«Se si prende, per esempio, la tecnologia che avevamo negli anni ’40 e ’50, si nota che il suo scopo era aiutare le persone a vivere una vita più facile. Ma la nuova tecnologia – come i computer, i microchip, le nuove automobili, le superstrade – è fatta in modo tale da rintracciare e controllare chiunque e ovunque. E poiché questo tipo di tecnologia è fatta in questo modo, deve per forza avere uno scopo»
Serge Monast, 1994.
Il Progetto Blue Beam è al centro di una teoria della cospirazione secondo cui la NASA è al lavoro per imporre una nuova religione unica e dare il via a un Nuovo Ordine Mondiale grazie a un uso deviato – e fantasioso – della tecnologia. Si tratta di una teoria cospirativa estremamente popolare, nonostante le sue fonti costitutive siano scarsissime. Il Progetto Blue Beam è stato presentato per la prima volta nel 1994 dal giornalista franco-canadese Serge Monast, nel corso di una puntata della trasmissione televisiva Ésotérisme expérimental, condotta del noto esoterista e ufologo Richard Glenn. Secondo quanto spiegato da Monast, il progetto si articola in quattro fasi.
Fase uno – Manufatti come funghi
Grazie a una serie di terremoti provocati in modo artificiale in precisi luoghi del pianeta, avverranno nuove scoperte archeologiche che smantelleranno tutte le dottrine religiose attuali, in particolare il cristianesimo e l’islam. In sostanza, gli sconvolgimenti terrestri faranno riemergere dal terreno indizi così lampanti da mettere in crisi qualsiasi fede religiosa. Sic et simpliciter.
Fase due – Dolby Dio Surround
Le cose iniziano a diventare serie. Sui cieli di tutto il mondo compariranno proiezioni laser olografiche tridimensionali del tutto indistinguibili dalla realtà. Queste proiezioni avranno forma divina e saranno opportunamente calibrate per soddisfare le esigenze culturali e locali delle regioni in cui verranno proiettate. È così che, ad esempio, su Roma apparirà un dio cattolico che parlerà in italiano oppure, a Mumbay, Shiva e Vishnu faranno il loro discorso in perfetto hindi. Subito dopo, in uno spettacolo di luci impressionante, tutte queste divinità si fonderanno in un solo e unico dio: l’Anticristo.
A questo punto il gioco è fatto. La popolazione mondiale rimarrà così colpita da questa prova inequivocabile da votarsi completamente alla nuova religione. A corredo di tutto ciò, nella fase clou dell’annunciazione della divinità, verrà trasmesso a tutto volume l’Inno alla gioia di Beethoven: l’accompagnamento musicale ufficiale della nuova religione.
Fase tre – Condizionamento telepatico
Verrà sprigionata tutta la potenza della “Comunicazione Telepatica Elettronica Bidirezionale”: una forma di controllo mentale subdola e perfetta. Grazie all’influsso di onde radio a bassissima frequenza, le persone vivranno nella convinzione di sentire il nuovo dio mentre dialoga con loro direttamente dentro alla testa. Secondo i sostenitori dell’esistenza del progetto Blue Beam, la manipolazione del pensiero via onde radio era già stata sperimentata su Kitty Dukakis, moglie del candidato democratico alla presidenza USA Michael Dukakis. Sarebbero state queste onde radio a provocare a Kitty la sindrome depressiva di cui aveva sofferto a partire dalla fine degli anni ’80.
Fase quattro – Controllo totale
La quarta fase si compone di più azioni, volte a soffocare qualsiasi resistenza residua e a consolidare il nuovo potere. L’umanità vivrà sotto la costante minaccia di un’invasione extraterrestre e di un rapimento alieno di massa. In un’escalation di tensione, i governi di tutto il mondo saranno impegnati in conflitti infiniti, l’uno contro l’altro. Chiunque sarà controllato minuto per minuto, grazie a una fittissima rete di controllo che coinvolge qualsiasi dispositivo elettronico possibile. Gli oppositori verranno arrestati e utilizzati come cavie da laboratorio. Infine, il caos: spettri e fantasmi olografici terrorizzeranno la popolazione. Panico, suicidi e il disagio mentale generalizzato faranno sì che le persone superstiti accettino di buon grado il Nuovo Ordine Mondiale; l’unica soluzione per porre fine a un’epoca di distruzione e miseria.
La teoria del tutto cospirativo
«Imbecille! Non vedi che è una cospirazione governativa di massa!?! Oppure hanno accalappiato anche te, bambacione!?».
Milhouse Van Houten in “Il nonno contro l’incapacità sessuale”, I Simpson, Sesta stagione, Episodio 10, 2F07
Serge Monast è morto il 5 dicembre 1996 in circostanze – ovviamente – misteriose, a detta dei suoi seguaci. Rimangono ancora molti dubbi su dove il giornalista québécois abbia trovato l’ispirazione per concepire le sue teorie. Monast conosceva gli scritti di William Guy Carr, saggista militare di estrema destra e autore di “Pedine in gioco”, libro edito nel 1958 in cui illustra quelli che erano, a suo avviso, i rapporti di potere nel mondo. Tuttavia sono in molti a ritenere che lo spunto alla base del pensiero di Monast sia molto più pop. Pare infatti che molte delle idee fondanti del progetto Blue Beam si possano trovare anche nella sceneggiatura di due episodi mai usciti di Star Trek, scritti da Gene Roddenberry molti anni prima.
La frammentarietà delle fonti e l’incertezza su qualsiasi cosa non hanno fermato i believers e oggi si possono trovare ovunque siti e portali che diffondono una teoria del complotto che ha saputo stare al passo coi tempi. La ricerca di una teoria unificatrice, infatti, non è una prerogativa dei fisici. Le idee alla base del Progetto Blue Beam si sono evolute nel corso degli anni fino a compattarsi in una sorta di teoria generale della cospirazione, che abbraccia una moltitudine di campi, visioni e interpretazioni. È così che il progetto si è arricchito e ha fatto proprie le teorie alternative sull’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001, il fenomeno delle scie chimiche, le vaccinazioni come sistema di controllo ed eliminazione e la morte del rapper Tupac Shakur. A seconda delle circostanze, le mani impegnate a muovere i fili del perfido piano appartengono alla NASA, alla CIA, all’FBI, alle Nazioni Unite, alle lobby economiche mondiali o ai famigerati Illuminati.
Ancora oggi il progetto Blue Beam tra nuova forza da qualsiasi notizia possa catturare l’interesse del pensiero cospirativo. Nel 2017, ad esempio, la notizia che l’esercito statunitense aveva finanziato un programma per l’analisi di oggetti non identificati in cielo ha riacceso il dibattito. Sui forum online le discussioni fervono e toccano qualsiasi argomento possibile. È un tentativo infinito di raggiungere una ipotetica consapevolezza, guidato dalla volontà di vedere ciò che non c’è.
fonte:https://oggiscienza.it/2019/07/15/progetto-blue-beam/
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