferisce alla presenza di un antigene, in questo caso in una proteina, sulla superficie dei globuli rossi o eritrociti.
Dei tre determinanti antigenici, C, D ed E che possono essere presenti, il D ha importanza clinica. Si trova sulla superficie dei globuli rossi ed è presente nell’85% della popolazione umana. È un carattere ereditario e si trasmette in base a leggi geneticamente precise. Se una persona possiede questo fattore si dice che il suo gruppo è Rh positivo (Rh+), se invece i suoi globuli rossi non lo presentano, il suo gruppo sanguigno viene definito Rh negativo (Rh-).” (fonte Wikipedia)
Beh…anche Wikipedia dice che l’85% della popolazione umana è di gruppo RH positivo,mentre il restante 15% è di conseguenza RH negativo.
Anche le scimmie hanno l’RH positivo, se quindi prendiamo per vera la legge di Darwin, chi ha RH positivo deriva dalle scimmie, ma chi ha valore RH negativo ???Forse chi ha il fattore RH negativo deriva da una razza non terrestre…non sono un medico, ma qui le cose non tornano: “In caso di gravidanza, una madre RH negativo tende arigettare un feto RH positivo“.
Com’è possibile che una madre uccida volontariamente il bambino che porta dentro di se ? Una spiegazione potrebbe essere che il bambino RH positivo viene riconosciuto dalla madre come “minaccia genetica” estranea al proprio DNA e quindi tende a rigettare questo “errore”!
Il gruppo sanguigno “originale” e “puro” sarebbe quello “0 Negativo” (0-), ci sarebbero poi le varianti ereditate dagli incroci con la razza terrestre nel corso del tempo (A-, B-, AB-).
Cosa dire…la conclusione che viene fuori da questa analisi è la seguente:
1- Solo le persone con RH negativo hanno la Parte Animica (Anima).
2- Solo le persone RH negativo derivano da una razza non terrestre.
3- Le persone con sangue “extra-terrestre” più puro sono quelle con gruppo sanguigno 0 Negativo.
Il titolo di un famoso brano italiano è: “Sono solo canzonette”. Forse sono solo coincidenze…forse è la verità che vi tengono nascosta…
Ah, dimenticavo: voi che fattore RH avete ?
martedì 28 giugno 2011
2031
Human civilization may come into contact with the extraterrestrial civilizations within the next two decades, according to a top Russian astronomer.
Russian astronomers expect to find out and meet aliens by the year 2031, Andrei Finkelstein, director of the Russian Academy of Sciences' Applied Astronomy Institute, said on Monday, while speaking at an international forum dedicated to the search for extraterrestrial life.
Enlarge(Photo: REUTERS/NASA)An artist's impression of a planet orbiting the yellow, Sun-like star HD 209458, 150 light-years from Earth. About10 percent of the known planets circling suns in the galaxy resemble Earth, which increases the possibility that alien life exists elsewhere.Related ArticlesHighlights of Ford Europe vehicle sales in MayRelated Topics
Get Tech Stay connected with cutting edge technology news Sample“"The genesis of life is as inevitable as the formation of atoms. Life exists on other planets and we will find it within 20 years," he told Interfax news agency, adding that aliens would most likely resemble humans."They may have two arms, two legs and a head. They may have different color skin, but even we have that," he said.According to Finkelstein, 10 percent of the known planets circling suns in the galaxy resemble Earth, which increases the possibility that life exists elsewhere.“If water can be found there, then so can life,” he said.Contact with extraterrestrial civilizations has been one of the most sought after efforts taken by scientists and astronomers.
However, the renowned cosmologist Stephen Hawking, who has always said that alien life certainly existed, has warned over contact with them as it might be devastating for humanity."If aliens visit us, the outcome would be much as when Columbus landed in America, which didn't turn out well for the Native Americans," he told The Sunday Times in April last year.He also advocated in an interview with BBC in May 2010 that, “rather than try to establish contact, man should try to avoid contact with alien life forms.”Finkelstein asserted that Russian Academy of Sciences' Applied Astronomy Institute has “mainly been waiting for messages from space and not the other way."Reports of UFO (Unidentified Flying Object) sightings across the world in the last 60 years have added to the speculations about alien life. The infamous Roswell UFO sighting in New Mexico in July 1947, which the government allegedly covered up, triggered intense curiosity worldwide about aliens.More recently, UFOs were reportedly 'spotted' in London on June 24, fueling assumptions about aliens, an issue which refuses to die down.
Il video degli U.F.O su Londra è Viral Marketing
Qualcuno dice che ormai dovremmo abituarci, crescere spiritualmente e coscientemente per meglio apprendere i meccanismi che regolano l’universo in cui viviamo.
Le frasi lisergiche tipiche della New Age indicano che non vi è nemmeno una piccola punta di scetticismo in queste persone. Per loro esistono popoli che ci spiano costantemente per prepararci, forse, al contatto, mentre centinaia di migliaia di radar, antenne, sensori, rilevatori, binocoli, cannocchiali e telescopi vengono “gabbati” dalle loro poderose tecnologie“anti tutto”.
Così dilagano video sempre più nitidi -- e sempre meno elaborati -- di U.F.O con tanto di testimoni oculari nella scena. Un fenomeno di massa che si autoalimenta della suggestione collettiva, esseri alieni multidimensionali o abilissime mosse di viral marketing per l’industria cinematografica?
Ci dimentichiamo sempre che la realtà potrebbe avere una spiegazione più razionale, al di là di quella puramente visiva.
Le frasi lisergiche tipiche della New Age indicano che non vi è nemmeno una piccola punta di scetticismo in queste persone. Per loro esistono popoli che ci spiano costantemente per prepararci, forse, al contatto, mentre centinaia di migliaia di radar, antenne, sensori, rilevatori, binocoli, cannocchiali e telescopi vengono “gabbati” dalle loro poderose tecnologie“anti tutto”.
Così dilagano video sempre più nitidi -- e sempre meno elaborati -- di U.F.O con tanto di testimoni oculari nella scena. Un fenomeno di massa che si autoalimenta della suggestione collettiva, esseri alieni multidimensionali o abilissime mosse di viral marketing per l’industria cinematografica?
Ci dimentichiamo sempre che la realtà potrebbe avere una spiegazione più razionale, al di là di quella puramente visiva.
Pochi giorni fa a Londra, nel quartiere di Great Portland Street proprio vicino agli uffici della BBC radio, alcune persone sono state testimoni di un avvistamento in pieno giorno di sfere luminose con a capo una“MotherShip”, l’astronave madre, ripresa e zoomata con diversi telefonini e da diverse angolazioni. Sembrerebbe una scena assolutamente autentica così come “gli oggetti” luminosi lassù nel cielo con tanto di scia di condensazione sullo sfondo, tanto per enfatizzare questa coincidenza impossibile.
Nei forum già si discute su queste “sfere”ed imminenti contatti extraterrestri, oscure corporazioni che sarebbero in contatto con gli alieni e scie chimiche. Si trovano addirittura analisi al limite del delirio (e del ridicolo) tipo questa, dove sono arrivati a conclusioni come quelle nella foto:
DOPO QUESTA ANALISI RITENIAMO IL VIDEO DEL TUTTO GENUINO.IL SOFTWARE UTILIZZATO PER L’ANALISI È IN GRADO DI STABILIRE LA PRESENZA DI ANOMALIE DERIVATE DALLA MANIPOLAZIONE DEI PIXEL DA PARTE DI SOFTWARE ESTERNI DI USO COMUNE PRESENTI NEL WEB.L’ASSENZA DI TALE DIMOSTRA CHE IL VIDEO È DEL TUTTO ORIGINALE E QUINDI PRIVO DI MANIPOLAZIONI ESTERNE.
Alla fine questa analisi, molto “weird”, si è rivelata corretta. IL software utilizzato per l’analisi è davvero in grado di rilevare i pixel fake. Probabilmente, però, non è ancora così evoluto da rilevare anche gli effetti ottici. In questo caso semplici riflessi di luce su superfici lucide per non lasciare tracce sul video che possano aiutare a risalire l’eventuale manipolazione.
Secondo il sito scientifico The time of India, Le riprese principali delle sfere e dell’astronave madre sono state realizzate all’interno degli uffici della The Mill, una società di effetti visuali che collabora con produzioni cinematografiche.
Tra gli oltre 8000 frames estratti da questo video ne ho scelto uno che è fondamentale per comprendere meglio questo fenomeno ottico. Mi permetto quindi di “rubare” un’altra immagine elaborata dal sitoAnno2012:
Tra gli oltre 8000 frames estratti da questo video ne ho scelto uno che è fondamentale per comprendere meglio questo fenomeno ottico. Mi permetto quindi di “rubare” un’altra immagine elaborata dal sitoAnno2012:
Notate quell’alone tipo arcobaleno attorno alla parte bianca centrale? Bene, allora confrontate l’effetto luminoso che appare veloce come un lampo (un “flare”) al minuto 1:21″ del video originale sotto una insegna. Subito dopo il “flare” si sposta sulle lettere dell’insegna per poi scomparire. L’effetto “fade” delle luci in prossimità delle nuvole è un’altra prova della natura luminosa di questo strano “fenomeno”.
Lo stesso autore ha postato un video precedente, intitolato “UFO over London Wednesday” dove si vede chiaramente che le riprese vengono effettuate dentro la sede della The Mill:
Adoro i piani ben riusciti. Il video virale del 24 Giugno è arrivato a quasi400.000 accessi, che per una pubblicità assolutamente gratuita direi che non sono niente male…qualche cliente almeno, statisticamente, l’avranno trovato.
Rudy e Freddie, un amore segreto
RIVELAZIONI. UNO SCRITTORE RUSSO HA RICOSTRUITO LA VITA DEL MITICO RE DEL BALLETTO CLASSICO
Svelata la relazione che lego' Nureyev e Mercury, divo rock dei Queen In una cinquantina di lettere la testimonianza della loro amicizia. I due celebri artisti sono stati stroncati dall' Aids tra il 1991 e il ' 93
------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ RIVELAZIONI Uno scrittore russo ha ricostruito la vita del mitico re del balletto classico TITOLO: Rudy e Freddie, un amore segreto Svelata la relazione che lego' Nureyev e Mercury, divo rock dei Queen In una cinquantina di lettere la testimonianza della loro amicizia. I due celebri artisti sono stati stroncati dall' Aids tra il 1991 e il ' 93 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Rudy amava Freddie. E Freddie amava Rudy. Il mitico re del balletto classico Rudolph Nureyev e il leggendario divo del rock Freddie Mercury hanno vissuto una storia d' amore, intensa e appassionata. Che e' restata segreta, fino a ieri, quando il quotidiano britannico "Daily Express" l' ha svelata ai propri lettori dopo averla scoperta spulciando la biografia "Nureyev senza trucco", pubblicata a Mosca dallo scrittore russo Yuri Mattew Ryuntyu. "Si incontravano tutte le volte che potevano e passavano ore intere al telefono quando erano lontani", viene rivelato dal libro ancora fresco di stampa. E, come prova inconfutabile della loro relazione, sono proposti estratti di una cinquantina di lettere spedite allo scrittore australiano Patrick White da Nureyev, lettere in cui confessava e descriveva con delicatezza il suo sentimento per il leader dei Queen: "Non posso piu' mangiare, bere, dormire senza di lui. Detesto i fusi orari che ci tengono lontani". In quelle missive Rudy si riferiva a Freddie chiamandolo "Eddie". Soltanto quando Mercury mori' il 4 novembre ' 91, a 45 anni, Nureyev smise di storpiare il nome dell' amato: "E' voluto morire solo nella sua casa di Londra. Pioveva e io piangevo la morte del grande Freddie". Nureyev e' morto 14 mesi dopo Mercury, il 6 gennaio ' 93, a 54 anni. Tutti e due annientati dall' Aids. Della vita amorosa di Nureyev, egocentrico, avaro di confidenze e temuto "mangia giornalisti", non e' mai trapelato niente. Anche i giornali scandalistici si sono sempre guardati dallo scavare nel suo privato. Ma ora l' autore della biografia rivela innumerevoli particolari piccanti. Oltre alla love story con il provocante rocker suddito di Sua Maesta' , rivela diversi altri amori omossessuali vissuti dall' imprevedibile tartaro e sottolinea quanto la solitudine lo spingesse a cercare compagni occasionali. "C' e' un gran buco nella mia vita. Giro, viaggio, danzo e sto male se non lo faccio tutti i giorni. Ho successo, passo le serate insieme con gente sempre nuova, ho tante case e non ne ho nessuna. Ammirazione, parenti, amore, si' ma a distanza. Non ho tempo", disse di se stesso una volta Nureyev. Aggiungendo: "Sono un uomo consumato da un' unica passione, cieco per tutto il resto: sento solo il desiderio insopprimibile della danza e di nient' altro". "Il successo mi ha portato ad essere idolatrato da milioni di persone in tutto il mondo. Ma questo mi ha impedito di avere l' unica cosa di cui avevo veramente bisogno: una vera relazione d' amore", confesso' poco prima di morire il carismatico Mercury che mai nascose la sua capacita' di amare uomini e donne e per questo fu bersaglio prediletto per 20 anni e piu' della stampa pettegola.
Pozzi Gloria
Corriere della Sera
lunedì 27 giugno 2011
George Adamski
IL LEGGENDARIO GEORGE ADAMSKI
La leggenda di George Adamski. Alla scoperta del capostipite dei "contattisti".
dall'articolo di Roberto Pinotti
La leggenda di George Adamski. Alla scoperta del capostipite dei "contattisti".
dall'articolo di Roberto Pinotti
È considerato il capostipite dei "contattisti", ed anche il più discusso.
Per Adamski si arrivò a creare, negli Stati Uniti il neologismo: "contactee", in italiano "contattista", per indicare "chi dice di aver avuto un contatto con i piloti dei dischi volanti".
Ci si chiede se i suoi "contatti" sono realmente avvenuti e se i sei testimoni, che vi avrebbero assistito (le due coppie di coniugi George Hunt e Betty J. Williamson, Alfred C. e Betty M. Bailey, oltre a Lucy McGinnis ed Alice K. Wells), hanno dichiarato la verità.
Nel libro "The Saucers Speak" ("I dischi parlano"), sono trattati i contatti radio stabiliti prima e dopo il famoso 20 novembre 1952, proprio dai coniugi Williamson e Bailey, insieme agli studenti Betty Bowen e Ronald Tucker.
I contatti radio erano veri? Erano veri i calchi delle impronte che il presunto Venusiano avrebbe lasciato sul terreno, e le fotografie scattate, secondo Adamski, il 13 dicembre allo stesso veicolo atterrato 23 giorni prima a Desert Center mentre sorvolava la sua casa?
Nessuna prova di carattere scientifico può documentare come reali gli avvenimenti descritti in "Flying Saucers Have Landed" (tradotto in italiano: "I dischi volanti sono atterrati"), il primo libro scritto da Adamski, nel 1955, insieme a Desmond Leslie.
PROVE CONTRO E PROVE A SOSTEGNO
L'organismo civile americano per lo studio degli UFO, NICAP (National Investigations Committee on Aerial Phenomena) di Washington, non ha dato mai alcun credito a quanti hanno affermato di essere entrati in contatto con presunti extraterrestri.
Nel classico "The UFO Evidence" leggiamo a proposito delle foto adamskiane:
«A causa dei trascorsi del sig. Adamski, sedicente professore di filosofia mistica orientale (la cui validità gli sarebbe stata in seguito confermata dai suoi "extraterrestri") e per almeno una sua affermazione dimostratasi del tutto falsa in seguito alle indagini del NICAP, le sue fotografie sono considerate dubbie».
Fra i detrattori di Adamski:
Lo scrittore Frank Edwards, che identificò il "ricognitore venusiano" di Adamski, nella "parte superiore di un aspirapolvere", fabbricata nel 1937.
L'USAF, l'aeronautica Militare statunitense, che riconobbe "la parte di un umidificatore di tabacco".
Altri detrattori vollero vedervi un "lampione stradale"…
A favore di Adamski:
L'operatore cinematografico di Hollywood, Marley, il quale non esitò a definire le foto autentiche.
J.N. Mansour, della Jetex Ltd., ditta produttrice di aeromodelli, esaminò i negativi originali e la macchina fotografica montata sul telescopio di Adamski e confermò che l'oggetto delle foto non era un modello ma sembrava delle dimensioni dichiarate dall'autore: almeno 10 metri e mezzo di diametro.
IN MOLTI LUOGHI SI VEDONO UFO DELLO STESSO TIPO
UFO dello stesso tipo di quello descritto in "I dischi volanti sono atterrati" furono segnalati da altre parti:
Nell'ottobre del 1953 su Norwich (Inghilterra), l’astrofilo Potter della British Astronomical Association effettuò l'osservazione di un ordigno che descrisse come l'esatta riproduzione (rovesciata dal telescopio con cui la vide) della macchina di Adamski.
Nel 1954, il tredicenne Stephen Darbishire di Coniston (Inghilterra) fotografò un UFO che volava su una collinetta. L’immagine mostrava un oggetto brillante dai contorni indistinti.
Una proiezione ortografica, eseguita dall'ing. Leonard Cramp, confermò che gli oggetti delle foto di Coniston e di Adamski erano delle medesime proporzioni.
Il NICAP affermò: "Non sembra evidente alcun motivo per un trucco…"
L'ufologo spagnolo Antonio Ribera, si è chiesto: "Cosa c'è di vero nel caso Adamski?"
La cosa più sensata è credere, per il momento, nell'autenticità delle fotografie, tanto di George Adamski che di Stephen Darbshire e ipotizzare che queste abbiano ispirato al primo le sue fantastiche storie sui Venusiani.
Sempre secondo Ribera, un'altra osservazione sembra costituire una nuova conferma all'autenticità:
Il 15 settembre 1965, dalle cinque alle otto di sera, furono visti su Santa Coloma (Andorra) e così pure dalla vicina Engordany, due UFO del "tipo Adamski" (con le tre sfere o "dispositivo di atterraggio" nella parte inferiore e a forma di campana) posti uno sopra l'altro, che improvvisamente partirono verticalmente a gran velocità...
Probabilmente, Adamski ha costruito una storia fantastica su un episodio autentico…
In "I dischi volanti sono atterrati", però, Adamski dichiara che il decollo del "disco" da Desert Center doveva essere stato osservato da aerei militari in volo sulla zona, facendo riferimento ad un B-36 dell'USAF.
In una lettera inviata il 3 Agosto 1956 dal Centro Informazioni Aereotecniche della base USAF di Wright-Patterson al cittadino Richard Ogden, si ha la conferma delle segnalazioni di un UFO da parte di un pilota militare, sulla zona di Desert Center, appunto il 20 novembre 1952.
Un altro elemento, che potrebbe riferirsi direttamente al presunto contatto nel deserto, è il misterioso scritto avuto da Adamski, a suo dire, il 13 dicembre 1952.
Gli stranissimi segni impressi sulla pellicola sono stati da molti indicati come uno spettacolare ma ingenuo falso.
Nel 1949-50, il noto archeologo ed esploratore professor Marcel Homet, nelle impervie regioni del Brasile nord-orientale, aveva scoperto un ciclopico blocco roccioso ovoidale coperto da numerosi indecifrabili gruppi di ideogrammi: la Petra Pintada, frutto di un'ignota cultura preincaica.
Il professor Homet elaborava il materiale raccolto nel volume "I figli del sole", mentre Adamski pubblicava "I dischi volanti sono atterrati".
Uscito il libro di Homet, si costatò che gli ideogrammi erano gli stessi sia nella "Petra Pintada" sia nel messaggio adamskiano.
Non era pensabile che Adamski potesse essere venuto a conoscenza delle scoperte del professor Homet.
A BORDO DEI DISCHI VOLANTI
Nel 1955, uscì un secondo libro: "Inside the Space Ships" (tradotto in italiano: "A bordo dei dischi volanti"); dove Adamski affermava di essere stato avvicinato da emissari di extraterrestri nel febbraio del 1953, a Los Angeles, in California. I suoi contatti sarebbero avvenuti con un gruppo di piloti, a loro dire originari dei pianeti Venere, Marte, Saturno.
Adamski sarebbe stato portato, con degli apparecchi dello stesso tipo di quello da lui fotografato, a bordo di due gigantesche astronavi madri cilindriche orbitanti intorno alla terra. Qui egli avrebbe parlato a lungo con alcuni piloti (in particolare "Firkon" di Marte e "Ramu" di Saturno) e anche con il Venusiano "Orthon" incontrato il 20 novembre 1952; in seguito avrebbe parlato con due "Maestri" o "Saggi".
Adamski affermò che tutti gli extraterrestri dimostrarono di avere delle facoltà telepatiche e di conoscere molto bene la lingua inglese.
George Adamski nel libro descrive degli esseri molto superiori agli uomini della Terra, sia fisicamente sia spiritualmente; descrive con convincente efficacia alcuni aspetti della loro vita, la tecnica avanzatissima, gli eccezionali poteri psichici; parla della loro scienza, della filosofia sulla reincarnazione e dell'intima, gioiosa visione della vita, rivolta a una maggiore conoscenza della Creazione, dell’Uomo e dell'Ente Supremo.
Nel libro si legge che:
- Il nostro Sistema Solare sarebbe composto di più di nove pianeti, con condizioni ambientali, per molti di essi, non molto diverse da quelle della Terra.
- I principi del bene e del male sarebbero universali.
- La razza umana, adattatasi alle particolari condizioni ambientali di ciascun pianeta abitabile, sarebbe diffusa in gran parte della nostra Galassia.
È descritta anche quella che sarebbe la storia dimenticata delle origini dell'uomo.
Secondo Adamski, la specie umana sarebbe di origine extraterrestre e la Terra sarebbe solo uno dei tanti pianeti colonizzati. Sulla Terra - gli avrebbero rivelato i Fratelli (così da lui definiti) - si sarebbero stabiliti in epoche antichissime alcuni nuclei provenienti da diversi sistemi solari. Gli sconvolgimenti geologici, che fecero spesso a cambiare completamente l'aspetto della superficie terrestre portando interi continenti, come Atlantide, ad essere sommersi, li avrebbero successivamente distrutti e dispersi.
I pochi superstiti, resi barbari e degenerati, al colmo dell'abbrutimento, potrebbero essersi anche uniti a specie umanoidi autoctone, forse in fase di evoluzione dalle scimmie antropoidi, dando così origine a razze inferiori ibride, erroneamente considerate i vari "anelli" della "evoluzione" umana.
LA TERRA: UNA PRIGIONE PER EXTRATERRESTRI
Sulla Terra, considerata ormai un pianeta inadatto alla colonizzazione, sarebbero stati successivamente portati gruppi di elementi "indesiderabili" provenienti da vari pianeti: individui violenti che si sarebbero imposti agli ibridi terrestri che, con l'ignoranza propria dei primitivi, videro in essi degli dei.
Talvolta, sarebbe avvenuto l'intervento di "squadre di vigilanza", ma in generale, gli extraterrestri si sarebbero limitati a semplici azioni di ricognizione sistematica, senza interferire direttamente nelle nostre questioni.
I progressi dell'uomo della Terra, nei campi della fisica nucleare e dell'astronautica, avrebbero indotto gli extraterrestri ad intensificare le loro azioni di controllo nell’immediato dopoguerra, portando non pochi di loro ad operare segretamente fra noi, servendosi di basi d'appoggio nascoste.
La "Confederazione", di cui farebbero parte i mondi abitati del nostro settore galattico, pur deprecando il nostro tipo di civiltà ed in modo particolare la guerra e l'applicazione bellica dell'energia nucleare, non sembrerebbe intenzionata ad interferire, in nome del libero arbitrio; ma ci lascerebbe libertà nelle nostre azioni, purché queste ultime non si dimostrino pericolose per l'equilibrio del Sistema Solare o rivolte ad un olocausto nucleare con la distruzione della Terra.
Un contatto con loro non ci sarebbe assolutamente imposto, per evitare il trauma del confronto fra la nostra realtà e la loro: le popolazioni della Terra sarebbero impreparate ad un evento simile.
Adamski conclude affermando che il contatto con questi popoli extraterrestri dovrà esserci, presto o tardi, quindi i vari governi dovranno preparare le masse a questo avvenimento storico. I governi, però, non parlano. Comprensibilissimo: chi di loro avrà il coraggio di proclamare al mondo una realtà che comporterà inevitabilmente un sovvertimento o un ridimensionamento totale di tanti aspetti della vita sociale e statale?
Fantasie di un visionario?
UN "PREDICATORE" PER TUTTA LA VITA
Ray Palmer, editore americano del Wisconsin, alcuni anni dopo la pubblicazione di "I dischi volanti sono atterrati", affermò che Adamski gli aveva sottoposto nel 1943 un racconto avente la medesima trama del suo primo libro.
Al posto del pilota Venusiano, però, dall'UFO discendeva Gesù Cristo.
Palmer scrisse nel 1965:
«Noi non abbiamo mai definito Adamski un bugiardo ed ancora oggi accettiamo la sua storia per vera, pur sapendo che egli non incontrò nessun venusiano nel deserto nel 1952, che le impronte di quest'ultimo sono una contraffazione, e che egli non è mai salito a bordo del "ricognitore" di Venere».
Questa la sua conclusione:
«Adamski aveva un esperienza, genuina in ogni dettaglio, da rendere nota, ma dovette fare uso della saga dei dischi volanti come di un mezzo atto a proclamare il suo messaggio».
Adamski si dedicò completamente alla predicazione di tale "messaggio" di buona volontà dei "Fratelli" dello spazio, nonostante l'età avanzata.
Per rispondere alle migliaia di lettere che gli erano indirizzate, scrisse l'opuscolo "Questions and Answers" e quindi il volume "Flyincy Saucers Farewell" (tradotto in italiano: "I dischi volanti torneranno"), poi ancora "Cosmic Philosophy", "Telepathy" ed uno "Science of Life Study Course" limitato ad una ristretta cerchia di discepoli.
I fondi ricavati erano impiegati esclusivamente per alla sua predicazione.
Nel 1959 in un viaggio nel mondo, per un cielo di conferenze sulle sue esperienze, fu ricevuto dalla Regina Giuliana d'Olanda. In seguito visitò la Scandinavia e creò un International Get Acquainted Program (IGAP).
Nei giorni immediatamente precedenti la morte di Giovanni XXIII, ebbe un contatto con il Vaticano, contatto del quale non trapelò nulla.
UN INCONTRO SEGRETO CON PAPA RONCALLI
Adamski avrebbe portato un messaggio per il Pontefice, messaggio che si limitò a consegnare nelle mani di Papa Roncalli.
Giunto improvvisamente a Roma dagli USA e fattosi vivo con Lou Zinsstag, (una svizzera parente del caposcuola della psicanalisi post-freudiana Carl Gustav Jung,) e con il Console dottor Alberto Perego, egli fu visto entrare in Vaticano poco prima della morte del "Papa buono".
La Segreteria di Stato di Sua Santità, successivamente interrogata dall'inglese Ronald Caswell in merito alla natura della presunta visita di Adamski a Papa Giovanni morente, comunicò testualmente all'interessato, che "non era possibile fornire le informazioni richieste".
Rimane che Adamski sia giunto a Roma e ripartito dopo la visita in Vaticano, evitando qualsiasi pubblicità.
Il dottor Roberto Pinotti (autore dell'articolo da noi qui ripreso N.d.R.), porta la sua testimonianza sull'episodio e sulla personalità di Adamski:
«"Credo - scrisse Adamski in una lettera indirizzataci il 15 luglio 1964 - che il messaggio dei Fratelli per il Papa avesse a che fare con il suo successore, poiché quanto questi era il favorito di Papa Giovanni".
Cattolico praticante, Adamski vide nell'ecumenismo conciliare la migliore conferma della sintesi fra cristianesimo ed esoterismo orientale che, in un clima evangelico e comunitario, aveva perseguito fin dagli anni Trenta col suo "Ordine Reale del Tibet": una sintesi che a suo dire si identificava con la visione del mondo degli Extraterrestri.
Gentile, preciso e telegrafico nelle risposte agli interrogativi che gli ponevamo periodicamente nelle nostre lettere, a conferma del contenuto dei suoi libri, Adamski dimostrò di essere dominato, negli ultimi anni della sua vita, da una problematico di carattere esistenziale e spirituale, più che di tipo scientifico».
Nel 1961 Adamski dichiarò di essere stato portato su Venere e di avervi incontrato la moglie Mary scomparsa qualche anno prima, reincarnata in una bambina venusiana.
I "Fratelli", rispondendo in tal modo ai suoi dubbi circa la realtà dell'immortalità e della reincarnazione dell'anima, si trasformarono così per lui in una sorta di "guide spirituali".
Non era finita.
Dopo Venere, Saturno: dal 27 al 30 Marzo 1962, Adamski affermava di esservi rimasto, quale osservatore, nel corso di una riunione dei 12 consiglieri del nostro Sistema Solare.
A questo punto era sempre più difficile seguirlo.
FENOMENI MEDIANICI
Nel 1964, il suo ex-segretario C.A. Honey scrisse:
«Le affermazioni di Adamski, circa il suo viaggio su Saturno, sono in completo accordo con le esperienze dello stesso tipo che i sensitivi (medium) riferiscono ogni giorno. Un'altra ragione per cui credo che egli si sia ingannato, pensando di avere fatto un viaggio sul piano fisico, è che egli cominciò a fare ricorso alla trance medianica circa due anni fa…»
Concludendo:
«Reputo che i Fratelli lo abbiano sotto controllo ipnotico. Penso che il suo viaggio su Saturno si sia compiuto nello stesso modo».
Ci si chiede così se all'origine delle presunte esperienze di Adamski non vi siano stati dei fenomeni soggettivi di bilocazione, ma tutto ciò porta in una dimensione inesplorata e poco controllabile.
Si ritiene che Adamski avesse delle facoltà telepatiche.
Nel 1959, subito dopo l'udienza avuta dalla Regina Giuliana d'Olanda, Adamski si fermò a Roma dove fu ricevuto all'aeroporto dal console Alberto Perego, noto studioso della questione degli UFO.
Mario Maioli confermò a Roberto Pinotti che Adamski dimostrò di possedere delle facoltà inconsuete.
Adamski, Perego e Maioli erano stati a cena al ristorante, discutendo delle presunte esperienze di Adamski. I tre uscirono dal locale e si resero conto che sarebbe stato impossibile, ad un'ora simile, trovare un taxi. "Seguite me", disse Adamski ai suoi accompagnatori, "il taxi è da questa parte!". Sicuro di sé, come se avesse conosciuto Roma da sempre, Adamski si avviò per un dedalo di vicoli e strade finché, indicando una certa auto, esclamò: "Ecco il nostro tassista!", "Ma è un'auto privata, che fa?", obiettò Maioli. "...Ma er mestiere mio è proprio questo!", disse il conducente in romanesco. "Puro noi abusivi avemo da magnà... Su, venite..." Perego e Maioli si guardarono allibiti.
All'uscita del ristorante Adamski aveva "sentito" telepaticamente il pensiero di quell'abusivo?
La figura di quest'uomo costituisce un vero e proprio caso limite; chi lo vuole profeta, chi impostore, chi visionario.
Una cosa però è certa: se mai egli avesse voluto un epitaffio in grado di rendergli giustizia sulla propria tomba, probabilmente nessuna frase sarebbe stata più indicata delle frasi contenute nel quarto capitolo di "Inside the Space Ships", intitolato "Il mio primo sguardo allo spazio" e riferite al primo viaggio compiuto dall'autore a bordo di un "disco volante":
«...Ebbi una certa sorpresa nel costatare come lo sfondo dello spazio interplanetario sia totalmente nero. Nondimeno, mi resi subito conto che qualcosa stava accadendo tutt’intorno a noi, come se miliardi e miliardi di lucciole stessero svolazzando ovunque, muovendosi in tutte le direzioni, appunto come fanno le lucciole. Soltanto, erano di diversi colori, come in un gigantesco spettacolo di fuochi d'artificio, che era però di una tale bellezza da incutere un riverente timore…»
Nel suo libro, apparso in America nel 1955, Adamski aveva descritto le cosiddette "lucciole spaziali", osservate dai nostri astronauti in orbita intorno alla Terra e delle quali mai si poteva sospettare l'esistenza prima del 1961.
IL VENUSIANO ADAMSKI
Antonio Ribera ha scritto:
«La principale obiezione che muoviamo al bel venusiano di Adamski, è proprio la sua bellezza tanto venusiana. Però, analizzando più dettagliatamente la questione, abbiamo scoperto anche di più: che l'essere dello spazio tanto bello è lo steso Adamski, idealizzato. È una proiezione, un'incarnazione degli ideali di questo filosofo pacifista con atteggiamenti da vegetariano e da teosofo.
Il suo venusiano è un Adamski biondo come era lui, però più giovane, più bello e che predica la pace e la fine della corsa agli armamenti atomici.
I suoi propositi innegabilmente buoni fanno sì che gli si possa perdonare, in parte.
Probabilmente, Adamski creò il suo mito basandosi su qualche fatto reale: l'osservazione di un UFO, le sue fotografie. Se il suo venusiano non gli somigliasse tanto, fino a sembrare quasi un suo figlio spirituale, crederemmo di più in lui. Però Adamski si è portato il suo segreto nella tomba, morendo il 23 Aprile 1965 di un attacco cardiaco nell'ospedale di Washington. Riposi in pace».
SEPOLTO NEL CIMITERO DEGLI EROI
Ma perché ad Arlington, il cimitero degli eroi?
Adamski aveva prestato servizio militare di leva, durante la Grande Guerra "imboscato" in cavalleria lungo il confine messicano. Quale servizio reso alla nazione gli si riconosceva accogliendone i resti ad Arlington?
Ancora il dottor Roberto Pinotti ricorda:
«Egli, dal canto suo, difese il suo primato: nelle numerose lettere indirizzateci nei due anni (dal 1963 al 1965) in cui siamo stati in rapporto epistolare, "GA" bolla con pesanti giudizi tutti gli altri contattisti americani e di altri paesi venuti alla ribalta nella sua scia, invitando a diffidare, in particolar modo, di quanti - per i loro pretesi contatti - facciano sistematicamente ricorso a fenomeni di ordine medianico e di quanti credono di ricevere messaggi "telepatici". Adamski, infatti, lo si consideri un abilissimo imbroglione od un fedele testimone, fa invariabilmente parlare i suoi extraterrestri, limitandosi solo a prendere atto delle loro rivelazioni e senza anzi mancare di rivelare come i suoi amici sembrassero talvolta volergli nascondere qualcosa: "Avvertii - leggiamo nel capitolo nove di "A bordo dei dischi volanti" che vi potevano essere delle cose che essi non intendessero farmi vedere...»
E se Adamski fosse stato ingannato dai suoi interlocutori anche sul loro luogo di provenienza...?
Leon Davidson, ha ravvisato nei "piloti" di Adamski dei terrestri, agenti della CIA, con l'incarico di presentarsi come originari di mondi inabitabili, con lo scopo di dare origine a testimonianze non credibili e quindi false; per gettare discredito sulla questione degli UFO e sulla loro origine extraterrestre.
Adamski, dunque, come strumento di controinformazione sugli UFO.
Una lettera del 1957, in fotocopia, fu fatta pervenire da Adamski al dottor Roberto Pinotti.
Nella lettera, indirizzatagli su carta intestata del Dipartimento di Stato da un certo R. E. Straith al quale non fu più possibile risalire; si dice al "contattista" di proseguire il suo operato.
Adamski lo ha fatto, autentico o falso che fosse l'invito.
Come afferma Aimé Michel, nessuno più di lui - in buona fede o no - ha contribuito a complicare il già complesso quadro dell'ufologia, screditando nel contempo l'intera questione agli occhi di quegli studiosi che avrebbero potuto e dovuto dare un contributo notevole alla sua soluzione. In ogni caso, George Adamski ha acquisito un posto di primo piano nella storia del fenomeno UFO.
Per Adamski si arrivò a creare, negli Stati Uniti il neologismo: "contactee", in italiano "contattista", per indicare "chi dice di aver avuto un contatto con i piloti dei dischi volanti".
Ci si chiede se i suoi "contatti" sono realmente avvenuti e se i sei testimoni, che vi avrebbero assistito (le due coppie di coniugi George Hunt e Betty J. Williamson, Alfred C. e Betty M. Bailey, oltre a Lucy McGinnis ed Alice K. Wells), hanno dichiarato la verità.
Nel libro "The Saucers Speak" ("I dischi parlano"), sono trattati i contatti radio stabiliti prima e dopo il famoso 20 novembre 1952, proprio dai coniugi Williamson e Bailey, insieme agli studenti Betty Bowen e Ronald Tucker.
I contatti radio erano veri? Erano veri i calchi delle impronte che il presunto Venusiano avrebbe lasciato sul terreno, e le fotografie scattate, secondo Adamski, il 13 dicembre allo stesso veicolo atterrato 23 giorni prima a Desert Center mentre sorvolava la sua casa?
Nessuna prova di carattere scientifico può documentare come reali gli avvenimenti descritti in "Flying Saucers Have Landed" (tradotto in italiano: "I dischi volanti sono atterrati"), il primo libro scritto da Adamski, nel 1955, insieme a Desmond Leslie.
PROVE CONTRO E PROVE A SOSTEGNO
L'organismo civile americano per lo studio degli UFO, NICAP (National Investigations Committee on Aerial Phenomena) di Washington, non ha dato mai alcun credito a quanti hanno affermato di essere entrati in contatto con presunti extraterrestri.
Nel classico "The UFO Evidence" leggiamo a proposito delle foto adamskiane:
«A causa dei trascorsi del sig. Adamski, sedicente professore di filosofia mistica orientale (la cui validità gli sarebbe stata in seguito confermata dai suoi "extraterrestri") e per almeno una sua affermazione dimostratasi del tutto falsa in seguito alle indagini del NICAP, le sue fotografie sono considerate dubbie».
Fra i detrattori di Adamski:
Lo scrittore Frank Edwards, che identificò il "ricognitore venusiano" di Adamski, nella "parte superiore di un aspirapolvere", fabbricata nel 1937.
L'USAF, l'aeronautica Militare statunitense, che riconobbe "la parte di un umidificatore di tabacco".
Altri detrattori vollero vedervi un "lampione stradale"…
A favore di Adamski:
L'operatore cinematografico di Hollywood, Marley, il quale non esitò a definire le foto autentiche.
J.N. Mansour, della Jetex Ltd., ditta produttrice di aeromodelli, esaminò i negativi originali e la macchina fotografica montata sul telescopio di Adamski e confermò che l'oggetto delle foto non era un modello ma sembrava delle dimensioni dichiarate dall'autore: almeno 10 metri e mezzo di diametro.
IN MOLTI LUOGHI SI VEDONO UFO DELLO STESSO TIPO
UFO dello stesso tipo di quello descritto in "I dischi volanti sono atterrati" furono segnalati da altre parti:
Nell'ottobre del 1953 su Norwich (Inghilterra), l’astrofilo Potter della British Astronomical Association effettuò l'osservazione di un ordigno che descrisse come l'esatta riproduzione (rovesciata dal telescopio con cui la vide) della macchina di Adamski.
Nel 1954, il tredicenne Stephen Darbishire di Coniston (Inghilterra) fotografò un UFO che volava su una collinetta. L’immagine mostrava un oggetto brillante dai contorni indistinti.
Una proiezione ortografica, eseguita dall'ing. Leonard Cramp, confermò che gli oggetti delle foto di Coniston e di Adamski erano delle medesime proporzioni.
Il NICAP affermò: "Non sembra evidente alcun motivo per un trucco…"
L'ufologo spagnolo Antonio Ribera, si è chiesto: "Cosa c'è di vero nel caso Adamski?"
La cosa più sensata è credere, per il momento, nell'autenticità delle fotografie, tanto di George Adamski che di Stephen Darbshire e ipotizzare che queste abbiano ispirato al primo le sue fantastiche storie sui Venusiani.
Sempre secondo Ribera, un'altra osservazione sembra costituire una nuova conferma all'autenticità:
Il 15 settembre 1965, dalle cinque alle otto di sera, furono visti su Santa Coloma (Andorra) e così pure dalla vicina Engordany, due UFO del "tipo Adamski" (con le tre sfere o "dispositivo di atterraggio" nella parte inferiore e a forma di campana) posti uno sopra l'altro, che improvvisamente partirono verticalmente a gran velocità...
Probabilmente, Adamski ha costruito una storia fantastica su un episodio autentico…
In "I dischi volanti sono atterrati", però, Adamski dichiara che il decollo del "disco" da Desert Center doveva essere stato osservato da aerei militari in volo sulla zona, facendo riferimento ad un B-36 dell'USAF.
In una lettera inviata il 3 Agosto 1956 dal Centro Informazioni Aereotecniche della base USAF di Wright-Patterson al cittadino Richard Ogden, si ha la conferma delle segnalazioni di un UFO da parte di un pilota militare, sulla zona di Desert Center, appunto il 20 novembre 1952.
Un altro elemento, che potrebbe riferirsi direttamente al presunto contatto nel deserto, è il misterioso scritto avuto da Adamski, a suo dire, il 13 dicembre 1952.
Gli stranissimi segni impressi sulla pellicola sono stati da molti indicati come uno spettacolare ma ingenuo falso.
Nel 1949-50, il noto archeologo ed esploratore professor Marcel Homet, nelle impervie regioni del Brasile nord-orientale, aveva scoperto un ciclopico blocco roccioso ovoidale coperto da numerosi indecifrabili gruppi di ideogrammi: la Petra Pintada, frutto di un'ignota cultura preincaica.
Il professor Homet elaborava il materiale raccolto nel volume "I figli del sole", mentre Adamski pubblicava "I dischi volanti sono atterrati".
Uscito il libro di Homet, si costatò che gli ideogrammi erano gli stessi sia nella "Petra Pintada" sia nel messaggio adamskiano.
Non era pensabile che Adamski potesse essere venuto a conoscenza delle scoperte del professor Homet.
A BORDO DEI DISCHI VOLANTI
Nel 1955, uscì un secondo libro: "Inside the Space Ships" (tradotto in italiano: "A bordo dei dischi volanti"); dove Adamski affermava di essere stato avvicinato da emissari di extraterrestri nel febbraio del 1953, a Los Angeles, in California. I suoi contatti sarebbero avvenuti con un gruppo di piloti, a loro dire originari dei pianeti Venere, Marte, Saturno.
Adamski sarebbe stato portato, con degli apparecchi dello stesso tipo di quello da lui fotografato, a bordo di due gigantesche astronavi madri cilindriche orbitanti intorno alla terra. Qui egli avrebbe parlato a lungo con alcuni piloti (in particolare "Firkon" di Marte e "Ramu" di Saturno) e anche con il Venusiano "Orthon" incontrato il 20 novembre 1952; in seguito avrebbe parlato con due "Maestri" o "Saggi".
Adamski affermò che tutti gli extraterrestri dimostrarono di avere delle facoltà telepatiche e di conoscere molto bene la lingua inglese.
George Adamski nel libro descrive degli esseri molto superiori agli uomini della Terra, sia fisicamente sia spiritualmente; descrive con convincente efficacia alcuni aspetti della loro vita, la tecnica avanzatissima, gli eccezionali poteri psichici; parla della loro scienza, della filosofia sulla reincarnazione e dell'intima, gioiosa visione della vita, rivolta a una maggiore conoscenza della Creazione, dell’Uomo e dell'Ente Supremo.
Nel libro si legge che:
- Il nostro Sistema Solare sarebbe composto di più di nove pianeti, con condizioni ambientali, per molti di essi, non molto diverse da quelle della Terra.
- I principi del bene e del male sarebbero universali.
- La razza umana, adattatasi alle particolari condizioni ambientali di ciascun pianeta abitabile, sarebbe diffusa in gran parte della nostra Galassia.
È descritta anche quella che sarebbe la storia dimenticata delle origini dell'uomo.
Secondo Adamski, la specie umana sarebbe di origine extraterrestre e la Terra sarebbe solo uno dei tanti pianeti colonizzati. Sulla Terra - gli avrebbero rivelato i Fratelli (così da lui definiti) - si sarebbero stabiliti in epoche antichissime alcuni nuclei provenienti da diversi sistemi solari. Gli sconvolgimenti geologici, che fecero spesso a cambiare completamente l'aspetto della superficie terrestre portando interi continenti, come Atlantide, ad essere sommersi, li avrebbero successivamente distrutti e dispersi.
I pochi superstiti, resi barbari e degenerati, al colmo dell'abbrutimento, potrebbero essersi anche uniti a specie umanoidi autoctone, forse in fase di evoluzione dalle scimmie antropoidi, dando così origine a razze inferiori ibride, erroneamente considerate i vari "anelli" della "evoluzione" umana.
LA TERRA: UNA PRIGIONE PER EXTRATERRESTRI
Sulla Terra, considerata ormai un pianeta inadatto alla colonizzazione, sarebbero stati successivamente portati gruppi di elementi "indesiderabili" provenienti da vari pianeti: individui violenti che si sarebbero imposti agli ibridi terrestri che, con l'ignoranza propria dei primitivi, videro in essi degli dei.
Talvolta, sarebbe avvenuto l'intervento di "squadre di vigilanza", ma in generale, gli extraterrestri si sarebbero limitati a semplici azioni di ricognizione sistematica, senza interferire direttamente nelle nostre questioni.
I progressi dell'uomo della Terra, nei campi della fisica nucleare e dell'astronautica, avrebbero indotto gli extraterrestri ad intensificare le loro azioni di controllo nell’immediato dopoguerra, portando non pochi di loro ad operare segretamente fra noi, servendosi di basi d'appoggio nascoste.
La "Confederazione", di cui farebbero parte i mondi abitati del nostro settore galattico, pur deprecando il nostro tipo di civiltà ed in modo particolare la guerra e l'applicazione bellica dell'energia nucleare, non sembrerebbe intenzionata ad interferire, in nome del libero arbitrio; ma ci lascerebbe libertà nelle nostre azioni, purché queste ultime non si dimostrino pericolose per l'equilibrio del Sistema Solare o rivolte ad un olocausto nucleare con la distruzione della Terra.
Un contatto con loro non ci sarebbe assolutamente imposto, per evitare il trauma del confronto fra la nostra realtà e la loro: le popolazioni della Terra sarebbero impreparate ad un evento simile.
Adamski conclude affermando che il contatto con questi popoli extraterrestri dovrà esserci, presto o tardi, quindi i vari governi dovranno preparare le masse a questo avvenimento storico. I governi, però, non parlano. Comprensibilissimo: chi di loro avrà il coraggio di proclamare al mondo una realtà che comporterà inevitabilmente un sovvertimento o un ridimensionamento totale di tanti aspetti della vita sociale e statale?
Fantasie di un visionario?
UN "PREDICATORE" PER TUTTA LA VITA
Ray Palmer, editore americano del Wisconsin, alcuni anni dopo la pubblicazione di "I dischi volanti sono atterrati", affermò che Adamski gli aveva sottoposto nel 1943 un racconto avente la medesima trama del suo primo libro.
Al posto del pilota Venusiano, però, dall'UFO discendeva Gesù Cristo.
Palmer scrisse nel 1965:
«Noi non abbiamo mai definito Adamski un bugiardo ed ancora oggi accettiamo la sua storia per vera, pur sapendo che egli non incontrò nessun venusiano nel deserto nel 1952, che le impronte di quest'ultimo sono una contraffazione, e che egli non è mai salito a bordo del "ricognitore" di Venere».
Questa la sua conclusione:
«Adamski aveva un esperienza, genuina in ogni dettaglio, da rendere nota, ma dovette fare uso della saga dei dischi volanti come di un mezzo atto a proclamare il suo messaggio».
Adamski si dedicò completamente alla predicazione di tale "messaggio" di buona volontà dei "Fratelli" dello spazio, nonostante l'età avanzata.
Per rispondere alle migliaia di lettere che gli erano indirizzate, scrisse l'opuscolo "Questions and Answers" e quindi il volume "Flyincy Saucers Farewell" (tradotto in italiano: "I dischi volanti torneranno"), poi ancora "Cosmic Philosophy", "Telepathy" ed uno "Science of Life Study Course" limitato ad una ristretta cerchia di discepoli.
I fondi ricavati erano impiegati esclusivamente per alla sua predicazione.
Nel 1959 in un viaggio nel mondo, per un cielo di conferenze sulle sue esperienze, fu ricevuto dalla Regina Giuliana d'Olanda. In seguito visitò la Scandinavia e creò un International Get Acquainted Program (IGAP).
Nei giorni immediatamente precedenti la morte di Giovanni XXIII, ebbe un contatto con il Vaticano, contatto del quale non trapelò nulla.
UN INCONTRO SEGRETO CON PAPA RONCALLI
Adamski avrebbe portato un messaggio per il Pontefice, messaggio che si limitò a consegnare nelle mani di Papa Roncalli.
Giunto improvvisamente a Roma dagli USA e fattosi vivo con Lou Zinsstag, (una svizzera parente del caposcuola della psicanalisi post-freudiana Carl Gustav Jung,) e con il Console dottor Alberto Perego, egli fu visto entrare in Vaticano poco prima della morte del "Papa buono".
La Segreteria di Stato di Sua Santità, successivamente interrogata dall'inglese Ronald Caswell in merito alla natura della presunta visita di Adamski a Papa Giovanni morente, comunicò testualmente all'interessato, che "non era possibile fornire le informazioni richieste".
Rimane che Adamski sia giunto a Roma e ripartito dopo la visita in Vaticano, evitando qualsiasi pubblicità.
Il dottor Roberto Pinotti (autore dell'articolo da noi qui ripreso N.d.R.), porta la sua testimonianza sull'episodio e sulla personalità di Adamski:
«"Credo - scrisse Adamski in una lettera indirizzataci il 15 luglio 1964 - che il messaggio dei Fratelli per il Papa avesse a che fare con il suo successore, poiché quanto questi era il favorito di Papa Giovanni".
Cattolico praticante, Adamski vide nell'ecumenismo conciliare la migliore conferma della sintesi fra cristianesimo ed esoterismo orientale che, in un clima evangelico e comunitario, aveva perseguito fin dagli anni Trenta col suo "Ordine Reale del Tibet": una sintesi che a suo dire si identificava con la visione del mondo degli Extraterrestri.
Gentile, preciso e telegrafico nelle risposte agli interrogativi che gli ponevamo periodicamente nelle nostre lettere, a conferma del contenuto dei suoi libri, Adamski dimostrò di essere dominato, negli ultimi anni della sua vita, da una problematico di carattere esistenziale e spirituale, più che di tipo scientifico».
Nel 1961 Adamski dichiarò di essere stato portato su Venere e di avervi incontrato la moglie Mary scomparsa qualche anno prima, reincarnata in una bambina venusiana.
I "Fratelli", rispondendo in tal modo ai suoi dubbi circa la realtà dell'immortalità e della reincarnazione dell'anima, si trasformarono così per lui in una sorta di "guide spirituali".
Non era finita.
Dopo Venere, Saturno: dal 27 al 30 Marzo 1962, Adamski affermava di esservi rimasto, quale osservatore, nel corso di una riunione dei 12 consiglieri del nostro Sistema Solare.
A questo punto era sempre più difficile seguirlo.
FENOMENI MEDIANICI
Nel 1964, il suo ex-segretario C.A. Honey scrisse:
«Le affermazioni di Adamski, circa il suo viaggio su Saturno, sono in completo accordo con le esperienze dello stesso tipo che i sensitivi (medium) riferiscono ogni giorno. Un'altra ragione per cui credo che egli si sia ingannato, pensando di avere fatto un viaggio sul piano fisico, è che egli cominciò a fare ricorso alla trance medianica circa due anni fa…»
Concludendo:
«Reputo che i Fratelli lo abbiano sotto controllo ipnotico. Penso che il suo viaggio su Saturno si sia compiuto nello stesso modo».
Ci si chiede così se all'origine delle presunte esperienze di Adamski non vi siano stati dei fenomeni soggettivi di bilocazione, ma tutto ciò porta in una dimensione inesplorata e poco controllabile.
Si ritiene che Adamski avesse delle facoltà telepatiche.
Nel 1959, subito dopo l'udienza avuta dalla Regina Giuliana d'Olanda, Adamski si fermò a Roma dove fu ricevuto all'aeroporto dal console Alberto Perego, noto studioso della questione degli UFO.
Mario Maioli confermò a Roberto Pinotti che Adamski dimostrò di possedere delle facoltà inconsuete.
Adamski, Perego e Maioli erano stati a cena al ristorante, discutendo delle presunte esperienze di Adamski. I tre uscirono dal locale e si resero conto che sarebbe stato impossibile, ad un'ora simile, trovare un taxi. "Seguite me", disse Adamski ai suoi accompagnatori, "il taxi è da questa parte!". Sicuro di sé, come se avesse conosciuto Roma da sempre, Adamski si avviò per un dedalo di vicoli e strade finché, indicando una certa auto, esclamò: "Ecco il nostro tassista!", "Ma è un'auto privata, che fa?", obiettò Maioli. "...Ma er mestiere mio è proprio questo!", disse il conducente in romanesco. "Puro noi abusivi avemo da magnà... Su, venite..." Perego e Maioli si guardarono allibiti.
All'uscita del ristorante Adamski aveva "sentito" telepaticamente il pensiero di quell'abusivo?
La figura di quest'uomo costituisce un vero e proprio caso limite; chi lo vuole profeta, chi impostore, chi visionario.
Una cosa però è certa: se mai egli avesse voluto un epitaffio in grado di rendergli giustizia sulla propria tomba, probabilmente nessuna frase sarebbe stata più indicata delle frasi contenute nel quarto capitolo di "Inside the Space Ships", intitolato "Il mio primo sguardo allo spazio" e riferite al primo viaggio compiuto dall'autore a bordo di un "disco volante":
«...Ebbi una certa sorpresa nel costatare come lo sfondo dello spazio interplanetario sia totalmente nero. Nondimeno, mi resi subito conto che qualcosa stava accadendo tutt’intorno a noi, come se miliardi e miliardi di lucciole stessero svolazzando ovunque, muovendosi in tutte le direzioni, appunto come fanno le lucciole. Soltanto, erano di diversi colori, come in un gigantesco spettacolo di fuochi d'artificio, che era però di una tale bellezza da incutere un riverente timore…»
Nel suo libro, apparso in America nel 1955, Adamski aveva descritto le cosiddette "lucciole spaziali", osservate dai nostri astronauti in orbita intorno alla Terra e delle quali mai si poteva sospettare l'esistenza prima del 1961.
IL VENUSIANO ADAMSKI
Antonio Ribera ha scritto:
«La principale obiezione che muoviamo al bel venusiano di Adamski, è proprio la sua bellezza tanto venusiana. Però, analizzando più dettagliatamente la questione, abbiamo scoperto anche di più: che l'essere dello spazio tanto bello è lo steso Adamski, idealizzato. È una proiezione, un'incarnazione degli ideali di questo filosofo pacifista con atteggiamenti da vegetariano e da teosofo.
Il suo venusiano è un Adamski biondo come era lui, però più giovane, più bello e che predica la pace e la fine della corsa agli armamenti atomici.
I suoi propositi innegabilmente buoni fanno sì che gli si possa perdonare, in parte.
Probabilmente, Adamski creò il suo mito basandosi su qualche fatto reale: l'osservazione di un UFO, le sue fotografie. Se il suo venusiano non gli somigliasse tanto, fino a sembrare quasi un suo figlio spirituale, crederemmo di più in lui. Però Adamski si è portato il suo segreto nella tomba, morendo il 23 Aprile 1965 di un attacco cardiaco nell'ospedale di Washington. Riposi in pace».
SEPOLTO NEL CIMITERO DEGLI EROI
Ma perché ad Arlington, il cimitero degli eroi?
Adamski aveva prestato servizio militare di leva, durante la Grande Guerra "imboscato" in cavalleria lungo il confine messicano. Quale servizio reso alla nazione gli si riconosceva accogliendone i resti ad Arlington?
Ancora il dottor Roberto Pinotti ricorda:
«Egli, dal canto suo, difese il suo primato: nelle numerose lettere indirizzateci nei due anni (dal 1963 al 1965) in cui siamo stati in rapporto epistolare, "GA" bolla con pesanti giudizi tutti gli altri contattisti americani e di altri paesi venuti alla ribalta nella sua scia, invitando a diffidare, in particolar modo, di quanti - per i loro pretesi contatti - facciano sistematicamente ricorso a fenomeni di ordine medianico e di quanti credono di ricevere messaggi "telepatici". Adamski, infatti, lo si consideri un abilissimo imbroglione od un fedele testimone, fa invariabilmente parlare i suoi extraterrestri, limitandosi solo a prendere atto delle loro rivelazioni e senza anzi mancare di rivelare come i suoi amici sembrassero talvolta volergli nascondere qualcosa: "Avvertii - leggiamo nel capitolo nove di "A bordo dei dischi volanti" che vi potevano essere delle cose che essi non intendessero farmi vedere...»
E se Adamski fosse stato ingannato dai suoi interlocutori anche sul loro luogo di provenienza...?
Leon Davidson, ha ravvisato nei "piloti" di Adamski dei terrestri, agenti della CIA, con l'incarico di presentarsi come originari di mondi inabitabili, con lo scopo di dare origine a testimonianze non credibili e quindi false; per gettare discredito sulla questione degli UFO e sulla loro origine extraterrestre.
Adamski, dunque, come strumento di controinformazione sugli UFO.
Una lettera del 1957, in fotocopia, fu fatta pervenire da Adamski al dottor Roberto Pinotti.
Nella lettera, indirizzatagli su carta intestata del Dipartimento di Stato da un certo R. E. Straith al quale non fu più possibile risalire; si dice al "contattista" di proseguire il suo operato.
Adamski lo ha fatto, autentico o falso che fosse l'invito.
Come afferma Aimé Michel, nessuno più di lui - in buona fede o no - ha contribuito a complicare il già complesso quadro dell'ufologia, screditando nel contempo l'intera questione agli occhi di quegli studiosi che avrebbero potuto e dovuto dare un contributo notevole alla sua soluzione. In ogni caso, George Adamski ha acquisito un posto di primo piano nella storia del fenomeno UFO.
domenica 26 giugno 2011
6 GIORNI SULLA TERRA
Ritorno al futuro: cosa accadrà fra qualche ora, quando il film “6 Giorni sulla Terrà” uscirà ufficialmente nelle sale cinematografiche
di Corrado Malanga
Fonte:ihttp://ilblogdilaviniapallotta.myblog.it/ Corrado Malanga
Il film che Varo Venturi ha diretto e prodotto con la mia consulenza, è stato etichettato da alcuni come un film di fantascienza italiano. Altri hanno detto che si tratta di genere horror e ciò è accaduto solo perché qualcuno ha visto un trailer o alcuni spezzoni non ufficiali del film.
Ovviamente devo sottolineare come bisogna osservare sia che l’opera non è affatto un film di fantascienza e nemmeno un film di genere horror ma è un film verità.
Per esempio chi vi verrà a dire che questo film rappresenta una occasione persa dal cinema italiano per imitare il grande film di fantascienza americano, sbaglia totalmente perché Varo Venturi ed io non abbiamo né avevamo l’intenzione di copiare la grande filmografia statunitense, piena di effetti speciali e di cow boy che prendono a pugni gli alieni che vogliono invadere il nostro Pianeta.
Nulla di tutto questo. Questo film infatti non solo non compete con la filmologia statunitense che, in certi casi, è meglio non copiare affatto, ma descrive quello che veramente accade ad un addotto che viene parassitato da una specie aliena che si installa dentro di lui.
Non una storiella alla ET con gli alieni buoni e nemmeno una stupidaggine alla Independence Day, ma un film in cui gli alieni sono oltre che fuori, anche dentro di noi, un film dove si vede cosa accade ad un addotto incapace di capire la sua situazione, un film in cui si mostra la potenza dell’ipnosi regressiva nella battaglia contro gli alieni, un film in cui si vede come le autorità che ci comandano vogliono fare in modo che queste tematiche non vengano trattate correttamente, un film in cui la Chiesa fa finalmente la figura che deve fare in quel contesto.
Un film che attraverso la fiction racconta una realtà sui fenomeni adduttivi che mai nel mondo nessuno si era sognato di raccontare.
Il personaggio che nel film mi rappresenta, è sicuramente diverso da me ma lui come me non è creduto né dal mondo scientifico né dagli stessi ufologi, se nel film lui rischia la vita, a me nella realtà hanno tagliato il volante della automobile qualche anno fa. Se lui ha a che fare con una donna addotta, legata ad una potente famiglia massonica a me succede anche questo nella realtà, se il personaggio che mi interpreta trova una chiave di lettura per risolvere il problema delle adduzioni con l’uso di alcune frequenze, io nella vita ho fatto la stessa cosa. Se la seduta di ipnosi nella fiction può apparire un esorcismo a me nella vita questo accade quotidianamente.
L’unica cosa che non posso sapere se accadrà veramente è l’esito finale del film perché quello che la fiction ha previsto, noi non lo abbiamo ancora vissuto anche se lo abbiamo da tempo progettato e sarà oggetto dei prossimi articoli che pubblicheremo sul nostro sito diwww.ufomachine.org
In parole povere ci stiamo effettivamente lavorando.
Dunque un film del genere darà sicuramente molto fastidio a tante persone. Alla politica che ha tentato di mettere i bastoni fra le ruote alla realizzazione ed alla sponsorizzazione del film, ai gruppi ufologici italiani che si sentiranno come pesci fuor d’acqua e che continueranno a sostenere che gli alieni sono buoni e ci vogliono tanto bene, come per esempio categorizza il CUN (Centro Ufologico Nazionale), attraverso le sue deliranti affermazioni. Il film non piacerà ai poteri di quella massoneria che da sempre, in Italia, crede che la conoscenza non debba essere per tutti e che il popolo debba essere lasciato nell’ignoranza. Non piacerà ai preti ed alle loro chiese perché il film categoricamente sostiene che quelli che i religiosi chiamano Demoni e Dei, altro non sono che alieni e pertanto, di loro, semmai è la scienza che si deve occupare e non la Chiesa.
Va da se che il film verrà contestato da chi crede che esistano gli Dei che combattono i Demoni e non si è accorto che Demoni e Dei sono coloro che schiavizzano l’uomo dall’eternità. Saranno contro di noi tutti quelli che non vogliono credere che Dio è dentro di noi perché tutto ciò li renderebbe per sempre responsabili delle loro azioni e non si potrebbe più dare le colpe ed i meriti a forze esterne all’uomo. I servizi segreti non saranno contenti perché dimostreremo che siamo in mano ai poteri alieni legati alle forze dei potenti colluse con i gruppi massonici mondiali.
Avremo contro tutti quelli che credono che Anima è di tutti ed anche quelli che credono che Anima non esista perché inconsciamente sanno che ciò non è vero.
C’è la fuori una grande quantità di gente che aspetta l’uscita del film per potergli sputare addosso. Ed ecco che tutti si trasformeranno in critici cinematografici dell’ultima ora. Qualcun altro, che pensa di essere critico cinematografico ma sfortunatamente appartiene ad una delle categorie che abbiamo menzionato, tenderà a confondere l’idea della critica con l’essere contro l’idea stessa.
Come fidarsi di un critico che sosterrà che il nostro film è un film di fantascienza che vuole scimmiottare i film americani? Come fidarsi di chi dirà che il film contiene una trama non lineare o mal concepita solo perché avrebbe voluto vedere gli alieni con l’astronave ed il raggio distruttore, ben visibile di fronte a lui, mentre il film propone l’idea di un alieno interno, ed invisibile in cui ci si potrebbe inconsciamente incarnare?
Come fidarsi di chi dirà che il film ha una trama insulsa solo perché quella trama va contro le proprie aspirazioni e le proprie esigenze personali?
Questi signori stanno per scagliare le loro armi contro di noi perché in realtà ci stanno dando ragione in quanto hanno paura della realtà delle nostre idee mostrate nel film.
Il nostro target non è però quello di ingraziarci una critica ma è quello di raccontare una storia alla gente, in un modo in cui non era mai stata raccontata prima. In fondo la critica risponde al potere che la governa mentre il popolo risponde solo a se stesso e noi non siamo interessati alla critica ma alla risposta della gente.
Ma noi, tutto questo, già lo sappiamo e ve lo segnaliamo prima che accada, sperando sempre che ci sia qualche critico che invece conosca sia come si fa un film sia cosa sia una abduction e che si ricordi come un film, a volte, ha cambiato la storia.
Link utili
http://www.reiki.info/Libri-Reiki/malanga-alieni-o-demoni.htm
Link utili
http://www.reiki.info/Libri-Reiki/malanga-alieni-o-demoni.htm
Iscriviti a:
Post (Atom)
-
Fattore RH (Negativo) Autore: Time of Gods | Categoria: Conoscenza Commenti (5) | Commenta l'articolo Circa una settimana fà mi son...
-
di Raffaele Di Nicuolo Dopo l'uscita in Italia del film "Il Quarto Tipo (The Fourth kind)" mi sono chiesto se ci fosse qualc...
-
E’ possibile, come alcuni ricercatori sostengono, che il sangue Rh negativo sia collegato alla antica discendenza dei Nephilim, i bib...