mercoledì 13 maggio 2020
Abbas il negazionista: “Furono gli ebrei a causare l’Olocausto, non l’antisemitismo”
“L’Olocausto non è stato causato dall’antisemitismo ma dal comportamento sociale degli ebrei”. È quanto ha dichiarato il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas lunedì 30 aprile durante una sessione speciale del Consiglio nazionale palestinese (NPC), in cui ha elargito ai partecipanti una “lezione di storia” – come da lui definita – durante la quale ha cercato di dimostrare che l’antico legame di 3000 anni di ebrei con Israele è falso. Lo riporta, fra gli altri, il Times of Israel.Abbas ha spiegato che la sua storia è stata sostenuta da tre punti fatti da scrittori e storici ebrei: il primo è la teoria antisemita che gli ebrei ashkenaziti non erano discendenti degli antichi israeliti. Riferendosi al libro scritto da Arthur Kessler, La tredicesima tribù, in cui si afferma che gli ebrei ashkenaziti discendono dai Khazar, Abbas ha detto che gli ebrei europei non avevano “alcun legame storico” con la terra di Israele, e che l’Olocausto non è stato il risultato dell’antisemitismo, ma piuttosto del “comportamento sociale, [dell’imposizione] di interessi e affari finanziari”.Abbas ha anche affermato che Israele è stato un progetto europeo sin dall’inizio, spiegando che funzionari europei come Lord Arthur Balfour della Gran Bretagna avevano limitato l’immigrazione di ebrei nei loro paesi, promuovendo allo stesso tempo l’immigrazione ebraica sulla terra di Israele.“Coloro che volevano uno stato ebraico non erano ebrei”, ha detto, ripetendo una dichiarazione rilasciata a gennaio quando dichiarò che lo stato di Israele era stato un progetto coloniale che non aveva nulla a che fare con l’ebraismo “e mirava solo a salvaguardare gli interessi europei. In questa occasione, aveva anche detto che gli ebrei europei avevano scelto, durante l’Olocausto, di subire “morti e massacri” piuttosto che emigrare in Palestina sotto mandato britannico.Tuttavia, lunedì, Abbas ha detto che Adolf Hitler, il cui regime nazista era responsabile della morte di 6 milioni di ebrei durante l’Olocausto, ha facilitato l’immigrazione di ebrei in Israele firmando un accordo con la Banca Anglo Palestinese (ora Bank Leumi) per il quale gli ebrei che emigravano in Palestina sotto mandato britannico potevano trasferire, tramite la banca, tutti i loro beni.Abbas il negazionistaQueste non sono certo le prime dichiarazioni di questo tipo fatte dal presidente palestinese, che ha una lunga storia di negazione dell’Olocausto. La sua tesi di dottorato era intitolata “Dall’altro lato: il rapporto segreto tra nazismo e sionismo” ed è stato accusato nel passato di negare la portata dell’Olocausto. La tesi sosteneva che la cifra di sei milioni di vittime dell’Olocausto sarebbe stata enormemente esagerata e che i leader sionisti avrebbero collaborato con i nazisti.
Il più grande beneficiario dell’Olocausto
Un video dell’emittente qatariota in cui venivano messi in discussione fatti e numeri sul genocidio degli ebrei è stato rimosso dallo stesso network perchè «non rispettava gli standard editoriali»
Gli ebrei hanno beneficiato dell’Olocausto e Israele è il più grande beneficiario del genocidio. Sono queste le premesse del video pubblicato dal canale social arabo di Al Jazeera: AJ+.
L’emittente con sede in Qatar ha condiviso un contenuto video sulla storia dell’Olocausto in cui vengono messi in discussione fatti e numeri sullo sterminio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale.
La notizia è stata data da Haaretz che ha rivelato come in quei 7 minuti di video la presentatrice, Muna Hawaa, pur confermando la veridicità dell’Olocausto ha dichiarato: «Èdiverso da come gli ebrei ce lo raccontano».
Sulla pagina Facebook, l’intro della clip inizia così: «Le camere a gas hanno ucciso milioni di ebrei… Così ci dice la storia. Ma quanto è vero l’Olocausto? Ecome i sionisti ne hanno beneficiato?».
https://twitter.com/statuses/1130038755589541889
La teoria di Al Jazeera
Il racconto di AJ Arabic si concentra in particolare sulle altre vittime dello sterminio«dimenticate», secondo il network, dalla storiografia ebraica. «In tutto i nazisti hanno ucciso 20 milioni di persone durante l’Olocausto e la Soluzione Finale, e gli ebrei erano solo una parte. Allora perché il mondo si concentra così tanto solo sugli ebrei?».
«Gli ebrei non erano gli unici obiettivi dei nazisti, ma anche i rom, i disabili, gli omosessuali, gli arabi e i cristiani». Un’osservazione con cui la presentatrice rimanda all’accordotra nazisti e i gruppi sionisti che operavano durante il mandato britannico in Palestina del 1933, attraverso cui a 60 mila ebrei tedeschi fu permesso di lasciare la Germania per trasferirsi nelle Terra promessa.
«Gli ebrei hanno sfruttato l’Olocausto per la loro agenda e hanno fatto sì che tutto il mondo si concentrasse su di loro dimenticando le altre vittime in modo da ricevere pagamenti di riparazione dalla Germania».
Nel video la presentatrice condanna senza mezzi termini l’Olocausto, ma non dimentica il trattamento di Israele nei confronti dei palestinesi: «Israele – che ha beneficiato più di tutti dell’Olocausto – ha usato lo stesso pretesto dei nazisti per mettere in atto una pulizia etnica contro i palestinesi ed eliminarli tutti».
https://twitter.com/statuses/1129792949854842881
Prima della sua rimozione il video aveva già raggiunto 1.1 milioni di visualizzazioni sulle pagine Facebook e Twitter dell’account di AJ. La rete del Qatar ha fatto poi sapere di aver eliminato il post perché il video «violava gli standard editoriali del network».
CORONAVIRUS, è MUTATO. ATTENZIONE: SCOPERTO NUOVO CEPPO di COVID-19 più CONTAGIOSO del primo. Lo Studio USA
Scoperto un NUOVO CEPPO mutato di CORONAVIRUSUn nuovo studio americano, riportato dal Los Angeles Times, è stato pubblicato la scorsa settimana su BioRxiv, un noto e prestigioso portale utilizzato dai ricercatori per condividere il proprio lavoro prima che venga sottoposto a revisione paritaria.
Cosa si è scoperto? Un NUOVO CEPPO mutato di Coronavirus apparso a febbraio in Europa e migrato rapidamente verso la costa orientale degli Stati Uniti.
Questo nuovo ceppo è ancora attivo e dominante in tutto il mondo, almeno da marzo.
Il COVID-19 mutato sembra essere più aggressivo e contagioso rispetto a quello che si è diffuso dalla Cina all'inizio della pandemia. Proprio per questo, gli scienziati americani hanno lanciato l'allarme perché, oltre a diffondersi più velocemente, potrebbe rendere le persone vulnerabili a un secondo contagio dopo un primo attacco del virus: insomma, una ricaduta.
Come è stato comprovato questo rapporto? Si è basato su un'analisi computazionale di oltre 6 mila sequenze di COVID-19 in tutto il mondo, raccolte dalla Global Initiative for Sharing All Influenza Data, un'organizzazione pubblico-privata tedesca.
Il gruppo di ricerca di Los Alamos, nel New Mexico (USA) ha individuato 14 mutazioni del virus. Lo studio non riferisce se il nuovo ceppo è più letale di quello originario. I pazienti sembrano avere cariche virali più elevate. T
uttavia, un'analisi su 447 contagiati da parte della University of Sheffield, che collabora con il laboratorio nel New Mexico insieme alla Duke University, ha mostrato che il tasso di ricovero in ospedale è il medesimo.
A questo punto la domanda è lecita: il ceppo italiano potrebbe essere proprio quello mutato appena scoperto dalla ricerca di Los Alamos? I dubbi aumentano.
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