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venerdì 8 aprile 2011

I fuochi fatui

I fuochi fatui sono delle piccole fiammelle che si sprigionano dal terreno presumibilmente in


prossimità di resti organici sepolti - soprattutto nei cimiteri o in zone paludose.
Essi hanno da sempre ispirato gli scrittori horror. Anche nell'Ospite di Dracula - il racconto di Bram Stoker - si parla di fuochi fatui che appaiono ai lati di una strada.
Ancora non si capisce con precisione il processo chimico che porta alla comparsa di queste fiammelle. Si pensa che siano dovute all'autocombustione di miscele di gas - tra cui il metano - che si sprigionerebbero dal terreno lì dove dei materiali organici si decompongono nel sottosuolo. Tuttavia sembrerebbe che tali fuochi fatui siano freddi. In tal caso non si tratterebbe di autocombustione ma di fosforescenza.
Nell'antichità si pensava che fossero la manifestazione delle anime dei defunti.
Un esempio famoso di tali credenze era, dai tempi più remoti, la paura suscitata da un "pozzo" nel quale fin da tempi preistotrici venivano gettati i cadaveri dei defunti a Castellana.
Dall'imboccatura del pozzo infatti durante la notte era possibile osservare il fenomeno dei fuochi fatui.
Lo speleologo Anelli calandosi in questo pozzo scoprì le fantastiche, ed ora celeberrime, grotte di Castellana.

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