Non sono solo Nostradamus, Rasputin, San Malachia, Edgar Cayce i grandi veggenti della storia. C’è un altro grande veggente, forse anche più misterioso ed inquietante di quelli appena citati, che meriterebbe un posto di riguardo nella storia dei grandi “profeti”. Il suo nome è Monaco Nero o Ragno Nero, in tedesco Schwarze Spinne. Questo pseudonimo deriva dalla sua abitudine di siglare ogni suo scritto con la raffigurazione stilizzata di un ragno nero. Il suo vero nome non è conosciuto; le uniche informazioni in nostro possesso riguardo questo personaggio sono che fu, appunto, un monaco cistercense, e che visse in una zona della Baviera compresa tra Ratisbona, Monaco ed Augusta nel corso del XV secolo, probabilmente sotto il regno di Alberto V il Magnanimo, del quale, forse, era consigliere. Il suo successo e la sua fama, grandi soprattutto per la probabile protezione regia, finirono con la sua morte; alla sua scomparsa, poi, subentrò l’oblio. Di lui non si seppe più nulla fino al XVIII secolo, quando, in Germania, riapparvero le sue carte. Negli anni ’30 del XX secolo, poi, fu oggetto di studio maniacale da parte di Hitler, il quale ordinò a Ludwig Birzer, coordinatore del gruppo di ricerca esoterica del Furher, di tradurre le misteriose carte del monaco tedesco al fine di conoscere il futuro della Germania. Secondo alcune testimonianze, Birzer non utilizzò mezzi termini: “Ci sarà una seconda guerra mondiale. E sarà la Germania a muoversi per prima, ma se scenderà in campo prima del 1943, Berlino diventerà un cimitero”. Hitler, come sappiamo, non volle aspettare e decise di colpire a tradimento la Polonia nel settembre del 1939. Alla fine della guerra, Berlino, come aveva profetizzato il Ragno Nero, divenne proprio un cimitero.
Le profezie del Ragno Nero consistono in un lungo elenco di avvenimenti, corredati, ognuno, da una pagina di prosa. Alcuni di questi fatti sono stati già identificati ed essi, nel caso l’accoppiamento fatto-data sia esatto, sorprendono per precisione. Ecco alcune date di esempio:
1789: “Turbine di sangue” = la Rivoluzione Francese;
1821: “Morte di una speranza” = la morte di Napoleone;
1914: “Pianura di croci” = la prima guerra mondiale;
1924: “Sulle orme di Cesare” = Mussolini al potere in Italia;
1946: “Germoglio dell'ulivo” = la fine della II guerra mondiale;
1963: “Necrologio sull'altare” = la morte di Papa Giovanni XXIII;
1980: “Pietro oltre Roma” = l’avvento di un papa straniero.
Le profezie del Ragno Nero non presentano un quadro particolarmente ottimistico del futuro dell’umanità. Il decennio 1990-2000 è stato descritto come “il tempo della cenere”. La cenere è quella dei valori morali sui quali l’uomo aveva fondato la propria realtà: sono valori ignorati, distrutti, dati alle fiamme. Questo decennio sarà da tutti “dolorosamente vissuto” perché i “tempi saranno dannati”. Nascerà una nuova realtà, la cui essenza negativa è sintetizzata nell’appello che l’uomo farà al proprio Dio. Come Davide nel suo salmo, anche l’uomo moderno si rivolge a Dio pregandolo: Miserere mei, Deus, Abbi pietà di me, mio Dio. L’uomo avrà bisogno di purificarsi: l’uomo “fatto di solo carne” dovrà morire e lasciare posto all’uomo “fatto di spirito”. I pochi uomini che riusciranno a scorgere questa verità si vestiranno di umiltà, come le formiche, ed andranno incontro al loro destino. Gli altri continueranno a vivere come nel passato, vedendo il rosa della dolcezza dove ora c’è il viola della passione. Questa situazione riguarderà soprattutto i paesi dell’Est europeo e porterà all’emigrazione, da queste zone, di migliaia di persone, che invaderanno l’Europa Centrale portando carestie, violenze, epidemie. Tuttavia, sarà proprio ad Est che nascerà la nuova generazione dei “condottieri dello spirito”: per il Ragno Nero, “Cristo muore sul Tevere e risorge sul Volga”. In Russia è destinato a rinascere il Cristianesimo, basato sui valori primigeni di duemila anni fa, affinché, di nuovo, l’uomo possa vivere “nel segno del Signore”.
Nonostante, come detto, il futuro dell’umanità sia del tutto negativo, la data fondamentale per il Ragno Nero è il 2000, identificato come l’anno della “gloria del fuoco”. L’avvento del nuovo millennio viene così descritto: “Quando l’umanità sarà alla fine del Millennio, avrà raggiunto la sommità del colle e dall’alto vedrà la distruzione di un tempo e la strada che porta al nuovo Paradiso Terrestre. La prima generazione che passerà su quella strada sarà una generazione dolorante perché faticosa sarà la strada per riconquistare le gioie dello spirito.” Il prezzo per “le gioie dello spirito” sarà il passaggio sotto “il ponte dei cinque dolori”. Il primo decennio del nuovo millennio sarà “il tempo delle paure”, cui succederanno il “decennio della pazzia”, il “decennio dell’assestamento” e il “decennio della ripresa”.
L’alta tecnologia, che caratterizzerà questi anni, come tutto il resto, è destinata a finire in cenere. E la cenere è la coperta con cui ci copre l’Anticristo, la cui venuta, il cui respiro è già nell’aria. Il Monaco Nero definisce l’Anticristo come “il Principe Nero”; la sua sarà una “una voce nuova, che demolirà il tempio”. Questa, in breve, la descrizione che ne fornisce il monaco tedesco:
Eccolo! Scende dalla strada del sole su un cocchio trainato da quattro cavalli neri. Il suo manto ha il colore della neve. La sua voce ha l’impeto del tuono. La sua mano è ferma, il suo gesto è comando. Laggiù, tra le pietre dell’ultimo anfiteatro scorre il sangue.
Le tavole della legge saranno gettate nella polvere e calpestate dal ferro dei cavalli. Uomini!, sventurate creature striscianti, il Principe vi porta la sua legge:
godete fino all’ebbrezza e sarete felici; adorate Cesare e sarete esaltati; rubate e sarete onorati. […] Il Principe Nero terrà banchetto nell'atrio del cupolone e mille pescatori incenseranno la sua mano: una mano che stringe in pugno il potere di vita e di morte, una mano che annienta e crea, una mano che benedice e distrugge. […] Piangete madri! Gettate le vostre viscere al fuoco. Squarciate il vostro grembo. […] L’uomo non nascerà più da donna perché è arrivato Lui, l’ultimo figlio di Osiride. Così era scritto. […]
Così chiudiamo la finestra sulla vigna del padre […] ma non piangete. […]
E’ ora che gli occhi si chiudano. Perché la vite non darà più vino. E la terra non darà più grano. Cosi fino alla nuova giornata che andremo a cercare nell’infinito. […]
Sarà questo il canto delle sei legioni che varcheranno il fiume. Attenti alla palude. Qui cadrà l’ultima speranza del piccolo Cesare. Ci saranno i segni del cielo. Ci saranno le voci dei morti. Ci saranno i lamenti dei vivi.
“Si avranno segni in cielo”, altri fenomeni “turberanno i pacifici”; si andrà incontro ad una grande carestia, poiché “la messe sarà cenere”. Allora i “Cavalieri d’acciaio solcheranno le nubi e grideranno al tempo la parola del Principe funesto. E il seme [della sua parola] germoglierà. E il seme spronerà l’uomo a combattere l’uomo. […] «Prendetevi la messe», comanda il Principe Nero. E la messe sarà cenere. «Prendetevi la luce» e la luce sarà tenebre. «Prendetevi la casa del padre... » Le pecore siedono a tavola dove c’è il vino, il formaggio e il pane, mentre il pastore pascola nel prato.”
Dinanzi all’avanzata della parola dell’Anticristo, molte chiese si uniranno ed organizzeranno l’ultima crociata: protestanti, anglicani, ortodossi, cattolici, perfino cristiani ed islamici troveranno la loro unità nella comune lotta contro il nemico. L’Anticristo, però, vincerà ancora e passerà “sui mantelli degli ultimi mercanti dell’anima”. Così sarà fino a quando i tempi non avranno generato “il nuovo Giuda” che tradirà l’Anticristo, affinché “il coltello di Caino sarà pulito in una bandiera che avrà il colore del latte e del sole” (la bandiera Vaticana).
I tempi saranno duri, soprattutto per coloro che non sanno capire il linguaggio dello spirito. Dice il Monaco Nero: “periranno sopratutto coloro che hanno indossato la veste tessuta d’oro e di potere”, cioè coloro che non sanno vivere senza potere e senza ricchezza.
Verrà distrutto “tutto ciò che ha portato l’uomo a distruggere”. Tutto sarà cenere e sulla cenere “ritornerà a cantare la cicala”. Terminerà, finalmente, la storia dell’”uomo carne” e inizierà la storia dell’”uomo spirito”. L’umanità volterà pagina e, dopo una parentesi di purificazione, che durerà mezzo secolo, vivrà una nuova, ultima parabola, durante la quale l’uomo vivrà in armonia con la natura. Questo durerà fino al 2500: egli ripiomberà, infatti, negli errori di sempre, nell’egoismo, nel materialismo e nella violenza. Dice il Monaco Nero: “l’umanità è stata segnata da tre diluvi: il primo è stato di acqua, il secondo sarà di fuoco e il terzo sarà di stelle”. Al terzo diluvio, che dovrebbe coincidere con il periodo che va dal 2500 al 3000, il cielo si spegnerà per sempre. E la parabola dell’uomo sarà finita.
Anche in questo caso, come per tanti altri profeti, l’uomo sarà rovina di sé stesso. L’unica speranza è che il Monaco Nero, almeno questa volta, si sia sbagliato.
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