IL MISTERO DELL’UOMO DI TOLLUND
Lo Jutland comprende la parte continentale della Danimarca,ed è in pratica una penisola al nord dell’Europa.
In una zona paludosa,a Tollund,una mattina del 1950 ,ad alcuni contadini,intenti ad estrarre e lavorare torba,capitò di fare uno strano e macabro ritrovamento.
Un uomo giaceva rannicchiato,con un cappio sul collo,ma,inaspettatamente,con un aspetto sereno sul volto.
La polizia del posto ,che avrebbe dovuto indagare su quello che,a tutti gli effetti,sembrava un omicidio,prese il corpo e lo affidò al dottor Glob,esperto in usi e costumi delle popolazioni nordiche.
Il quale,dopo una breve analisi,disse che il corpo giaceva tra la torba da circa 2000 anni.
L’atteggiamento della polizia non deve sorprendere:erano ormai molti i ritrovamenti avvenuti nella zona,di corpi che presentavano tutti le stesse caratteristiche:mummificazione quasi perfetta,colorito del corpo tendente al color cuoio,capelli in sede,nel cuoio capelluto.
Quello che caratterizzava il ritrovamento di Tollund,rispetto ai precedenti,era l’impressionante perfezione del processo di mummificazione.
Non artificiale,ma dovuto esclusivamente a cause naturali.
Nel corpo vennero trovati,in seguito ad un’autopsia accurata,i resti dell’ultimo pranzo dell’uomo:una minestra di cereali,fatta con molte granaglie differenti,e con semi di fiori di campo.
La particolarità più importante era data,comunque,dalla presenza del cappio sul collo,che non era stato rimosso.
Chi aveva ucciso o giustiziato l’uomo?
Si trattava di un caso di giustizia,e quindi l’uomo era un assassino o un disertore,oppure si era di fronte ad un vero e proprio sacrificio umano?
Il dottor Glob,dopo aver analizzato attentamente il corpo,dopo aver analizzato le varie storie e leggende locali,giunse alla conclusione che non si trattava di una vittima della giustizia,ma probabilmente di un vero e proprio sacrificio umano,legato ai riti della fertilità,probabilmente per auspicare una primavera veloce e feconda.
L’uomo di Tollund non era l’unica vittima di questi oscuri riti:a Grauballe,nel 1952,si rinvenne un altro copro mummificato che presentava segni di morte violenta;in questo caso l’uomo non era stato impiccato,ma sgozzato,con un taglio che partiva dall’orecchio destro per arrivare al sinistro.
Si rinvenne anche il copro di una donna di circa 50 anni,che probabilmente era stata affogata nelle paludi.
E ancora corpi di gente quasi decapitata,o uccisa a bastonate.
Tutte morti violente.
Le ipotesi del dottor Glob sono oggi unanimemente accettate:le autopsie effettuate con apparecchi recentissimi,come Tac e RMN,analisi comparative sui corpi,permettono di confermare molti punti di contatto fra i corpi.
Che sono la dimostrazione storica di un oscuro passato,violento e misterioso.
Il passato è pieno di casi violenti. Basta guardare il periodo dell'inquisizione o la vita dei Maya che uccidevano e sacrificavano vite per ogni ragione.
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