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mercoledì 20 luglio 2011

IL CASO GUARDIAN

un caso controverso
 

U.F.O. 

Nel 1992 il ricercatore aerospaziale Bob Oechsler riceve dei documenti da parte di un individuo che per mantenere l' anonimato si nasconde tutt' oggi sotto il nome di Guardian, in questi si rivelano i retroscena dell' atterraggio di un U.F.O., e del recupero dello scafo e dei suoi occupanti. Gia nell' 89, Guardian aveva segnalato l' atteraggio di un U.F.O. al C.U.F.O.R.N.(Canadian U.F.O. Research Network) nella zona del Canada dell' Est. Secondo quanto afferma Guardian, un UFO sarebbe atterrato nella zona di West Carleton e sarebbe stato recuperato la notte successiva da un' unità militare segreta, specializzata nel recupero di astronavi aliene. Oltre all' oggetto, sarebbero stati recuperati anche i corpi di tre alieni con sembianze umanoidi dalla pelle grigio bianca. Guardian fornisce anche una dettagliata descrizione dello scafo, illustrando il tipo di propulsione e vari dettagli tecnici. 
I documenti del '92 erano relativi alla stessa zona, nella quale si trova anche la cittadina di Carp, luogo del nuovo atterrraggio avvenuto il 18 Agosto 1991. 
Il fatto che Guardian avesse lasciato un' impronta digitale nel suo documento, porto' Bob Oechsler a compiere delle ricerche sul suo conto, e a fare inoltre ricerche sul campo; la mappa che Guardian gli aveva fornito permise il primo sopralluogo nella 
localit… di Carleton Place dove per· non riuscì a trovare tracce dell' installazione militare radar di cui Guardian aveva parlato. 
Fu per· rinvenuta una traccia circolare di circa cinquanta piedi di diametro in un area disidratata, in cui era possibile notare che la vegetazione era depigmentata e essiccata, probabilmente a causa di una notevole esposizione a microonde; in più sulle piante erano presenti depositi fuligginosi che le analisi hanno stabilito essere titanio. 
Le ipotesi che Bob Oechsler fece su Guardian in seguito alle sue ricerche furono due: 
1) Guardian, per essere riuscito a filmare l' atterraggio ed il recupero dell' U.F.O.,doveva essere un residente della zona, confrontando quindi l' impronta digitale in suo possesso con quelle identificate sui rifiuti dei non molti abitanti di Carp, e' riuscito a dare un nome e un cognome a Guardian. Costui pero' si e' rifiutato di sottoporsi ai confronti richiesti. 
2) Questi, sembrerebbe legato ad un gruppo speciale nordamericano, fatto che ha sottolineato la possibilita' che tutto il caso Guardian fosse un' operazione di cover up; se da una parte infatti, i video sono sconcertanti e non presentano tracce di contraffazione, i documenti scritti sono, per le informazioni in essi contenuti, quantomai controversi. 
Guardian infatti, annuncia una prossima invasione aliena, prospettando apocalittici scontri tra America ed Unione Sovietica causati dagli alieni stessi, che avrebbero proprio l'intento di provocare una crisi mondiale. Queste affermazioni da sole, sarebbero state sicuramente cestinate da Bob Oechsler se non fosse stato per i video, che come già detto sono quasi sicuramente autentici, e per le testimonianze di 3 abitanti: 
Diane Labenek, Dr. A.J. Quarrington e Sarah Janille (pseudonimo); sia Diane che il Dr. Quarrington forniscono descrizioni molto simili riguardanti strane luci rosse ed un' intensissima luce bianca brillante di forma ellittica circondata da un' aurea dorata, nonostante i due si trovassero in zone vicine ma differenti. Un discorso a se stante deve essere fatto per Sarah Janille; credendo che le luci da lei notate fossero fuochi di artificio, uscì di casa ed il turbine di luci colorate cominci· a muoversi nella sua direzione. Quando si risvegliò si trovava sul divano del salotto, grazie alla regressione ipnotica la Janille disse di essere stata a bordo del velivolo, e di aver visto esseri umani ed alieni apparentemente impegnati in un operazione congiunta; gli alieni da lei visti erano identici a quelli mostrati nel filmato di Guardian. 
Ramment· anche il passaggio di un' auto a luci spente, forse si trattava di Guardian che stava dileguandosi. 
Torniamo a ripetere che pur presentando prove sconcertanti di un effettivo atterraggio di un U.F.O., il caso Guardian presenta anche tutte le caratteristiche di un ben orchestrato cover-up, teso a nascondere attività segrete dei governi USA-Canada. E' emerso anche il possibile coinvolgimento di una grossa azienda implicata probabilmente nella costruzione dell' oggetto stesso. Un ennesimo enigma che ci lascia sempre più perplessi su questo fantomatico caso Guardian. 

N.B. 
Riscontrando una generale mancanza di argomentazione riguardo al problema U.F.O., pensiamo sia giusto tentare di chiarire come questo argomento debba essere affrontato. E' un dato di fatto, che il modo migliore e più comodo per aggirare ostacoli, sia il manifestarsi cechi, astenendosi quindi dal crearsi un' opinione personale; in campo ufologico i problemi vengono evitati negando a priori qualsiasi cosa, l' atteggiamento più utile per affrontare l' ufologia a nostro parere è di critica oggettiva e costruttiva, ricercando verita' che non siano dettate dalla passività, ma da un desiderio di approfondimento. 

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